Antonio Busini: differenze tra le versioni

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Dopo aver concluso la carriera di calciatore fu per molti anni [[direttore tecnico]] del [[Associazione Calcio Milan|Milan]], affincando diversi [[allenatore|allenatori]] rossoneri. Fu anche [[presidente]] del Milan (all'epoca ''Associazione Calcio Milano'') da [[luglio]] [[1944]] ad [[aprile]] [[1945]].
 
È il fratello minore di [[Federico Busini]], anch'egli calciatore di [[Bologna Football Club 1909|Bologna]] e [[Padova Calcio|Padova]], e spesso veniva riportato come '''Busini III'''. I due hanno anche un terzo fratello conosciuto come Busini II, nato nel [[1903]].<ref>{{cita web |url=http://www.playerhistory.com/player/115153/ |titolo=Busini II |editore=playerhistory.com |lingua=en |accesso=14-08-2010}}</ref>
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Busini iniziò a giocare nella squadra della sua città natale, il [[Calcio Padova|Padova]], con cui esordì a solo sedici anni in [[Prima Categoria]], disputando in totale 7 edizioni della massima serie del [[Campionato italiano di calcio|campionato italiano]].
 
Nal [[1927]] si trasferì al [[Bologna Football Club 1909|Bologna]], sempre nel campionato di Divisione Nazionale, in cui rimase per 4 stagioni, vincendo l'ultima edizione della Divisione Nazionale e debuttando nella neonata [[Serie A]] il [[6 ottobre]] [[1929]] A [[Roma]] contro la [[Società Sportiva Lazio|Lazio]] (3-0 per i [[Lazio|laziali]]).
 
Nel [[1928]], dal [[5 agosto]] al [[5 settembre]], aggregato al [[Brescia Calcio|Brescia]], disputò con la maglia delle rondinelle una tournée in terra americana. Salpati dal [[porto di Genova]] il [[23 luglio]] 1928 sul [[Duilio (transatlantico)|transatlantico Duilio]] raggiunsero [[New York]] dopo 10 giorni di navigazione e in 30 giorni disputarono 9 partite; Busini scese in campo 8 volte con la maglia del Brescia, realizzando 5 reti.<ref>{{cita|Valgoglio}}.</ref>
 
Nel [[1931]] passò alla [[ACF Fiorentina|Fiorentina]], dove rimase per 2 anni. Dopo una stagione disputata nuovamente con il Padova, nel [[1934]] si trasferì alla [[Ginnastica Sampierdarenese|Sampierdarenese]], neopromossa in [[Serie A]], realizzando la prima rete della storia dei [[Liguria|liguri]] (nel successo interno sul Bologna alla prima del [[Serie A 1934-1935|campionato 1934-1935]]).<ref>{{cita web |url=http://www.rsssf.com/tablesi/ital35.html |titolo=Italy 1934/35 |editore=RSSSF.com |lingua=en |accesso=03-04-2010}}</ref> Prima di ritirarsi nell'[[agosto]] del [[1937]] disputò un'[[amichevole]] con la maglia del [[Associazione Calcio Milan|Milan]] contro l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] (sconfitta per 2-1).
 
In totale ha disputato 372 partite e realizzato 112 [[gol|reti]] nella massima serie italiana, di cui 13 con 3 [[gol]] in [[Prima Categoria]], 86 con 41 reti in [[Prima Divisione]], 76 con 36 gol in [[Divisione Nazionale]] e 197 con 32 reti in [[Serie A]].
 
Busini giocò anche una partita con la [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale italiana]], il [[28 aprile]] [[1929]] in [[amichevole]] a [[Torino]] contro la [[Nazionale di calcio della Germania|Germania]] (2-1 per i [[Germania|tedeschi]]).
 
===Dopo il ritiro===
Busini dopo il ritiro assunse la carica di [[direttore tecnico]] e [[direttore sportivo]] del [[Associazione Calcio Milan|Milan]] che ricoprì alternativamente tra il [[1940]] e il [[1956]]. Come direttore tecnico durante questo periodo affiancò in panchina [[Guido Ara]] (1940-1941), [[Lajos Czeizler]] (dal 1949 al 1952), [[Mario Sperone]] (1952-1953), [[Gunnar Gren]] (1953) e [[Arrigo Morselli]] (1953) per un totale di 193 partite ufficiali<ref>{{cita libro |titolo=Almanacco Illustrato del Milan |editore=Panini |mese=marzo |anno=2005 |ed=2 |pagine=p. 724}}</ref> vincendo uno [[scudetto]] e una [[Coppa Latina]].
 
Da [[luglio]] [[1944]] ad [[aprile]] [[1945]] fu anche [[presidente]] del Milan (all'epoca ''Associazione Calcio Milano'') sostituendo al vertice dei rossoneri il [[commissario]] straordinario [[Umberto Trabattoni]], che poi tornò alla guida del Milan nel 1945 proprio al posto di Busini.
 
Da [[aprile]] a [[novembre]] del [[1951]] fece parte insieme a [[Piercarlo Beretta]] e [[Gianpiero Combi]] della commissione tecnica che guidò l'[[Nazionale di calcio dell'Italia|Italia]] per 5 partite (2 vittorie contro [[Nazionale di calcio del Portogallo|Portogallo]] e [[Nazionale di calcio della Francia|Francia]] e 3 pareggi con [[Nazionale di calcio della Jugoslavia|Jugoslavia]], [[Nazionale di calcio della Svezia|Svezia]], e [[Nazionale di calcio della Svizzera|Svizzera]]).
 
==Palmarès==