Avari: differenze tra le versioni

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Vennero istituiti dei comandi militari alla frontiera come l'[[Marca Orientale|Ostmark]] (costituente la futura [[Austria]]), per meglio coordinare le manovre dell'esercito. Le truppe imperiali procedettero nel [[791]] all'invasione, percorrendo il [[Danubio]] da entrambe le sponde. L'esercito a nord, guidato personalmente dall'Imperatore poteva effettuare collegamenti, ricevere e dare rifornimenti ed eventualmente dare assistenza ai feriti a quello stanziatosi a sud e comandato dal figlio [[Pipino d'Italia|Pipino]] che muoveva dal [[Friuli]], mediante la costruzione di un ponte di [[Imbarcazione|barche]] ed al trasporto merci mediante [[chiatta|chiatte]] e barconi.
 
Sino all'autunno dello stesso anno, i Franchi penetrarono sin nelle vicinanze della capitale àvara, il "Ring", ma dovettero riparare in Sassonia a causa della stagione avanzata che causava problemi di collegamento tra i reparti, rendendo difficili le comunicazioni ed inoltre impedendo nel periodo invernale di poter mantenere le cavalcature.
 
Le devastazioni comunque provocarono il malcontento tra i comandanti àvari ed uno dietro l'altro abbandonarono il loro Khan convertendosi al [[Cristianesimo]]. Nel [[795]], in seguito a massacri ben più duri di quelli perpetrati contro i [[Sassoni]], il regno àvaro cadde come un castello di carte e i pochi superstiti degli Àvari si fusero con gli slavi che abitavano nei territori un tempo da loro occupati, mentre le terre vennero ripopolate con l'immigrazione di contadini dal Friuli e dalla Baviera.