Locomotiva FS 235: differenze tra le versioni

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|Rapporto_di_trasmissione=
|Potenza_Massima=
|Potenza_Continuativa=348/400 kW
|Sforzo_Trazione_Massimo=
|Sforzo_Avviamento=
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Le '''locomotive da manovra del gruppo 235''' sono dei mezzi di trazione a [[scartamento]] normale utilizzati in servizio di manovra a partire dal [[1957]] sugli impianti ferroviari delle [[Ferrovie dello Stato|rete italiana]]. Sono state costruite in diverse serie e con caratteristiche differenti in tempi ed ordinazioni successive.
 
Il primo gruppo di 17 locomotive venne consegnato alle [[Ferrovie dello Stato Italiane|FS]] nel 1957 dalla [[Antonio Badoni Lecco]] (ABL); immatricolato con la numerazione 235.0001-0017 era equipaggiato da un [[motore]] [[Motore Diesel|diesel]] ad [[Iniezione (motore)|iniezione]] indiretta di costruzione ''Carraro'' a 6+6 cilindri a ''V'' della potenza di 348 CV. Il convertitore di coppia era del tipo ''idrostatico Hydro-Titan'' e la trasmissione di moto era con contralbero e [[biella]] di accoppiamento delle ruote.
 
L'anno successivo vennero acquisite ulteriori 9 locomotive della ''Jenbach'' costruite su licenza dalle [[Officine Meccaniche della Stanga]]<ref>Tutto treno & storia, n. 19, aprile 2008, pag 29.</ref>, immatricolate come 235.6001-6009 ed equipaggiate di un motore diesel ad iniezione diretta ad 8 cilindri a ''V'' della potenza di 400&nbsp;CV. La trasmissione era del tutto diversa in quanto dotata di [[cambio (meccanica)|convertitore di coppia]] idrodinamico [[Voith]] e trasmissione ad [[Trasmissione cardanica (meccanica)|albero cardanico]] con ponte di [[ingranaggio|ingranaggi]]. Anche la lunghezza del rotabile era superiore in quanto di 9,2&nbsp;m.<br />
Tutte le 235 della serie 6000 risultano ritirate dal servizio. L'ultima ad essere accantonata, il [[15 luglio]] [[1986]], fu la 235.6009 del deposito locomotive di Sulmona, sostituita da una [[Locomotiva 245|245]].<ref>''Notizie flash'', in ''I treni oggi'', 7 (1986), n. 63, p. 8.</ref>
 
Tra [[1959]] e [[1960]] venne fornita l'ultima serie dall'industria [[Officine Meccaniche (azienda)|OM]] di Milano anch'essa differente dalle due precedenti in quanto dotata di motore sovralimentato ad iniezione diretta a 6 cilindri verticali della potenza di 380&nbsp;CV. Il convertitore di coppia era di costruzione SRM, veniva collegato per mezzo di una [[frizione (meccanica)|frizione]] a dischi multipli ed aveva la trasmissione come quella dei ''Badoni'' a contralbero e biella motrice. La lunghezza totale del rotabile era aumentata ancora a 9,4&nbsp;m. Le ''OM'' vennero immatricolate come 235.3001-3018 e l'ultima immatricolata che era il prototipo della serie ricevette il numero 235.3099<ref>Ferrovie dello Stato, ''Automotrici termiche'', Firenze 1971, Testi d'istruzione professionale.</ref>