}}</ref>
Il [[13 dicembre]] [[2004]] la Facoltà di Scienze della comunicazione e dello spettacolo dell'Università [[IULM]] di [[Milano]] gli conferisce la Laurea ''Honoris Causa'' in Scienze e tecnologie della comunicazione<ref>[http://www.iulm.it/default.aspx?idPage=3186 Pagina delle lauree ''honoris causa''] dello [[IULM]]</ref>.
==Attività politica==
Formigoni inizia giovanissimo l'attività politica nelle fila della [[Democrazia Cristiana]]. Nel [[1975]] fonda il [[Comunione_e_Liberazione#Il_movimento_popolare|Movimento Popolare]], di cui rimane presidente nazionale fino al [[1987]].
Nel [[1984]] viene eletto al [[Parlamento europeo]] (con oltre 450 000 preferenze è il primo degli eletti nelle liste della Democrazia Cristiana); nel [[gennaio]] [[1987]] è nominato vicepresidente del [[Parlamento europeo]]<ref>[http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=IM-PRESS&reference=20070109BKG01804&language=IT Election of the President of the European Parliament - Institutions - 21-02-2007]</ref>, dopo essere stato Presidente della Commissione Politica<ref>[http://www.europarl.europa.eu/members/archive/alphaOrder/view.do?language=EN&id=1110 MEP profile - Roberto Formigoni]</ref>.
Viene rieletto europarlamentare nel [[1989]].
Nelle elezioni politiche del [[giugno]] [[1987]] viene eletto [[Deputato]] alla [[Camera dei Deputati|Camera]] e fa parte della Commissione Affari Esteri della [[Camera dei Deputati|Camera]]. In tale veste, nel [[1990]], guidò a [[Bagdad]] una delegazione di parlamentari che venne ricevuta da [[Saddam Hussein|Saddam]] ed ottenne la liberazione di 250 ostaggi italiani e di altri 200 europei.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/febbraio/17/Formigoni_Non_dobbiamo_essere_portaerei_co_0_9802174592.shtml Corriere della Sera]</ref>
Rieletto deputato alle [[elezioni politiche]] nel [[1992]] e nel [[1994]]; nel biennio [[1993]]-[[1994|94]] Formigoni è Sottosegretario al Ministero dell'Ambiente nel [[Governo Ciampi]], incarico per il quale lascia il Parlamento europeo.
Nel [[1994]] la [[Democrazia Cristiana|DC]] si trasforma in [[Partito Popolare Italiano (1994-2002)|Partito Popolare Italiano]] (PPI): Formigoni rimane al suo interno, aderendo con [[Rocco Buttiglione]] alla corrente più moderata del partito.
Il [[23 luglio]] [[1995]] nascono i [[Cristiani Democratici Uniti]] (CDU) con segretario Buttiglione; Formigoni sarà eletto presidente del partito nel [[1996]].
Quando Buttiglione farà partecipare il CDU al progetto dell'[[Unione Democratica per la Repubblica|UDR]], Formigoni contrasterà questa linea politica. Così, nel [[1998]], si separerà dal partito fondando il movimento dei [[Cristiani Democratici per la Libertà]] (CDL), che confluirà più tardi in [[Forza Italia]].
===Presidente della Regione Lombardia===
====Primo mandato (1995-2000)====
Nel [[giugno]] [[1995]], in seguito ad accordi con [[Forza Italia]] e il [[Polo per le Libertà]], viene eletto per la prima volta Presidente della Giunta della [[Lombardia|Regione Lombardia]], nella VI Legislatura del Consiglio Regionale della Regione Lombardia.
====Secondo mandato (2000-2005)====
Nel luglio 2009 ha promulgato la legge regionale "per il rilancio del settore dell'[[edilizia]]"<ref>[http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=News&childpagename=Regione%2FDetail&cid=1213301500759&pagename=RGNWrapper Piano edilizia, Formigoni: "Una legge a misura di Lombardia"], 14 luglio 2009</ref>
Nelle [[elezioni politiche italiane del 2006|elezioni politiche del 2006]], Formigoni viene eletto senatore nelle liste di [[Forza Italia]]. Il [[12 luglio]], dopo tre mesi, lascia l'incarico optando per il ruolo di Presidente della Regione Lombardia; anche nelle [[elezioni politiche italiane del 2008|elezioni politiche del 2008]] viene eletto senatore per il [[Popolo della Libertà]]. Il suo nome ricorre frequentemente nelle trattative per la formazione del [[Governo Berlusconi IV|IV governo]] di [[Silvio Berlusconi]] e per la presidenza del Senato, ma nessun incarico politico gli verrà assegnato (se non la vicepresidenza di [[Forza Italia]], dal [[30 aprile]] [[2008]]). Lascerà nuovamente l'incarico il [[30 maggio]], continuando a guidare la giunta lombarda.
