Settimio Severo: differenze tra le versioni
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[[Image:Leptis Magna arch Septimius Severus.jpg|thumb|left|[[Arco Trionfale]] di Settimio Severo, nella sua città natale,[[Leptis Magna]].]]
Non c'è dubbio che i [[Cristianesimo|Cristiani]] in famiglia e nei loro regni, le chiese, almeno a [[Roma]] stessero in pace. D'altro lato, singoli funzionari si sentivano autorizzati dalla legge a procedere con rigore verso i Cristiani. Naturalmente l'Imperatore, a stretto rigore di legge, non ostacolava qualche persecuzione limitata, che avesse luogo in [[Egitto]], in [[Tebaide (Egitto)|Tebaide]] o nei proconsolati di [[Africa]] e Oriente. I [[Martire|martiri]] cristiani furono numerosi ad [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] (cfr. [[Clemente di Alessandria]], <I>Stromata</I>, ii. 20; [[Eusebio di Cesarea|Eusebio]], <I>Storia della Chiesa</I>, V., xxvi., VI., i.).
Non meno dure furono le persecuzioni in [[Africa]], che sembra avessero inizio nel [[197]] o [[198]] (cfr. [[Quinto Settimio Fiorente Tertulliano|Tertulliano]] <I>Ad martires</I>), alle cui vittime ci si riferisce nel martirologio Cristiano come ai martiri di Madaura. Probabilmente nel [[202]] o [[203]] caddero Felicita e Perpetua. La persecuzione infuriò ancora, per breve tempo, sotto il [[proconsole]] Scapula nel [[211]], specialmente in [[Numidia]] e [[Mauritania]]. Nei tempi successivi sono leggendarie le persecuzioni in [[Gallia]], specialmente a [[Lione]]. In generale, si può dire che la posizione dei [[Cristianesimo|Cristiani]] sotto Settimio Severo fu la stessa che sotto gli Antonini; ma la disposizione di questo imperatore almeno mostra chiaramente che [[Traiano]] aveva mancato i suoi obiettivi.
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