Giulio Guidorizzi: differenze tra le versioni

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Autore di saggi e di manuali per la scuola, di letteratura e di storia, svolge intensa attività di traduzione dei testi greci.
 
==La ricerca antropologica e filologica==
 
Seguendo le orme di Eric Dodds e Jean- Pierre Vernant, sin dall’inizio della sua attività, Guidorizzi dedica la sua indagine, in particolare, a temi di antropologia psicologica, come il sogno, la follia, i rituali estatici.
Nel saggio ''Ai confini dell’anima. I Greci e la follia'', il primo in italiano a definire una storia della pazzia nell’antichità, lo studioso mostra come, nella Grecia delle origini, la follia non fu soltanto un’anomalia patologica, ma piuttosto un sistema per travalicare i limiti dell’anima e dilatare al massimo le possibilità della mente: era una componente dell’esperienza religiosa, stava alla base dell’attività profetica, di quella poetica e persino della politica.
Nel volume ''Il compagno dell'anima. I Greci e il sogno'', lo studioso parla delle diverse funzioni dei sogni nella civiltà greca, dalle origini sino alla tarda antichità: raccontando i sogni degli antichi, sia quelli reali che le loro trascrizioni letterarie, mette in luce punti di continuità e differenze con l'esperienza onirica contemporanea.
Importante è l’interesse di Guidorizzi per il mito, che nutre tutta la sua ricerca e di cui ha dato originali interpretazioni, cercandone i legami con elementi e istituzioni dell'attualità. Nell’opera ''Il mito greco'' (in due volumi, I. "Gli dei", II. "Gli eroi"), attingendo a un vasto repertorio di fonti storico-letterarie, propone una lettura onnicomprensiva dell'immaginazione mitopoietica degli antichi e disegna una mappa dei personaggi e delle storie con le quali la Grecia racconta se stessa.
 
==Opere principali==