====Quarto mandato (2010-2013)====
Tutta la IX legislatura regionale è stata caratterizzata da inchieste e arresti che hanno coinvolto esponenti della maggioranza di centrodestra che sosteneva Formigoni e che hanno portato alla fine anticipata della legislatura.
Nel [[2010]] infatti è arrestato il consigliere PdL [[Gianluca Rinaldin]] condannato a due anni e mezzo di reclusione per truffa [http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/12/10/08/rinaldin-condannato.html]. Nel [[2011]] sono indagati la consigliera PdL [[Nicole Minetti]] per induzione alla prostituzione minorile [http://www.corriere.it/cronache/11_gennaio_30/minetti-interrogatorio-guastella_dfce69a4-2ca8-11e0-b8e2-00144f02aabc.shtml], l'Assessore all'Urbanistica [[Daniele Bellotti]] della Lega per tifo violento [http://www.repubblica.it/sport/calcio/2011/02/08/news/bergamo_violenze_ultr_indagato_l_assessore_belotti-12214182/], l'Assessore allo Sport [[Monica Rizzi]] della Lega per dossieraggio [http://politica.excite.it/lega-nord-monica-rizzi-si-dimette-da-assessore-regionale-N122629.html] mentre è arrestato il Vicepresidente del Consiglio regionale per il PdL ed ex Assessore in tre Giunte Formigoni [[Franco Nicoli Cristiani]] per corruzione e tangenti [http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/11/30/news/traffico_illegale_di_rifiuti_coivolti_politici_e_imprenditori-25825370/]. Nel [[2012]] viene arrestato il Segretario del Consiglio regionale per il PdL ed ex Assessore in due Giunte Formigoni [[Massimo Ponzoni]] per corruzione, concussione e bancarotta [http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_gennaio_16/massimo-ponzoni-ordinanza-arresto-bancarotta-corruzione-antonino-brambilla-1902877643438.shtml] mentre sono indagati il consigliere PdL ed ex Sottosegretario regionale nella Giunta Formigoni [[Angelo Giammario]] per corruzione e finanziamento illecito dei partiti [http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_marzo_14/giammario-regione-corruzione-2003678137981.shtml], il consigliere della Lega [[Renzo Bossi]] per appropriazione indebita [http://www.liberoquotidiano.it/news/1015945/Renzo-Bossi-indagato-paghetta-da-5000-euro-al-mese.html], l'Assessore alla Sicurezza del PdL [[Romano La Russa]] per finanziamento illecito ai partiti [http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/12_marzo_19/aler-larussa-2003742420559.shtml] ed il Presidente del Consiglio regionale per la Lega ed ex Assessore della Giunta Formigoni [[Davide Boni]] per corruzione [http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_marzo_6/davide-boni-corruzione-indagato-lega-presidente-consiglio-regionale-2003561859057.shtml]. Il [[14 giugno]] [[2012]] anche il Presidente della Regione Lombardia Formigoni (su cui già pende un processo per diffamazione nei confronti dei Radicali) è indagato per corruzione riguardo presunte pressioni per delibere a favore della Fondazione Maugeri [http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/07/25/news/la_procura_convoca_formigoni_i_pm_concorso_in_corruzione-39646426/].
Il [[10 ottobre]] [[2012]] viene arrestato l'Assessore alla Casa [[Domenico Zambetti]] per voto di scambio e concorso esterno in associazione mafiosa per aver acquistato voti dalla 'ndragheta [http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/10/10/news/regione_arrestato_zambetti_pag_i_voti_alla_ndrangheta-44214628/]. Nelle stesse ore sono indagati per peculato e truffa i consiglieri PdL [[Franco Nicoli Cristiani]] e [[Massimo Buscemi (politico)|Massimo Buscemi]] e il consigliere leghista [[Davide Boni]] [http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_ottobre_10/finanza-sede-consiglio-regionale-lombardo-regione-lombardia-2112190406892.shtml] mentre l'Assessore all'Ambiente [[Marcello Raimondi]] risulta indagato per corruzione [http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cronache_e_politica/Tangenti-indagato-Raimondi-referente-Cdo/18-10-2012/1-A_003102143.shtml].Dopo gli ultimi scandali la [[Lega Nord]] chiede formalmente a Formigoni di dimettersi o azzerare la Giunta minacciando le sue dimissioni dal Consiglio in caso di mancata risposta per poter così votare in aprile.[http://www.linkiesta.it/formigoni-dimissioni-onore-lombardia-milano].Formigoni intanto ritira le deleghe agli Assessori leghisti.[http://www.fanpage.it/lombardia-formigoni-ritira-le-deleghe-agli-assessori-della-lega/]
Il [[12 ottobre]] [[2012]] dopo un incontro tra il Segretario PdL [[Angelino Alfano]] e il Segretario della Lega [[Roberto Maroni]] alla presenza di Formigoni viene concordato l'azzeramento della Giunta regionale e il prosieguo della legislatura [http://www.repubblica.it/politica/2012/10/11/news/formigoni_resiste_e_minaccia_veneto_e_piemonte-44297574/] ma dopo un Consiglio federale il Carroccio ribadisce la sua linea di andare a votare anticipatamente contravvenendo al patto sancito con il PdL [http://www.gazzettadelsud.it/news/attualita/17453/La-Lega-a-Formigoni---Si-vota-ad-aprile-.html].
