Carosello: differenze tra le versioni
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}}'''''Carosello''''' è il nome di una trasmissione [[televisione|televisiva]] andata in onda sul [[Raiuno|primo canale RAI]] dal [[2 febbraio]] [[1957]] al [[1 gennaio]] [[1977]]. [http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_finestra_storia_1977.asp?IDCategoria=1521] Era trasmessa dalle 20:50 alle 21:00 quotidianamente (fu sospesa solo in occasione dell'assassinio di [[John Fitzgerald Kennedy]] e della [[strage di Piazza Fontana]] , oltre che ogni venerdì santo, essendo la rete diretta da cattolici). Consisteva in una serie di [[spot pubblicitario|messaggi pubblicitari]] accompagnati da ''sketch'' comici o intermezzi musicali.
''Carosello'' non era solo un [[contenitore]] di [[pubblicità|messaggi pubblicitari]]; era uno [[spettacolo]], a cui parteciparono in veste di [[regista|registi]] o [[attore|attori]] nomi illustri come [[Age e Scarpelli]], [[Luigi Magni]], [[Gillo Pontecorvo]], [[Ermanno Olmi]], [[Sergio Leone]], [[Totò]], [[Erminio Macario|Macario]], [[Vittorio Gassman|Gassman]], [[Dario Fo]] e persino [[Eduardo De Filippo|Eduardo]]. ▼
==Storia di Carosello==▼
Nel [[1957]] la [[RAI]] decise di iniziare a trasmettere messaggi pubblicitari, e per questa innovazione sembrò necessario sviluppare un apposito ''[[format televisivo|format]]''. Nacque così il ''Carosello'', in cui i messaggi pubblicitari (della durata media di 135 secondi) erano inseriti in un contesto di tipo [[teatro|teatrale]]: introdotti dall'apertura del [[sipario]] con accompagnamento di [[tromba|trombe]] e [[mandolino|mandolini]], e alternati a brevi spettacoli di [[varietà]]. Questa soluzione ebbe un enorme successo; ''Carosello'' rimase per molti anni fra le trasmissioni televisive più amate, venendo a rappresentare un tipico appuntamento della [[famiglia italiana]], tanto che ancora oggi la frase "a letto dopo Carosello" è rimasta parte della lingua.▼
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[[Image:Torino-Fiera del libro 2006-DSCF6946.JPG|right|175px|Miguel]]<br/>''Carmencita'' e ''Caballero'', popolari testimonial della [[Lavazza]] in un celebre - e celebrato - Carosello degli [[anni 1970|anni settanta]] ideato da [[Armando Testa]].
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▲''Carosello'' non era solo un [[contenitore]] di [[pubblicità|messaggi pubblicitari]]; era uno [[spettacolo]], a cui parteciparono in veste di [[regista|registi]] o [[attore|attori]] nomi illustri come [[Age e Scarpelli]], [[Luigi Magni]], [[Gillo Pontecorvo]], [[Ermanno Olmi]], [[Sergio Leone]], [[Totò]], [[Erminio Macario|Macario]], [[Vittorio Gassman|Gassman]], [[Dario Fo]] e persino [[Eduardo De Filippo|Eduardo]].
▲==Storia di Carosello==
▲Nel [[1957]] la [[RAI]] decise di iniziare a trasmettere messaggi pubblicitari, e per questa innovazione sembrò necessario sviluppare un apposito ''[[format televisivo|format]]''. Nacque così il ''Carosello'', in cui i messaggi pubblicitari (della durata media di 135 secondi) erano inseriti in un contesto di tipo [[teatro|teatrale]]: introdotti dall'apertura del [[sipario]] con accompagnamento di [[tromba|trombe]] e [[mandolino|mandolini]], e alternati a brevi spettacoli di [[varietà]]. Questa soluzione ebbe un enorme successo; ''Carosello'' rimase per molti anni fra le trasmissioni televisive più amate, venendo a rappresentare un tipico appuntamento della [[famiglia italiana]], tanto che ancora oggi la frase "a letto dopo Carosello" è rimasta parte della lingua.
Oltre a introdurre l'innovazione della ''réclame'', e a farlo inserendola in un contesto che aveva il pregio di renderla gradevole (in effetti ''amata'') dal pubblico, ''Carosello'' portò anche una serie di innovazioni nel linguaggio televisivo in generale. La sua caratteristica più peculiare era l'inedita ''brevità'' (non solo degli spot ma anche degli altri "siparietti"); per questo, gli stacchi teatrali dovevano essere diretti, semplici, attingendo spesso a luoghi comuni e rimanendo molto vicini alla cultura popolare. Rispetto alla pubblicità moderna, la più lampante differenza rimane proprio il tentativo della RAI di integrare le immagini nuove della emergente [[società dei consumi]] in un contesto legato alla tradizione nazionale popolare, e quindi rassicurante e a tratti persino [[pedagogia|pedagogico]] (sebbene certamente caratterizzato da elementi che si potrebbero definire ''[[kitsch]]''). Sicuramente il mondo dei pubblicitari, in prima fila la [[Sipra]] che gestiva la pubblicità RAI vedevano in Carosello uno strumento sfiggito loro di mano per passare ai "creativi" il personaggio, la storiella erano più importanti del messaggio plubblicitario: Calimero era più famoso del detersivo reclamizzato.
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