My Life in the Bush of Ghosts: differenze tra le versioni

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== L'influenza musicale dell'album ==
Nonostante non sia stato il primo album ad essere stato composto soprattutto grazie all'uso di registrazioni vocali e di musica etnica (questa operazione venne già effettuata da [[Holger Czukay]] nel suo album ''[[Canaxis 5]]'' del 1969),
<ref name=Toop>{{cita libro|titolo=Oceano di suono, |autore=David Toop, |editore=Costa&Ritmi, |anno=1995, pag.144)|pagine=143-145}}</ref> ''My Life in the Bush of Ghosts'' è riconosciuto all'unanimità per essere stato un disco estremamente influente.<ref>Enciclopedia rock anni '80 (Arcana Editrice, a cura di Cesare Rizzi, 2002, pag. 169)</ref><ref>http://www.allmusic.com/album/my-life-in-the-bush-of-ghosts-mw0000651183</ref><ref>http://www.factmag.com/2010/08/05/the-essential-brian-eno/7/</ref> <ref>http://www.popmatters.com/pm/review/david_byrne_and_brian_eno_my_life_in_the_bush_of_ghosts/</ref><ref>World Music: Africa, Europe and the Middle East, The Rough Guides, 1999, pag. 120</ref> [[Douglas Rushkoff]] definisce l'album "fonte di ispirazione per gli artisti da li a venire, che registreranno industrial, house, e persino rap e hip-hop."<ref>Oceano di suono, David name=Toop, Costa&Ritmi, 1995, pag.143</ref>
 
[[Chuck D]], il leader dei [[Public Enemy]], ritenuto il gruppo [[rap]] più influente della storia, <ref>Enciclopedia Rock Anni '90, Cesare Rizzi, Arcana Editrice, 2002, pag. 578</ref> ammise di essersi ispirato alla musica dell'album, e dichiarò:
 
''Prendevamo qualsiasi cosa potesse dare fastidio e la buttavamo nel pentolone. È così che siamo usciti con questo gruppo, pensavamo che la musica non fosse nient'altro che rumore organizzato. Puoi prendere di tutto - suoni della strada, noi che stiamo parlando, quello che vuoi - e renderlo musica organizzandolo.''<ref>Oceano di suono, David name=Toop, Costa&Ritmi, 1995, pag. 145</ref>
 
Oltre a permettere gli sviluppi della musica popolare basata sui campionamenti,<ref>http://www.ondarock.it/pietremiliari/enobyrne_mylife.htm</ref>''My Life in the Bush of Ghosts'' è stato definito una pietra miliare della musica "global dance".<ref>World Music: Latin and North America, Carribean, India, Asia and Pacific, The Rough Guides, 2000, pag. 615</ref>