Formigoni nell'impossibilità di andare avanti a scadenza naturale chiede il voto subito chiedendo al gruppo regionale del PdL di dimettersi insieme all'opposizione per tornare subito ad elezioni [http://it.notizie.yahoo.com/formigoni-lombardia-subito-al-voto-io-sar%C3%B2-di-145901802.html]. Il [[26 ottobre]] [[2012]] Formigoni vara la nuova Giunta provvisoria che porterà la Lombardia al voto composta per la maggior parte di ''tecnici'' mentre è confermato alla vicepresidenza della Regione Lombardia il leghista [[Andrea Gibelli]] [http://www.ilmessaggero.it/primopiano/politica/formigoni_nuova_giunta_regione_lombardia/notizie/226867.shtml]. Nel pomeriggio il Consiglio regionale modifica la legge elettorale abrogando il listino bloccato e con 74 dimissioni su 80 il Consiglio regionale della Lombardia è ufficialmente sciolto e la Regione si avvia al voto anticipato.[http://www.unita.it/italia/formigoni-entro-17-30-consiglio-lombardo-si-scioglie-1.459343]
=== Senatore PDL (2013)===
Formigoni ha attualmente ricevuto una sola condanna per diffamazione, risulta tuttora indagato per una presunta corruzione, mentre è stato assolto in tutti gli altri casi.
===La contestazione sull'eleggibilità di Formigoni per un quarto mandato===
La candidatura di Roberto Formigoni alla Presidenza della Regione [[Lombardia]] per un quarto mandato ([[Elezioni regionali italiane del 2010|Elezioni Regionali 2010]])<ref>La candidatura è stata annunciata il [[16 dicembre]] [[2009]] [http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/regionali-2010/candidati-pdl/candidati-pdl.html]</ref> fu oggetto di contestazioni<ref>Per esempio, a livello accademico da Vittorio Angiolini, professore ordinario di Diritto costituzionale dell'Università di Milano e Margherita Raveraira, Università di Perugia [http://www.federalismi.it/ApplOpenFilePDF_Output.cfm?custom_header=01&dpath=document&dfile=07102009134323.pdf Il limite del doppio mandato alla immediata rielezione del Presidente della giunta regionale: una questione complessa], Federalismi.it; in senso contrario, Leonardo Brunetti, Università Cattolica di Milano, Sulla pretesa incandidabilità al terzo mandato consecutivo del Presidente della Giunta regionale, in www.forumcostituzionale.it (http://www.forumcostituzionale.it/site/images/stories/pdf/documenti_forum/paper/0201_brunetti.pdf)</ref><ref name=ainis>[[Michele Ainis]], [http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=6899&ID_sezione=&sezione= La terza via di Errani e Formigoni], ''La Stampa'', 25 gennaio 2010.</ref>, in quanto avrebbe violato la legge 165/2004, art. 2<ref>[http://www.camera.it/parlam/leggi/04165l.htm Legge 2 luglio 2004, n. 165],"Disposizioni di attuazione dell'articolo 122, primo comma, della Costituzione". La legge stabilisce la non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo del [[presidente della giunta regionale]] eletto a suffragio universale e diretto; anche escludendo il mandato [[1995]]-[[2000]], nel quale Formigoni venne eletto dal Consiglio regionale, e non a suffragio universale e diretto, Formigoni avrebbe comunque già governato per due mandati consecutivi ([[2000]]-[[2005]] e [[2005]]-[[2010]]).</ref>.
I pareri favorevoli alla candidabilità di Formigoni per un quarto mandato si basavano, per alcuni, sul fatto che l'art. 2 cit. sarebbe una norma di principio, inapplicabile in assenza della normativa attuativa regionale; per altri, sul fatto che, poiché la legge fu promulgata nel [[2004]] essa non sarebbe applicabile al mandato in corso, ma solo a partire dalle successive elezioni del [[2015]]. D'altra parte, i contestatori sostenevano che tale interpretazione fosse in opposizione alla ''ratio'' della norma, la quale sarebbe volta ad evitare il formarsi di rendite politiche e di accumulo di potere personale<ref>[http://bresciaincontriamoci.blogspot.com/2010/01/tertium-non-datur-e-se-formigoni-non-si.html Tertium non datur: e se Formigoni non si potesse candidare?], martedì 26 gennaio 2010</ref>, oltre che ad una sentenza della Cassazione<ref>N. 2001 del 2008, che ha escluso la possibilità di ricandidatura per i [[sindaco|sindaci]] in una fattispecie analoga</ref>, ritenuta applicabile al caso regionale<ref name=ainis/><ref>Anche il presidente emerito della Corte costituzionale, Valerio Onida, ha lasciato intendere la concreta possibilità che, se rieletto, Formigoni - così come Errani - rischia di essere destituito perché ineleggibile: [http://www.youtube.com/watch?v=0kBo2oSFj6Y Onida: "Formigoni ed Errani? Se si applica la legge statale, rischiano l'ineleggibilità"]</ref>.
