Colombo (famiglia): differenze tra le versioni

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Alla fine degli anni cinquanta, la stabilità all'interno della Famiglia cominciò ad incrinarsi. Infatti nel [[1957]], i nuovi boss delle rispettive famiglie [[Gaetano Lucchese]], [[Carlo Gambino]], e [[Vito Genovese]], per rompere l'alleanza tra Profaci e Bonanno, fomentarono segretamente la rivolta dei fratelli Gallo, giovani ed importanti membri della famiglia Profaci contro il loro anziano boss. I fratelli Gallo, guidati dal più grande dei fratelli [[Joe Gallo]], gestivano le attività della Famiglia nel quartiere di [[South Brooklyn]].
 
Profaci pretendeva sempre maggiori profitti dal loro gruppo. La situazione si deteriorò definitivamente nel novembre del [[1959]], quando Profaci ordinò l'eliminazione di [[Frank Abbatemarco]], uno degli uomini di fiducia dello stesso Gallo. Profaci promise di ricompensarli con nuovi racket. Anche se a malincuore, ''Crazy Joey'' diede l'ordine ai suoi uomini di eliminare Abbatemarco. Il [[4 novembre]] del 1959, ad uccidere il loro ex "compare", all'interno del ristorante "Cardello" di Brooklyn, furono i suoi fratelli Larry e [[Albert Gallo]], assieme a [[Joe Gioeli]], il loro migliore killer.
 
Settimana dopo settimana, la rabbia di Gallo e dei suoi uomini aumentava a dismisura. Profaci piazzò nel gruppo ribelle un suo soldato di fiducia, [[John Scimone]], con lo scopo di spiarli e controllarli meglio. Nei primi mesi del [[1960]], Profaci per intimidire i Gallo ordinò l'omicidio di Joe Gioeli. Il corpo di Gioeli fatto a pezzi venne ritrovato a Shepshead Bay, una località di Brooklyn, all'interno di un'automobile parcheggiata di fronte ad una concessionaria di auto, di proprietà di un affiliato dei Gallo, ritrovo della banda. Joe Gallo, sentendosi forte di un buon numero di affiliati e del sostegno di una parte della commissione, decise di rompere gli indugi e attaccare frontalmente il suo vecchio padrino, con lo scopo di prendere il potere all'interno della Famiglia.
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Furono presi in ostaggio alcuni dei pezzi grossi della Famiglia, come il vicecapo Joseph Magliocco e il capodecina Joseph Colombo. Profaci diede la delega a trattare il rilascio degli ostaggi al suo nuovo consigliere [[Charles Lo Cicero]]. Pagato il riscatto, gli ostaggi furono liberati con la falsa promessa del ritiro dagli affari di Don Peppino Profaci. Una volta rilasciati gli ostaggi invece si scatenò il bagno di sangue tra i due schieramenti. Anche se nettamente inferiore come numero e come potere, il gruppo di Gallo diede del filo da torcere ai Profaci.
 
La faida durò per tutto il 1960 e il 1961. Il [[20 agosto]] 1961, Larry Gallo venne invitato al ''Sahara Lounge'', un locale di Brooklyn di proprietà di un affiliato di Profaci, per discutere con una delegazione rivale di una eventuale tregua. In realtà la tregua era una scusa: Larry Gallo, appena entrato nel locale con il suo guardaspalle, fu aggredito da alcuni uomini, tra cui [[Carmine Persico]], ex soldato proprio della "decina" di Gallo, che cercarono di strangolarli. Larry ed il suo guardaspalle si salvarono per puro caso, grazie all'entrata nel locale di alcuni poliziotti ignari di tutto, e gli attentatori riuscirono a scappare. L'episodio verrà ricordato nel film ''[[Il padrino]]''.
 
I Gallo dopo qualche settimana risposero con il tentato omicidio di Persico, che riuscì a salvarsi. Alla fine del 1961 Joe Gallo, capo della fazione ribelle, venne arrestato e condannato dalla procura distrettuale di Brooklyn a 10 anni per estorsione. Il posto di ''Crazy Joey'', come capo della fazione ribelle, venne preso da suo fratello Albert, che continuò la faida.
 
==La morte di Profaci e il breve regno di Magliocco==
Il [[7 giugno]] del [[1962]], Joe Profaci, morì di cause naturali, dopo una lunga malattia. Alla guida della Famiglia gli successe, il suo vicecapo e cognato [[Joseph Magliocco]]. Nello stesso periodo il gruppo ribelle, guidato da [[Albert Gallo]], ormai decimato dagli omicidi, e con il loro leader [[Joe Gallo]] in carcere, venne ad un accordo con Magliocco. Tornata la tregua all'interno della Famiglia, Magliocco consolidò la sua posizione, e iniziò a cospirare con [[Joe Bonanno]], l'eliminazione di Magaddino, Lucchese, e Gambino, con lo scopo di prendere il totale controllo all'interno della commissione. Magliocco delegò l'organizzazione degli omicidi, ad un suo capodecina di fiducia, Joseph Colombo, ma Colombo per ingraziarsi il resto della commissione, andò a riferire tutto alle vittime designate.
 
Lucchese, Gambino e Magaddino, convocarono ad una riunione Bonanno e Magliocco, per avere delle spiegazioni. Magliocco si presentò, e ammise i suoi errori, e visto che era gravemente malato, gli fu imposto soltanto di ritirarsi dalla guida della "Famiglia". Bonanno invece non si presentò, dando inizio alla famosa "banana war", ovvero la famosa faida interna della Famiglia Bonanno, da un lato i fedelissimi del vecchio Boss, e dall'altro lato la fazione guidata da [[Gaspar DiGregorio]], appoggiato da una parte della commissione. Magliocco morì di cause naturali, alcuni mesi dopo il [[28 dicembre]] del [[1963]].
 
