Nemesio Orsatti: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
=== Gli inizi ===
Nato a [[Pontelagoscuro]], frazione industriale e porto fluviale di [[Ferrara]], è figlio di un artigiano, il [[Cavaliere (onorificenza)|cavaliere]] Ugo Orsatti, che lo introduce nella sua azienda, dove inizia la sua esperienza nella pittura. Decide di iscriversi nel [[1931]] alla prestigiosa Scuola d'Arte ''[[Dosso Dossi]]'' di Ferrara.
Nel [[1935]] riprende la sua attività al ''Dosso Dossi, ''iniziando ad esporre i suoi quadri. Viene premiato alla ''Mostra Pre Littorale dell' Arte'' e si dedica al [[pastello]], all' [[acquerello]] acquisendo pure una particolare tecnica nell' [[affresco]].
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Nel [[1937]] sostiene gli esami di ammissione all'''[[Accademia di belle arti di Bologna|Accademia di Belle Arti di Bologna]]'', superandoli, e ammesso al corso di pittura tenuto da [[Virgilio Guidi]]. Nel [[1939]] esegue la sua prima [[incisione]], sotto la guida di [[Giorgio Morandi]].
Nel [[1940]] abbandona il corso di pittura e si iscrive a quello di decorazione tenuto da [[Giovanni Romagnoli]]. Con l'affresco ''La Madonna del grano'' partecipa ai Pre Littoriali di Bologna vincendo il 3º premio
=== Il dopoguerra e la sua fama ===
Nel [[1946]] ottiene la riammissione all'insegnamento di Pittura e Figura alla ''Dosso Dossi''.
Nel [[1953]], assieme agli amici [[Ervardo Fioravanti]] e [[Renato Sitti]] progetta l'allestimento della prima ''Mostra d' Arte dei Pittori Realisti Ferraresi''. Nel [[1957]] viene premiato, alla rassegna d'arte di [[Suzzara]], accanto al pittore torinese [[Pietro Martina]]. Partecipa nel [[1961]] alla Quarta ''Biennale dell'Incisione Italiana Contemporanea a'' Venezia".
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Nel [[1965]] prende parte alla [[IX Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma|IX Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma.]] Nel [[1966]] assieme a Ervardo Fioravanti, [[Gigi Maini]], [[Marcello Tassini]] e [[Giuseppe Virgili (artista)|Giuseppe Virgili]] partecipa alla Mostra ''Cinque Astisti Ferraresi'' al [[Palazzo dei Diamanti]] di Ferrara. Nel [[1971]] tiene una mostra personale di incisioni alla ''Galleria dell'incisione Venezia Viva'', e a Padova alla ''Stevens Galler, ''mentre nel 1972, a [[Parigi]], aderisce alla collettiva di incisioni alla Biblioteca Nazionale.
Espone olii, affreschi e tempere a Milano alla ''Galleria Bolzani'' nel [[1973]] e, nel [[1977]] a [[Genova]], al [[Palazzo Doria]] partecipando, nello stesso anno, alla ''VII Rassegna di pittura e grafica e scultura
Le sue condizioni di salute si aggravano nel [[1982]] e il [[26 gennaio]] [[1988]] muore nella sua città senza che, il [[25 febbraio]] [[1989]], riesca vedere la prestigiosa mostra dedicatagli, al [[Palazzo dei Diamanti]] di [[Ferrara]].
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