Manon (Massenet): differenze tra le versioni

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|numeroatti=cinque
|musica=[[Jules Massenet]]
|libretto=Henri Meilhac e Philippe Gille
|soggetto=''Histoire du Chevalier Des Grieux et de Manon Lescaut'' di [[Antoine François Prévost]] ([[1731]])
|epocacomposizione=seconda metà XIX secolo
|primarappresentazione=[[19 gennaio]] [[1884]]
|teatro=Opéra-Comique di [[Parigi]]
|primaitaliana=[[19 ottobre]] [[1893]]
|teatroprimaitaliana=Teatro Carcano di [[Milano]]
|versionisuccessive=
|personaggi=
*Manon Lescaut ([[soprano]])
*Lescaut, cugino di Manon ([[baritono]])
*Il cavaliere Des Grieux ([[tenore]])
*La vecchia cieca ([[mezzosoprano]])
*Il conte Des Grieux (baritono)
*Guillot de Morfontaine (tenore)
*De Bretigny (baritono)
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}}
 
'''''Manon''''' è un'[[opera lirica]] in cinque atti e sei quadri di [[Jules Massenet]] ([[1842]] – [[1912]]), composta su libretto di Henri Meilhac e Philippe Gille e soggetto tratto dal [[romanzo]] dell'[[abate]] [[Antoine François Prévost]] ([[1697]] – [[1763]]), ''[[Histoire du chevalier des Grieux et de Manon Lescaut]]''.
 
== Genesi e debutto ==
 
Massenet cominciò a lavorare a quest'opera già nel [[1881]] e dopo poco più di due anni ebbe luogo la sua prima rappresentazione all'Opéra-Comique di [[Parigi]] il [[19 gennaio]] [[1884]]. L'opera ebbe subito un'accoglienza trionfale ed il successo della ''prémière'' fu a lungo replicato (78 recite). Massenet ricevette i complimenti da [[Pëtr Il'ič Čajkovskij|Čajkovskij]], che si trovava a Parigi e che la vide rappresentata durante una delle repliche. L'opera fu rappresentata alla fine del medesimo anno a [[Londra]], al ''Her Majesty's Theater'' e fu rappresentata in [[Italia]] solo nell'[[autunno]] del [[1893]], quando fu messa in scena a [[Milano]] con la supervisione di [[Ruggero Leoncavallo]].
 
== Trama ==
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Una sgargiante festa nel lussuoso appartamento di Cours-la-Reine. Manon conferma di essere cambiata, ora ha 20 anni ed è disposta a tutto pur di godersi la vita senza privazioni (''Je marche sur tous les chemins''). Nel corso della serata viene a sapere dallo stesso Dex Grieux padre che il figlio sta per prendere i voti nel convento di Saint Sulpice (''Pardon, mais j'étais là'').
 
Nella [[chiesa di Saint Sulpice]], De Grieux ha un incontro con il padre (''Epouse quelque brave fille'') che cerca di convincerlo a lasciare i voti e a crearsi una famiglia. De Grieux rimane turbato dal colloquio e cerca di allontanare da sé il ricordo di Manon (''Ah! fuyez, douce image''). I ricordi dell'appassionato amore giovanile inducono Manon a raggiungere Des Grieux a Saint Sulpice e a sedurlo nuovamente, convincendolo a fuggire con lei (''N'est-ce plus ma main que cette main presse?'').
 
===Atto IV===
Ritroviamo i due giovani, a corto di danaro, a Parigi, all'Hotel de Transilvanie, ritrovo equivoco e malfamato ove si gioca d'azzardo. Dex Grieux si rende conto di essere irresistibilmente condizionato da Manon (''Manon, Manon, spnhinx étonnant'') e si lascia convincere a tentare la fortuna al gioco con ottimo profitto; ma il suo avversario Guillot, indispettito per la facilità con cui il giovane riesce a vincere ma ancor più per gelosia (ha ravvisato in Manon la sua amante di un tempo), accusa Dex Grieux di barare aiutato da Manon. I due vengono arrestati; ma, mentre Dex Grieux ottiene ben presto la libertà, Manon, riconosciuta colpevole di esercitare la prostituzione, viene condannata all'esilio nella lontana America.
 
===Atto V===
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== Altre opere liriche omonime ==
 
Lo stesso soggetto ispirò la ''[[Manon Lescaut]]'' di [[Giacomo Puccini]] (Torino, [[Teatro Regio di Torino|Teatro Regio]], [[1º febbraio]] [[1893]]), la ''[[Manon Lescaut (Auber)|Manon Lescaut]]'' di [[Daniel Auber]] (Parigi, Opéra-Comique, [[23 febbraio]] [[1856]]) e ''Boulevard Solitude'' di Hans Werner Henze (Hannover, Landestheater, il 17 febbraio 1952).
 
==Altri progetti==