Il [[22 febbraio]] [[2010]] venne depositato un esposto alla corte d'appello di Milano contro la ricandidatura di Formigoni<ref>A firma di diversi consiglieri regionali di centrosinistra: [http://www.wittgenstein.it/pdf/esposto.pdf]; tale esposto non raccoglie l'appoggio dello sfidante [[Partito Democratico|PD]] [[Filippo Penati]]: [http://www.libero-news.it/regioneespanso.jsp?id=355464]; Formigoni ha dichiarato in proposito: "Non conoscono il diritto": [http://www.youtube.com/watch?v=mWDbj2_Q6mE Formigoni: "Ineleggibile io? Non conoscono il diritto]</ref>.
Anche il deputato Pierluigi Mantini (Udc), presentò un ricorso al Tar contro la candidatura di Formigoni ed Errani<ref>[http://www.agi.it/iphone/notizie/201002271746-pol-rom0111-regionali_ricorso_udc_a_tar_formigoni_e_errani_ineleggibili]</ref> (infatti la medesima situazione ha implicato anche [[Vasco Errani]]<ref>[http://www.wittgenstein.it/2010/01/15/formigoni-ed-errani-non-possono-ricandidarsi/ Formigoni ed Errani non possono ricandidarsi? | Wittgenstein<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, candidato per l'[[Emilia-Romagna]]). Infine i Radicali presentarono un ricorso in tal senso all'Ufficio centrale elettorale presso la Corte d'Appello di Milano, organo incaricato di ricevere le candidature. Tutti gli esposti presentati non vennero tuttavia ammessi, in quanto l'Ufficio si dichiarò incompetente a decidere in materia, rimandando ogni decisione al Tribunale civile, successivamente allo svolgimento delle elezioni<ref>Il 28 febbraio l'ufficio regionale centrale presso la Corte d'Appello di Milano, presieduto dal Dott. Domenico Bonaretti, dichiara “l'incompetenza dell'ufficio a provvedere sulla sollevata questione di ineleggibilità”, ritenendo che tra le attività dell'ufficio “non può farsi rientrare anche il complesso giudizio in ordine a cause di ineleggibilità (o anche di incandidabilità)”.</ref>
Il ricorso verrà poi ripresentato dal [[Movimento 5 Stelle]] e dai [[Radicali Italiani|Radicali]] a elezioni concluse, ma il tribunale di Milano, confermato in appello, e quello di Bologna (adito sul caso [[Vasco Errani|Errani]]) saranno concordi nel ritenere che per far valere la norma sull'incandidabilità sancita dalla legge 165/2004, serve il suo recepimento nella normativa regionale, mai avvenuto in Lombardia come in Emilia-Romagna.
===La denuncia delle firme false===
A seguito di un accesso agli atti dei Radicali, che chiedono e ottengono di controllare i moduli con le firme necessarie a candidare alla presidenza della Regione Formigoni, Pezzotta e Penati, viene presentato un esposto all'Ufficio centrale presso la Corte d'Appello che denuncia irregolarità nella documentazione della lista di Formigoni.
