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===Età antica===
I reperti più antichi ritrovati sul territorio rezzatese risalgono al [[Neolitico]]: il loro luogo di ritrovamento fu la Cavernetta ''Ca' dei Grii''. Questa cavità si trovava sul versante meridionale del Monte Regogna ed è andata perduta durante i lavori di sfruttamento della cava vicina nel [[1969]]<ref name="BLC_med" />. Questa cavernetta era lunga circa 9&nbsp;m e aveva una larghezza di 3,50&nbsp;m; al suo interno (durante i lavori iniziati nel [[1954]]) furono ritrovati frammenti vascolari risalenti alla ''Cultura dei Vasi a Bocca Quadrata'' e anche resti scheletrici. Non si esclude che la cavernetta sia stata usata come rifugio per una famiglia durante la [[Seconda guerra mondiale]]<ref name="LBC_med" />. Altri reperti sono stati rinvenuti sul Monte Peladolo e sono databili intorno all'[[Età del Bronzo]]: su questa collina, infatti, si ritiene fosse presente un abitato di palafitte<ref name="LBC_med" />. Durante i molti lavori di scavo tra il [[1881]] e il [[1968]] sono stati rinvenuti, oltre che a molti manufatti in terracotta, anche dei crani di bambini e scheletri umani.
 
L'[[età Romana]] vede il territorio di Rezzato oltrepassato da un'importante strada, la [[Via Gallica]], che collegava [[Brescia]] a [[Verona]] che oggi sarebbe stata ricalcata dal percorso della ex ''statale 11''. In più, da alcuni reperti, emerge che probabilmente all'altezza di Treponti vi fosse un bivio di questa strada che portava a [[Gavardo]] e a [[Vobarno]] (questa strada secondaria è ricalcata oggi dalla ''statale 45 bis'')<ref name="BLC_med" />.
Altri reperti sono stati rinvenuti sul monte Peladolo e sono databili intorno all'[[Età del Bronzo]]: su questa collina, infatti, si ritiene fosse presente un abitato di palafitte<ref name="LBC_med" />. Durante i molti lavori di scavo tra il [[1881]] e il [[1968]] sono stati rinvenuti, oltre che a molti manufatti in terracotta, anche dei crani di bambini e scheletri umani.
 
Nell'epoca Romana, Rezzato insieme a [[Botticino]] fu uno dei luoghi di estrazione del marmo più sfruttati dagli antichi [[Romani]] come dimostrano i materiali utilizzati per la costruzione di molti edifici a [[Brescia]] e a [[Roma]]. Non ci sono, però, importanti ritrovamenti risalenti a quell'epoca se non alcuni mattoni usati per la costruzione delle case romane rinvenuti nel [[1998]] nella zona del [[Santuario della Madonna di Valverde (Rezzato)|Santuario della Madonna di Valverde]]<ref name="BLC_med" />, un'ara della gens Livia ritrovata sul Colle San Pietro, una lanterna rappresentante il dio Dioniso ritrovata con alcune tombe nella località Torre, una fibula in bronzo ritrovata sul monte Peladolo e un lastricato di strada romana ritrovato nel [[1971]] durante i lavori per il cavalcavia Rezzato-Botticino<ref name="LBC_med" />.
L'[[età Romana]] vede il territorio di Rezzato oltrepassato da un'importante strada, la [[Via Gallica]], che collegava [[Brescia]] a [[Verona]] che oggi sarebbe stata ricalcata dal percorso della ex ''statale 11''. In più, da alcuni reperti, emerge che probabilmente all'altezza di Treponti vi fosse un bivio di questa strada che portava a [[Gavardo]] e a [[Vobarno]] (questa strada secondaria è ricalcata oggi dalla ''statale 45 bis'').
 
Nell'epoca Romana, Rezzato insieme a [[Botticino]] fu uno dei luoghi di estrazione del marmo più sfruttati dagli antichi [[Romani]] come dimostrano i materiali utilizzati per la costruzione di molti edifici a [[Brescia]] e a [[Roma]]. Non ci sono, però, importanti ritrovamenti risalenti a quell'epoca se non alcuni mattoni usati per la costruzione delle case romane rinvenuti nel [[1998]] nella zona del [[Santuario della Madonna di Valverde (Rezzato)|Santuario della Madonna di Valverde]], un'ara della gens Livia ritrovata sul Colle San Pietro, una lanterna rappresentante il dio Dioniso ritrovata con alcune tombe nella località Torre, una fibula in bronzo ritrovata sul monte Peladolo e un lastricato di strada romana ritrovato nel [[1971]] durante i lavori per il cavalcavia Rezzato-Botticino<ref name="LBC_med" />.
 
===Medioevo===
 
Il [[Medioevo]] costituisce il periodo di nascita del paese. Intorno all'anno [[1000]], il vescovo di [[Brescia]], [[Landolfo]], donò alcuni fondi ai monaci benedettini del monastero di Sant'Eufemia per bonificare la zona ad est della città. Grazie ai monaci le terre furono bonificate e nacque il primo centro abitato che dipendeva religiosamente e civilmente dal monastero di Sant'Eufemia. Per questo che nel [[1299]] il vescovo di Brescia [[Berardo Maggi]] venne incontro alle richieste dei rezzatesi emanando un decreto in cui dichiarava la nascita del paese di Rezzato<ref name="LBC_med" />.
 
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Nel [[1928]] fu integrato il territorio del soppresso comune di [[Virle|Virle Treponti]], formato dalle attuali frazioni di Virle e di Treponti.
 
Rezzato fu particolarmente interessato dalla [[Seconda Guerra Mondiale]] poiché sul paese si abbatterono ben 43 incursioni aeree alleate; essendo poi vicino alla [[Repubblica di Salò]] fu luogo di transito delle operazioni politico-militari che dalla città si muovevano verso il lago. Nel periodo tra l'[[8 settembre]] [[1943]] ed il [[28 aprile]] [[1945]] a Rezzato si sviluppò anche un'organizzazione partigiana artefice anche del giornale clandestino "''Il ribelle''"<ref name="BLC_med" />.
 
==Tradizione religiosa==