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L'introduzione delle nozioni di ''Natura naturans'' e ''Natura naturata'' spiegano ulteriormente questi punti:<ref name=scribano_40/> «per Natura naturante dobbiamo intendere ciò che è in sé ed è concepito per sé, ossia tali attributi della sostanza che esprimono l'eterna ed infinita essenza, cioè Dio in quanto si considera come causa libera. Per Natura naturata invece intendo tutto ciò che segue dalla necessità della natura di Dio ossia dalla necessità di ciascuno dei suoi attributi, cioè tutti i modi degli attributi di Dio, in quanto sono considerati come cose che sono in Dio e che non possono né essere, né essere concepite senza Dio» (E I, p29s).
Con ciò si introduce il tema de [[Tempo (filosofia)|tempo]]: «Dio, ossia tutti gli attributi di Dio, sono eterni» (E I, p19). Per [[eternità]] (E I, d8) Spinoza intende non una durata infinita, ma l'esitenza indipendente dalla temporalità, con il che è manifesto che Dio e solo Dio – in quanto causa di sé e sostanza la cui essenza implica l'esistenza – esiste senza riferimento al tempo.<ref>{{cita|Scribano|p. 42.}}</ref> Al contrario, poiché «l'essenza delle cose prodotte da Dio non implica l'esistenza» (E I, p24), esse hanno una durata, cioè un inizio e una fine.<ref name=scribano_43>{{cita|Scribano|p. 43.}}</ref> Non per questo le cose singole, finite, sono contingenti: «in natura non si dà nulla di contingente» (E I, p29), e in particolare «una cosa si dice contingente per nessun'altra ragione che per un difetto della nostra conoscenza» (E I, p33s2), cioè perché non ne conosciamo le cause. Secondo Spinoza, tutte le cose dipendono ultimamente dall'eterna, infinita essenza di Dio per la loro essenza e per la loro esistenza (E I, p25); ma le cose finite sono inserite in una catena causale, temporalmente determinata, tale per cui «ogni cosa singolare, ossia qualunque cosa che è finita e ha una determinata esistenza, non può esistere né essere determinata ad agire se non sia determinata ad esistere e ad agire da un'altra causa che è anche finita e ha una determinata esistenza [...] e così all'infinito» (E I, p28).<ref name=scribano_43/>
== Parte seconda: della natura e dell'origine della mente ==
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== Bibliografia ==
*{{cita libro|autore=Emanuela Scribano |titolo=Guida alla lettura dell'"Etica" di Spinoza |editore=Laterza |città=Roma-Bari |anno=2008 |id=ISBN 978-88-420-8732-8 |cid=Scribano}}
*{{cita libro|autore=Filippo Mignini |titolo=L'"Etica" di Spinoza. Introduzione alla lettura |editore=Carocci |città=Roma |anno=2008}}
*{{cita libro|autore=Steven Nadler |wkautore=Steven Nadler |titolo=Baruch Spinoza e l'Olanda del Seicento |editore=Einaudi |città=Torino |anno=2002 |id=ISBN 978-88-06-19938-8 |cid=Nadler}}
*{{cita libro|nome=Amedeo |cognome=Vigorelli |titolo=Baruch Spinoza |cid=Vigorelli }} In {{cita libro|autore=F. Cioffi, F. Gallo, G. Luppi, A. Vigorelli, E. Zanette |titolo=Diálogos (volume secondo: la filosofia moderna) |anno=2000 |editore=Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori|città= |lingua= |id=ISBN 88-424-5264-5 }}
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