L'ufficio, verificate fondate le irregolarità segnalate nelle autentiche delle firme dichiara il 1º marzo 2010 la non ammissione della lista di Formigoni<ref>Dal testo dell'ordinanza: "effettuata la verifica formale dell'autentica delle sottoscrizioni di cui viene denunciata l'irregolarità (unica verifica consentita in questa sede e in ordine alla quale non compete all'ufficio alcuna valutazione di ordine discrezionale finalizzata a supplire ad eventuali carenze di natura formale), ha riscontrato che le doglianze risultano fondate con riferimento alle voci indicate nel relativo esposto: b- mancanza del timbro tondo sui moduli (136), c- mancanza data dell'autentica (121), d- mancanza luogo dell'autentica (229), e- mancanza qualifica autenticante (28) per un totale di sottoscrizioni invalide in numero di 514, di talché, sottraendo tale numero da quello dei sottoscrittori dichiarati in sede di presentazione (3.935), la detta lista risulta sostenuta da un numero di sottoscrittori (3.421) inferiore al minimo di legge” Per questi motivi “dispone la non ammissione della lista ‘Per la Lombardia'”.</ref>, confermando poi la sua decisione il 3 di marzo. Tuttavia il [[Tribunale Amministrativo Regionale]] della Lombardia, con un'ordinanza<ref>[http://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:6sQyj2r1ssoJ:www.astrid-online.it/FORUM--Dec/Giurisprud/TAR-Lombardia_208_2010.pdf+Mantini+tar+formigoni+00208/2010&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESiBBx_jvFzmTikEIBPIL_KBPmwHOftPXdMTrkHeooEve7pj2PAsgUHdeg0b5mUsu_RfzGUqpxnWrGlcr_d7WzFlnoXKsm7RZ9HOmLxxuqBLnrzIP7wyjhKo9ld5l1cApe-FCyfG&sig=AHIEtbRSjxzVn5oqFYtQFvjRFgg9cnn_1Q Qui il testo dell'ordinanza]</ref> del [[6 marzo]] [[2010]], dichiarò ammessa la lista “Per la Lombardia” alla competizione elettorale e, accogliendo il ricorso Formigoni, sospese gli atti che lo escludevano dalle elezioni. Il 13 marzo il Consiglio di Stato conferma la sentenza del Tar, rimandando eventuali ricorsi a dopo le elezioni.<ref>“gli atti adottati nel corso del procedimento elettorale non sono suscettibili di impugnazione autonoma, ma vanno contestati […] in sede di ricorso contro l'atto di proclamazione degli eletti.</ref>
Dopo le elezioni, a seguito di un nuovo accesso agli atti, i Radicali possono presentare una perizia calligrafica sulle firme contestate di Formigoni, affidata alla Dott.sa Laura Guizzardi. Ne emerge che centinaia di sottoscrizioni sarebbero state apposte dalle stesse mani.<ref>“alcune persone hanno apposto gruppi di firme, e altre hanno sottoscritto interi elenchi. Tale risultato è confortato da dati tecnici chiari ed univoci relativamente a 473 firme”. Altre 99 firme richiederebbero “ulteriori approfondimenti da condursi con i tempi richiesti dalla delicatezza dell'oggetto”. [http://www.radicali.it/system/files/private/Relazione-firme-lista-Formigoni-new.pdf Il testo della perizia]</ref>
A seguito di questi nuovi elementi, il [[Giudice per le indagini preliminari|Gip]] Cristina Di Censo, che il [[29 ottobre]] 2010, aveva archiviato l'inchiesta per falso ideologico riguardante omissioni o irregolarità nella raccolta delle firme per le liste ''Per la Lombardia'' e ''Penati presidente'', trasmette al PM Alfredo Robledo il fascicolo e partono nuove indagini. Il 17 ottobre 2011 il procuratore aggiunto Robledo dichiara chiusa l'inchiesta sulle firme false. Gli indagati sono 15 autenticatori, tra cui 4 consiglieri provinciali milanesi del PdL, e Clotilde Strada, collaboratrice di Nicole Minetti e, all'epoca dei fatti, responsabile del partito per la raccolta delle firme.
Il 24 novembre 2011 la Procura di Milano si è costituita come parte nella causa civile avviata dai Radicali per chiedere l'annullamento delle elezioni. La Procura ha depositato nella causa civile, tra le altre cose, i verbali degli interrogatori di 823 degli apparenti firmatari della lista che hanno disconosciuto davanti ad un Pubblico Ufficiale l'autenticità delle rispettive sottoscrizioni. Il 27 aprile 2012 viene aggiunto alla lista degli indagati anche Guido Podestà, presidente della Provincia di Milano e coordinatore Pdl nel 2010.<ref>[http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_aprile_27/podesta-presidente-provincia-milano-indagato-avviso-granzia-raccolta-firme-false-regionali-2010-pdl-2004244868449.shtml Novecento firme false, indagato Podestà. Accusato di falso ideologico: avrebbe dato ordine di truccare le liste del Pdl alle Regionali del 2010]</ref>
Nel frattempo, in sede amministrativa, il 22 settembre 2011 il Consiglio di Stato ribalta il giudizio del Tar Lombardia del [[9 dicembre]] [[2010]] che aveva respinto il ricorso dei Radicali per la decadenza di tutti i consiglieri regionali lombardi, in relazione a presunte firme false raccolte a sostegno della lista ''Per la Lombardia''.
<ref>{{Cita news|url=http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_dicembre_10/radicali-tar-rigetta-ricorso-18149540431.shtml|titolo=Regionali, il Tar: «No alla decadenza di 80 consiglieri, chiesta dai radicali»|data=10 dicembre 2010|pubblicazione =[[Corriere della Sera]]|accesso=07 gennaio 2011}}</ref>.