==L'era Colombo==
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Alla metà degli [[Anni 1960|anni sessanta]], creò "la lega dei diritti civili degli italoamericani". Questa associazione si occupava di contrastare il razzismo e i pregiudizi diffamatori, nei confronti degli italoamericani. Tutto questo non piacquè molto ad alcuni Boss della commissione, perché secondo loro la lega ed i comportamenti di Colombo, portavano alla [[mafia]] pubblicità indesiderata, infatti sin dalla fine degli [[Anni 1960|anni sessanta]], l'[[FBI]] aveva iniziato ad indagare sulle attività di Colombo e degli altri pezzi grossi della Famiglia. Agli inizi del [[1971]], [[Joe Gallo]] venne rilasciato dalla prigione, e non avendo mai abbandonato i suoi propositi di diventare il boss della Famiglia, riorganizzò e ricompattò i suoi fedelissimi, con lo scopo di prendere il potere.
 
Il [[28 giugno]] del [[1971]], durante il "columbus circle" a [[Manhattan]], alla presenza di decine di migliaia di persone, un giovane killer di nome Jerome Jonhson, spacciatosi per fotografo si avvicinò a Colombo e gli sparò con una pistola. Il killer fu subito crivellato dalle pallottole dei figli e degli uomini di Colombo. Joseph Colombo restò in coma fino alla sua morte, avvenuta nel [[1978]]. Anche se il mandante dell'omicidio fu Gallo, la morte di Colombo non dispiacquè ad alcuni Boss come [[Carlo Gambino]]. Infatti le autorità sospettarono che dietro Gallo, ci fosse la mano di Don Carlo, ma tuttavia questa ipotesi non fu mai accertata. Subito dopo l'attentato al posto di Colombo, venne messo come Boss reggente [[Vincenzo Aloi]], figlio di [[Sebastiano Aloi]].
 
La vecchia faida con i Gallo riscoppiò più sanguinosa che mai. [[Joe Gallo]], verrà assassinato alcuni mesi dopo, il [[7 aprile]] del [[1972]], mentre stava festeggiando il suo 43º compleanno con parenti e amici, al ristorante "Umberto Clam House" di [[Little Italy]]. Nelle settimane seguenti furono assassinate da entrambe le parti circa 30 persone, e la guerra durò fino a quando non fu trovato un definitivo accordo. A sostituire Aloi come Boss dal [[1973]] in poi, ci fu [[Thomas Di Bella]], un anziano capodecina ed ex fedelissimo di Don Peppino Profaci. Infatti il Boss designato era [[Carmine Persico]], ma quest'ultimo stava scontando una condanna in carcere, e quindi a capo della famiglia venne messo Di Bella. Di Bella era un uomo molto scaltro nell'eludere le autorità, sulle sue reali attività malavitose, infatti il suo unico arresto risaliva al [[1932]], all'epoca del [[proibizionismo]] per contrabbando di alcolici. Thomas Di Bella, fu il Boss della Famiglia, fino al [[1977]], anno in cui si ritirò dalle attività mafiose per problemi di salute.
 
==L'era Persico==
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[[Carmine Persico]] all'età di 76 anni, continua ad essere il Boss ufficiale, nonostante la condanna all'ergastolo. Attualmente sta scontando la condanna in un carcere federale della [[Carolina del Nord]]. Suo figlio Alphonse Persico, era l'erede designato alla guida della famiglia, ma dopo aver scontato varie condanne durante gli anni novanta, nel [[2007]] assieme al vicecapo [[John De Ross]], e ad altri importanti membri, è stato arrestato con l'accusa di aver ordinato l'omicidio di un rivale. Se Persico e De Ross, verranno condannati rischierebbero l'ergastolo. [[John Franzese]], all'età di 91 anni sarebbe il presunto vicecapo, Franzese è stato arrestato nel [[maggio]] 2007, e attualmente sarebbe il mafioso in attività più anziano. [[Thomas Gioeli]], sarebbe uno dei Boss reggenti, mentre [[Vincenzo Aloi|Vincent Aloi]] sarebbe l'attuale consigliere.
 
Ancora dopo 16 anni la faida interna che insanguinò la Famiglia Colombo, ha continuato a fare danni con le condanne di 80 tra "uomini d'onore", ed associati, tra cui lo stesso Orena ed i suoi figli Victor e John. Nel [[giugno]] [[2008]], [[Thomas Gioeli]], l'ex consigliere [[Joel Cacace]], il capodecina [[Dino Calabro']], il soldato [[Dino Saracino]], e diversi tra affiliati ed associati sono stati condannati per vari racket tra cui [[traffico di droga]], [[usura]], [[estorsioni]] e tre omicidi, risalenti all'inizio degli anni '90 durante la faida Persico - Orena. Con l'arresto del presunto boss reggente Thomas Gioeli, le autorità ipotizzano che a prenderne il posto alla guida della famiglia, sia stato il capodecina [[Andrew Russo]]. Attualmente la Famiglia sarebbe composta da circa 100 - 110 "uomini d'onore", e numerosi tra associati e fiancheggiatori. Nonostante i numerosi arresti da parte della polizia e dell'[[FBI]], che hanno falcidiato la cosca negli ultimi anni, la Famiglia Colombo, continua a essere una delle più potenti e temute famiglie di [[Cosa nostra americana]], con importanti collegamenti con le cosche Siciliane.
 
==Leadership Storica==