Vamba (re visigoto): differenze tra le versioni

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==Biografia<ref>Il vescovo di [[Toledo]] Giuliano II (642-690), autore dell'''Historia rebellionis Pauli adversus Wambam'', è fonte della maggior parte delle notizie riguardanti Vamba.</ref>==
 
Il 21 settembre [[672]], alla morte del re [[Reccesvindo]], una parte dei nobili visigoti, riuniti nella regione di [[Valladolid]]<ref>Nel nord della Spagna, a circa 15 km da [[Valladolid]], forse proprio nel luogo dove si tenne la riunione di nobili che elessero re Vamba, vi è un paese di nome [[Wamba (Spagna)|Wamba]].</ref> (al «''Gertico(s) Valladolid''»<ref>In questo luogo era morto il predecessore di Vamba, il re [[Reccesvindo]].</ref>), lo elessero re, malgrado l'età molto avanzata, insolita per un nuovo sovrano. Ma la sua elezione fu contestata dai nobili di [[Nîmes]] e di [[Narbona]]; sicché Vamba, per affermare la propria autorità, circa un mese dopo (in ottobre) si fece consacrare con l'unzione sacra dall'[[arcivescovo di [[Toledo]]. Vamba fu il primo re d'origine «[[Barbaro|barbara]]» a farsi consacrare in [[Occidente (civiltà)|Occidente]], per legittimare il suo potere; sarà imitato, circa ottant'anni dopo, dal re dei [[franchi]] [[Pipino il Breve]].
 
Il nuovo re dovette lottare contro i nobili ribelli, sia [[Arianesimo|ariani]] sia [[Cattolicesimo|cattolici]], e reprimere le rivolte dei [[vasconi|vàsconi]], negli attuali [[Paesi Baschi]]; ma soprattutto dovette intervenire in [[Settimania]] per combattere il [[duca Paolo]], che, col sostegno dei nobili locali, s'era proclamato re a [[Narbona]], e aveva ottenuto anche l'appoggio di [[Childerico II]], re [[merovingi]]o dei [[franchi]]. Nel [[673]], dopo aver ripreso [[Tarragona]], [[Barcellona]] e [[Narbona]], riuscì a ottenere la vittoria sul duca ribelle, che s'era asserragliato nell'arena di [[Nîmes]] (trasformata in fortezza dai visigoti, nel [[V secolo]]). Dopo averlo fatto prigioniero lo fece giustiziare, probabilmente a Toledo.
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Sotto il suo regno s'iniziarono le incursioni e le razzie dei cavalieri [[berberi]], [[islam]]izzati da pochi anni, nel sud del regno visigoto (nell'[[Andalusia]] attuale). Particolarmente grave fu l'attacco alla città di [[Algesiras]]; ma gli invasori furono respinti, e la loro flotta distrutta. In seguito egli stesso avrebbe cominciato ad arruolare questi berberi come [[Mercenario|mercenari]], nonostante le molte proteste, tra cui quelle della [[Chiesa cattolica]].
 
Vamba, assieme all'[[arcivescovo di [[Siviglia]] Giuliano, decise che la [[religione ebraica]] dovesse sparire completamente dal regno: organizzò quindi il prelievo forzato dei bambini [[ebreo|ebrei]], per obbligarli a ricevere il battesimo [[Cattolicesimo|cattolico]] e un nome [[Cristianesimo|cristiano]].
 
Verso il [[680]], a causa delle sue riforme in campo militare e religioso, la contestazione nei suoi confronti crebbe sempre più, finché, in seguito a una congiura capeggiata da un nobile, il conte [[Ervige]], appoggiato dal [[Giuliano di Toledo|metropolita di Toledo]], Vamba fu rovesciato. Nell'ottobre dello stesso anno, dopo essere stato tonsurato, egli fu costretto a abdicare e a consegnare il potere<ref>Secondo le ''Cronache di Alfonso III'', [[Ervige]] offrì a Vamba un infuso d'erba chiamata ''spartus''; solo dopo aver bevuto la bevanda, che gli aveva fatto perdere la memoria, Vamba abdicò.</ref> a Ervige. Nel [[681]] si ritirò in un monastero della regione di [[Burgos (Spagna)|Burgos]], dove morì nel [[688]].