Il Consiglio di Stato, dichiarando ammissibili i ricorsi, si esprime anche sul decreto "Salva-Liste"<ref>Decreto approvato il 5 marzo 2010 dal governo Berlusconi come interpretazione autentica della legge elettorale, poi decaduto ma fatto salvo negli effetti giuridici prodotti dalla legge 22 aprile 2010, n. 60</ref> ed “esclude che la sanatoria possa estendersi invece alle ipotesi di falsità delle firme”.
Dei quattro procedimenti giudiziari ancora aperti sulla vicenda, uno vede Roberto Formigoni imputato di diffamazione aggravata a mezzo stampa<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2011/settembre/24/Diffamo_Radicali_governatore_Formigoni_rinviato_co_7_110924017.shtml «Diffamò i Radicali». Il governatore Formigoni rinviato a giudizio]</ref> per avere accusato i Radicali di avere manomesso le sue liste.<ref>Sabrina Cottone, Intervista a Roberto Formigoni. Bastonate di qua, carezze di la. Non puniti gli errori della sinistra, Il Giornale, 5 marzo 2010, p.1: «Ai radicali sono state consegnate le nostre liste e hanno potuto manipolarle, correggerle, spostare i documenti come volevano, perché non c'era nessuno di noi a controllarli. L'Ufficio centrale gli ha dato accesso alle nostre liste e al nostro listino, sono rimasti da soli per dodici ore, con in mano penne e borse.</ref>
Il [[3 luglio]] [[2012]] la Procura di Milano chiede il rinvio a giudizio per l'attuale Presidente della Provincia di Milano ed ex Coordinatore regionale del PdL in Lombardia dal 2009 al 2011 [[Guido Podestà]] per falso ideologico continuato e aggravato insieme ad altre nove persone, in relazione alle 926 firme false a sostegno del listino regionale di Formigoni ''Per la Lombardia'' e della lista provinciale ‘Il Popolo della Libertà – Berlusconi per Formigoni' (PdL) per la Provincia di Milano alle elezioni regionali del 2010. L'indagine su Podestà era stata chiusa dai Pm milanesi il [[27 aprile]] [[2012]].
Il [[12 luglio]] [[2012]] i Pm di Milano chiedono per Formigoni una condanna di un anno di reclusione e 500 euro di multa per l'accusa di diffamazione a mezzo stampa, in quanto avrebbe accusato il [[Partito Radicale Italiano]] ed il suo leader lombardo [[Marco Cappato]] di aver manipolato le firme che erano state raccolte a sostegno delle sue liste per le regionali del 2010. Secondo il pm, Formigoni ha offeso la reputazione del movimento guidato da Marco Pannella attribuendogli «un complotto» non vero. L'[[11 ottobre]] il Tribunale di Milano lo condanna a 900 euro di multa per diffamazione e a 110.000 euro di risarcimento delle parti civili.<ref>http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/10/11/news/formigoni_condannato_ha_diffamato_i_radicali-44324761/?ref=HRER1-1 La Repubblica, ''Formigoni condannato per diffamazione'', 11/10/2012.</ref>
Nel [[Novembre]] [[2012]] Formigoni viene condannato per diffamazione nei confronti dei [[Radicali Italiani]] a mezzo stampa a 900 euro di multa, oltre ad un risarcimento complessivo di 110 000 euro a [[Marco Cappato]], Lorenzo Lipparini e al partito rappresentato da [[Marco Pannella]]. Nel [[2010]] Formigoni aveva accusato i Radicali, come precisa la sentenza, di "avere ordito un complotto contro di lui, incolpandoli di avere manipolato le firme poste a sostegno della sua lista per "escludere il centrodestra" dalle regionali"<ref>http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2012/10/11/Formigoni-condannato-diffamazione-radicali-_7613886.html</ref>.
===Discarica di Cerro Maggiore===
Formigoni è stato rinviato a giudizio nel [[2002]]<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/online/cronaca/paoloberlusconi/new/new.html|titolo=Formigoni rinviato a giudizio per la discarica di Cerro|pubblicazione=[[La Repubblica]]|giorno=11|mese=6|anno=2002|pagina=|accesso=16-12-2009|cid=}} per [[corruzione]], [[abuso d'ufficio]] e [[falso in atto pubblico]]</ref> nell'ambito dell'inchiesta sulla [[Bonifica dei suoli|bonifica]] della [[discarica]] del comune di [[Cerro Maggiore]]<ref>nella quale erano coinvolte l'[[Auchan]] e la [[Simec]], la società di [[Paolo Berlusconi]] che gestiva la discarica{{Citazione necessaria}}</ref>. È stato assolto in primo grado dalle accuse nel [[2005]]<ref>Il [[21 dicembre]] [[2005]] viene assolto in primo grado dal reato di [[favoreggiamento]] e [[abuso d'ufficio]] e assolto per "insufficienza o contraddittorietà della prova" da quelli di [[corruzione]] e [[falso ideologico]], mentre l'accusa aveva chiesto 3 anni di [[reclusione]].</ref>. Il [[24 ottobre]] [[2007]] Formigoni è stato definitivamente assolto da ogni accusa nel corso del processo di appello.<ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2007/ottobre/25/Cerro_Maggiore_per_Formigoni_nuova_co_7_071025030.shtml|titolo=Cerro Maggiore: per Formigoni nuova assoluzione|pubblicazione=[[Il Corriere della Sera]]|giorno=25|mese=10|anno=2007|pagina=|accesso=16-12-2009|cid=}}</ref>.
