Pierre Terblanche: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
=== Gli studi e le prime esperienze ===
[[File:Ducati888.jpg|150px|thumb|right|<center>[[Ducati 888]] ([[1992]]-[[1993]])</center>]]▼
Gli studi di Pierre Terblanche cominciano nella natia [[Uitenhage]], dove, nel [[1974]], si diploma alla scuola superiore Brandwag; iscrittosi quindi all'Eastern Cape Technikon (che nel 2005 ha dato vita, con il Border Technikon e la University of [[Transkei]], all'unico polo universitario della [[Walter Sisulu]] University<ref>{{cita web|url=http://www.wsu.ac.za/research/research.php|titolo=Sito della Walter Sisulu University|accesso=30 giugno 2013}} </ref>), nel [[1977]] ottiene un diploma in ''[[graphic design]]'', che lo porterà alla sua prima occupazione lavorativa, un incarico come ''[[Key account manager|account manager]]'' presso la sede di Città del Capo della prestigiosa agenzia pubblicitaria [[Young & Rubicam]].
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=== Gli anni Cagiva ===
[[File:Ducati Supermono.jpg|150px|thumb|left|<center>[[Ducati Supermono]] ([[1993]]-[[1997]])</center>]]
Ma è nel [[1989]] che la carriera di Terblanche giunge ad una svolta: il ''designer'' approda finalmente in Ducati, nel periodo ([[1983]]-[[1996]]) in cui il marchio bolognese è controllato dalla [[Varese|varesina]] [[Cagiva]]: nei primi due anni di collaborazione, sotto l'egida di [[Massimo Tamburini]], si occupa del ''[[restyling]]'' della [[Ducati Paso]] e del disegno della [[Ducati 888|888]]<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.motorcyclespecs.co.za/model/ducati/ducati_888strada%2093.htm|titolo=Ducati 888 su Motorcycle Specs|accesso=30 giugno 2013}} </ref>.
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=== Al Centro Stile Ducati ===
[[File:Ducati
[[File:Ducati MHe.jpg|150px|thumb|
[[File:Ducati
[[File:2006 Ducati
[[File:
Nel [[1996]] Ducati, grazie all'acquisizione da parte del fondo americano di [[private equity]] [[Texas Pacific Group]]<ref>{{cita web|url=http://economia.tesionline.it/economia/article.jsp?id=489|titolo=Il caso Ducati|accesso=2 luglio 2013}}</ref>, torna ad essere indipendente e Pierre Terblanche, lasciata Cagiva per seguire l'ormai indipendente casa emiliana, viene chiamato a dirigerne il Centro Stile. In questo ruolo si dedica inizialmente alla [[Ducati Supersport|Ducati Supersport 900]], uno dei primi modelli progettati con strumenti quasi esclusivamente informatici ([[CAD|CAD tridimensionale]], all'avanguardia per i tempi), la cui linea è un'evidente evoluzione della Supermono<ref>{{cita news|autore=Claudio Falanga|url=http://www.motoitaliane.it/mondoducati/arretrati/luglio1998/900ss.htm|titolo=Prova Ducati 900SS|pubblicazione=Motoitaliane.it|data=luglio 1998|accesso=30 giugno 2013}} </ref>.
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Suscitato scalpore e ottenuto un discreto successo (limitato comunque ad un mercato di nicchia o all'ambiente sportivo delle Superbike), a partire dal 2001 Terblanche si occuperà del ''design'' dei modelli principali del listino Ducati di inizio millennio. Nel mondo del motociclismo e in particolare degli appassionati del marchio di Borgo Panigale Terblanche è ormai conosciuto come un creativo particolarmente innovativo e anticonformista, capace di portare avanti idee controcorrente e spesso audaci<ref name=Terblanche_indiabike >{{cita news|lingua=en|autore=Glynn Kerr|url=http://www.indiabike.com/bikedesigns/pierre_terblanche.htm|titolo=Designer Profile: Pierre Terblanche|pubblicazione=IndiaBike|accesso=2 luglio 2013}}</ref>: questo carattere fa sì che sui suoi modelli si scateni di frequente un acceso dibattito tra chi ne apprezzi l'innovatività e chi invece non li consideri degni dei loro predecessori.
È quello che accade in merito alla [[Ducati Multistrada]], mezzo di categoria "on/off", ideato sia per uso sportivo fuoristrada sia come moto da viaggio per una o due persone; ma lo "scandalo" vero e proprio si avrà solo un anno dopo, nel [[2002]], quando viene presentata la [[Ducati 999]], erede della [[Ducati 998|998]] e delle altrettanto fortunate [[Ducati 996|996]] e [[Ducati 916|916]]. La ''triple nine'' (che presentava alcune notevoli modifiche di ''design'' rispetto alle precedenti, dal cupolino più ampio agli indicatori di direzione incorporati negli specchietti) ha vinto, nel 2003, 2004 e 2006 tre [[Campionato mondiale Superbike|campionati mondiali Superbike]].
Al [[Salone dell'automobile di Tokyo|Tokyo Motor Show]] del [[2003]] fu presentata la nuova gamma [[Ducati Sport Classic]], composta da diversi modelli nei quali Terblanche aveva unito uno [[stile retrò]] con le tecnologie più avanzate del momento: anche in questo caso, pur essendo solo prototipi, la loro grande popolarità portò la casa emiliana a metterli in commercio. Nel 2006 videro la luce la [[Ducati Sport 1000]] monoposto e la [[Ducati PaulSmart 1000LE|Paul Smart]] (ispirata alla [[Ducati 750 SS|750 SS]] portata in trionfo alla [[200 Miglia di Imola]] nel 1972 da [[Paul Smart]])<ref>{{cita news|autore=Franco Bartoli|url=http://www.motoitaliane.it/mondoducati/nov05prova.html|titolo=Sportive con classe|pubblicazione=Motoitaliane.it|accesso=2 luglio 2013}}</ref>, mentre l'anno seguente vennero messe in vendita la [[Ducati GT 1000]], più turistica (e chiaramente ispirata alla [[Ducati 750 GT]])<ref>{{cita news|url=http://www.motoitaliane.it/mondoducati/gtmille.html|titolo=Prova su strada della GT 1000|pubblicazione=Motoitaliane.it|accesso=2 luglio 2013}}</ref> e la Sport 1000 S, che presentava un cupolino simile a quello della Paul Smart.
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=== Il "dopo Ducati": Moto Guzzi, Norton e Confederate Group ===
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Nel 2007 Pierre Terblanche annuncia la sua uscita da Ducati, in disaccordo con le nuove linee della casa motociclistica italiana (che con la [[Ducati 1098|1098]], la [[Ducati 848|848]] e la nuova [[Ducati Monster 696|Monster 696]] si muoveva su una tendenziale continuità stilistica) e con la volontà di aprire un proprio studio di design dove dedicarsi anche ad altri campi, come quello delle barche<ref>{{cita news|url=http://www.motociclismo.it/pierre-terblanche-rassegna-le-dimissioni-dalla-ducati-moto-2913|titolo=Pierre Terblanche rassegna le dimissioni dalla Ducati|pubblicazione=Motociclismo|data=4 gennaio 2008|accesso=4 luglio 2013|}} </ref>.
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Dal 2013 Pierre Terblanche è responsabile dello Sviluppo Prodotti presso l'azienda [[Confederate Motor Company]], fondata e amminitrata da H. Matthew Chambers, che ha definito Terblanche "minacciosamente intelligente, ferocemente coraggioso e schietto fino all'eccesso"<ref name= Terblanche_at_Confederate />.
==Note==
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