OLED: differenze tra le versioni

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[[File:OLEDScreen.jpg|thumb|Schermo OLED del [[lettore MP3]] della ''[[Creative Technology]]'']]
In questo caso il materiale [[composto organico|organico]] è ad esempio un [[polimero conduttivo]] elettroluminescente simile alla plastica (in questo caso si può parlare più correttamente di POLED: ''polymer organic LED'') oppure materiali organici non polimerici di [[peso molecolare]] relativamente basso. Un elemento viene definito [[composto organico|organico]] in quanto contenente una struttura costituita prevalentemente da carbonio. Da qui il nome di led organico.
Normalmente, gli strati organici sono in grado di emettere solo luce bianca, ma con opportuni [[drogaggio|drogaggi]] (di composti elettrofosforescenti, come il r[[Rutenio|uteniorutenio]], il [[platino]], l'[[iridio]], l'[[europio]]) è possibile renderli in grado di emettere luce rossa (drogante fluorescente a base di perilene di carbossammide), verde (cumarina) o blu (β - DNA) ([[RGB]]): essendo questi i [[colori primari]], è possibile combinarli per produrre tutti i colori dello [[spettro visibile]], in modo analogo a quanto accade in qualunque [[display]] a colori: ogni punto di un'immagine è costituito da 3 microdisplay ''affiancati'', che producono luce rossa, verde e blu; visto da lontano, ogni elemento composto da tre microdisplay appare all'occhio umano come un singolo punto, il cui colore cambia a seconda dell'intensità della luce di vari colori emessa dai singoli microdisplay.<br />
La ''Universal Display Corporation'', tuttavia, ha recentemente annunciato di aver realizzato un differente tipo di display, in cui i tre microdisplay di ogni elemento sono ''sovrapposti'' anziché affiancati, il che permette un notevole incremento della [[risoluzione (grafica)|risoluzione]].