===Ambiente===
Il [[1º dicembre]] [[2009]] ha ricevuto un [[avviso di garanzia]] - assieme a [[Letizia Moratti]] e [[Guido Podestà]] - nell'ambito di un'inchiesta su ambiente e inquinamento nata da un esposto del [[Codacons]], per lo sforamento dei limiti di concentrazione delle [[Particolato|polveri sottili]] o [[PM10|PM<sub>10</sub>]].<ref>Ansa - [http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2009/12/01/visualizza_new.html_1623002397.html Inquinamento in Lombardia]</ref><ref>[http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_dicembre_1/formigoni-avviso-garanzia-1602090470469.shtml Inquinamento, Formigoni indagato dai pm di Milano], Corriere della Sera, 1º dicembre 2009</ref>. Successivamente anche [[Filippo Penati]] è stato iscritto nel registro degli indagati in quanto presidente della [[provincia di Milano]] all'epoca dei fatti.<ref>[http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_gennaio_26/penati-indagato-inquinamento-formigoni-moratti-1602351462303.shtml Smog, indagato anche Penati], Corriere della Sera, 26 gennaio 2010</ref>
Il [[2 luglio]] [[2012]] la procura di [[Milano]] ha chiesto l'archiviazione per tutti gli indagati, non essendo emerse "condotte indebite di omissione o rifiuto di atti idonei a ridurre l'inquinamento".<ref>[http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE86102820120702 Smog, procura chiede archiviazione per Formigoni,Moratti,Podestà], Reuters, 2 luglio 2012</ref>
===Interrogazione nell'inchiesta P3===
Nell'ambito di alcune indagini svolte dalla Procura di Roma nel [[luglio]] [[2010]] su eolico e P3, sono state ipotizzate pressioni sui giudici della [[Corte Costituzionale]] al fine di sostenere la riammissione della lista civica regionale [[Per la Lombardia]] nelle [[elezioni regionali del 2010]]; Formigoni è stato interrogato a Roma come «persona informata sui fatti»<ref>[http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201007articoli/56729girata.asp La P3 agì su mandato di Formigoni]</ref><ref>[http://www.corriere.it/cronache/10_luglio_14/inchiesta-eolico-p3-formigoni_9b1ed50e-8f6a-11df-9bdb-00144f02aabe.shtml Il gruppo agì per conto di Formigoni]</ref><ref>[http://www.repubblica.it/politica/2010/07/14/news/p3_inchiesta_14_luglio-5590345/ Informativa tira in ballo Formigoni e Caliendo]</ref>.
===Presunti viaggi pagati e l'inchiesta sulla sanità===
Il [[16 aprile]] [[2012]] il Corriere della Sera lancia la notizia secondo cui uno dei fiduciari svizzeri di [[Pierangelo Daccò]], amico di Formigoni e uomo vicino a [[Comunione e Liberazione]], arrestato per aver creato milioni di fondi neri nello scandalo dell'[[Ospedale San Raffaele]] e aver distratto, dal patrimonio della Fondazione Maugeri, circa 70 milioni di euro sotto forma di consulenze e [[appalti]] fittizi, avrebbe pagato viaggi aerei compiuti dallo stesso Governatore, da un suo collaboratore, a dal fratello di Formigoni e sua moglie. Tra questi benefici, un viaggio Milano-Parigi da ottomila euro, compiuto il 27 dicembre 2008, pagato da Daccò a Formigoni. Il Governatore, però, ha smentito categoricamente i fatti, affermando di non aver ricevuto mai alcun beneficio<ref>[http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/04/16/news/formigoni_nell_inchiesta_sulla_sanit_spuntano_i_viaggi_regalati_da_dacc-33394212/?ref=HREC1-1 Formigoni: nell'inchiesta sulla sanità spuntano i viaggi regalati da Daccò]</ref>. Pierangelo Daccò è finito in galera per 10 anni<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-10-03/Mi-chiamo-Pierangelo-Dacco-e-risolvo-problemi-190649.shtml?uuid=AbPnfunG ''Mi chiamo Pierangelo Daccò e risolvo problemi'']. Sole 24 ore. Notizie. 3 ottobre 2012.</ref>, era imputato di associazione per delinquere, bancarotta e altri reati nell'inchiesta sul dissesto dell'ospedale San Raffaele. Inoltre il faccendiere Daccò, nell'inchiesta sulla fondazione Maugeri è indagato per corruzione in concorso con Roberto Formigoni<ref>[http://tg.la7.it/cronaca/video-i601291 ''Bancarotta del San Raffaele, Daccò condannato a 10 anni'']. La 7 tg. Cronaca. 3 ottobre 2012.</ref>.
