Utente:TeenAngels1234/Sandbox: differenze tra le versioni

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La sceneggiatura completa è tuttavia stata scritta solo durante la produzione della serie e a programmazione già avviata, mentre venivano trasmessi gli episodi che erano già stati realizzati. Così l'evoluzione della storia è stata influenzata anche dalle reazioni dei fan e dai ripensamenti di Anno, così come dalla mancanza di tempo subentrata verso la fine della serie<ref name=EyesofAnno/>. Inoltre ci furono dei cambiamento alla trama in seguito all'[[attentato alla metropolitana di Tokyo]] del 20 marzo 1995 compiuto dalla setta religiosa [[Aum Shinrikyo]], dal momento che fino a quel punto la sceneggiatura era troppo simile agli eventi reali. Temendo una censura e non volendo privare la serie del suo carattere di [[fiction|finzione]] e del suo potenziale interpretativo, Anno modificò la storia in modo da rendere meno evidenti i parallelismi con la realtà. Ai critici che hanno letto in questa somiglianza originale una simpatia di Anno nei confronti di Aum Shinrikyo, il regista ha risposto affermando che la sua opera si pone piuttosto come critica alla setta, i cui adepti, in maniera simile agli otaku, hanno formato un gruppo troppo chiuso ed autoreferenziale fino a perdere "ogni contatto con la realità"<ref name=Hiroki/>.
 
A partire dall'episodio 16, con la rappresentazione della la lotta mentale ed emozionale di Shinji intrappolato all'interno dell'Angelo [[Angeli (Neon Genesis Evangelion)#Leliel|Leliel]], il concetto della serie cambiò radicalmente in direzione introspettiva<ref name=Tsurumaki>{{cita|GAINAX|[http://www.evaotaku.com/html/rcb-tsurumaki.html A story of communication - The Kazuya Tsurumaki Interview]}}</ref>. A detta dello stesso Anno questo cambio di direzione è stato deciso sul momento con la serie già in corso, sulla base delle reazioni dei fan alla serie fino a quel momento. Sempre fedele al suo proposito iniziale di parlare agli ''otaku'' per convincerli ad aprirsi al mondo e comunicare, quando il regista vide che l'anime era stato accolto positivamente ma in modo "autistico" dagli appassionati di anime, si decise a imprimere una svolta netta all'opera<ref name=Azuma>{{cita web|url=http://www.ntticc.or.jp/pub/ic_mag/ic018/intercity/higashi_E.html|autore=Azuma Hiroki|titolo=Anime or Something Like it: Neon Genesis Evangelion|editore=InterCommunication No. 18|accesso=25 giugno 2013|lingua=en}}</ref>. Quella che fino a quel punto poteva essere considerata una buona storia fantascientifica e che aveva fatto identificare i fan con i personaggi e sperare in una conclusione lieta, uscì fuori dai tipici schemi di genere lasciando perplessi gli appassionati che non avevano capito il messaggio dell'opera<ref name=Azuma>{{cita web|url=http://www.ntticc.or.jp/pub/ic_mag/ic018/intercity/higashi_E.html|autore=Azuma Hiroki|titolo=Anime or Something Like it: Neon Genesis Evangelion|editore=InterCommunication No. 18|accesso=25 giugno 2013|lingua=en}}</ref>. Questo cambiamento è coinciso inoltre con l'interessamento di Anno per la psicologia e le malattie mentali. Affascinato dall'argomento volle rappresentare ciò che accade nella mente umana e creare qualcosa di nuovo, sviluppando ulteriormente l'animazione ed esplorando nuovi linguaggi artistici<ref name=EyesofAnno/>.
 
L'aiuto regista Kazuya Tsurumaki (che sarà regista dei successivi film conclusivi<ref>{{cita|Camp, Davis|pag. 112}}</ref>) descrive il suo stato d'animo durante la produzione della seconda parte come "sentimento di tensione", fisicamente era molto stanco ma in grado di utilizzare le sue abilità psichiche al massimo potenziale. A questo si aggiungono le scarsità finanziarie e di tempo che hanno reso difficile il lavoro.