Il [[6 giugno]] [[2012]], in merito allo scandalo dei viaggi pagati dal faccendiere Daccò, l'opposizione di centrosinistra, composta da Pd, Idv e Sel, presenta una mozione di sfiducia al Governatore. La mozione vede il sostegno anche dell'Udc e del Partito Pensionati dopo che era stato respinto, dal Presidente del Consiglio della Lombardia [[Franco Cecchetti]] (Lega Nord), un loro documento, che, senza chiederne le dimissioni, impegnava Formigoni a rinominare una giunta tecnica per completare la legislatura. Nonostante il forte disappunto della Lega Nord per le vicende che coinvolgono Formigoni, è proprio grazie al supporto determinante di questa forza politica che la mozione di sfiducia viene bocciata con 28 sì, 49 no, e nessun astenuto<ref>[http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/06/06/news/bocciata_la_mozione_di_sfiducia_la_lega_tiene_a_galla_formigoni-36667138/ Bocciata la mozione di sfiducia. La lega tiene a galla Formigoni], ''[[La Repubblica]]''</ref>
Il [[23 giugno]] [[2012]], il [[Corriere della Sera]] riporta in prima pagina la notizia secondo cui Formigoni risulterebbe indagato dalla Procura di Milano per [[corruzione]] e finanziamento illecito ai partiti nell'ambito dell'inchiesta sulla sanità privata in Lombardia in cui risulta implicato il faccendiere Daccò, amico di Formigoni. Le accuse della Procura riguarderebbero un illecito finanziamento elettorale di oltre mezzo milione di euro ricevuto da un'azienda sanitaria privata in vista della campagna di Formigoni per le [[elezioni regionali italiane del 2010]] in cui è stato rieletto per un quarto mandato consecutivo alla guida della regione; le accuse ipotizzano, inoltre, il reato di corruzione per la somma dei molteplici benefit di ingente valore patrimoniale (vacanze, soggiorni, utilizzo di yacht, cene di pubbliche relazioni a margine del [[Meeting per l'amicizia fra i popoli]] di [[Rimini]], condizioni favorevoli nella vendita di una villa in [[Sardegna]] a un coinquilino di Formigoni nella comunità laicale dei ''[[Memores Domini]]'') messi a disposizione del governatore lombardo dal mediatore Daccò<ref>[http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/12_giugno_23/inchiesta-sanita-indagato-formigoni-luigi-ferrarella-giuseppe-guastella-201727487745.shtml Indagato Formigoni]</ref>. Secondo l'accusa, Daccò, sfruttando l'intima amicizia con Formigoni, basata su benefit di varia natura, riusciva ad ottenere delibere e fondi da parte della regione Lombardia in favore di strutture sanitarie private, tra cui la fondazione Maugeri di cui Daccò era consulente ricevendo da questa più di 70 milioni di euro<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2012/06/23/news/formigoni_indagato-37786527/ Indagato Formigoni]</ref>.
Il [[25 luglio]] [[2012]] arriva, dalla procura di Milano, la conferma sullo status di indagato di Formigoni. Il reato che gli viene ascritto è quello di [[corruzione]], [[Concorso di persone|in concorso]] con Daccò, Antonio Simone, Umberto Maugeri e Costantino Passerino. Il procuratore capo di Milano, [[Edmondo Bruti Liberati]], ha affermato che il governatore lombardo è iscritto nel [[registro degli indagati]] dal 14 giugno 2012<ref>[http://www.lenovae.it/formigoni-e-indagato-la-procura-conferma/ Formigoni è indagato, la Procura conferma], Le Novae, 25 luglio 2012</ref><ref>{{Cita news|autore=Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella|url=http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_luglio_26/yacht-viaggi-e-una-villa-tangenti-per-7-milioni-in-cambio-di-15-delibere-luigi-ferrarella-2011175952169.shtml|titolo=Le accuse «Yacht, viaggi e una villa Tangenti per 7 milioni in cambio di 15 delibere»|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=26|mese=luglio|anno=2012|accesso=26 luglio 2012}}</ref>.
Il [[12 febbraio]] [[2013]] la procura di Milano annuncia che ci sono nuovi elementi a carico di Formigoni al quale viene contestato anche il reato di [[associazione per delinquere]].<ref>[http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE91B02L20130212 Reteurs Italia - Maugeri, chiusa inchiesta, Formigoni fra indagati associazione delinquere ]</ref>
==Controversie==
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