Marte (divinità): differenze tra le versioni

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|Protettore = [[fertilità]] [[natura]] [[guerra]]
|Festa = [[27 febbraio]] - [[14 marzo]] (''Equirria'') [[1º marzo|1]] - [[24 marzo]] (''Feriae Martis'')
|Genitori = [[TellusGiunone]] [[Giove (divinità)|Giove]]
|Fratelli =
|Figli =
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'''Marte''' (in latino '''Mars''' e in greco '''Ares''') è, secondo la [[mitologia romana]] del I secolo a.C., il [[dio]] della [[guerra]] e dei duelli. Secondo la [[mitologia romana]] più arcaica, era anche il dio del [[tuono]], della [[pioggia]], della [[natura]] e della [[fertilità]].
 
Figlio di [[Tellus]] (probabilmente una sostituta della dea [[Giunone]]) e [[Giove (divinità)|Giove]] (o in altre versioni, di un fiore magico, forse il biancospino) era inizialmente il dio della fertilità, della natura e il protettore per eccellenza e dio guerriero e non della guerra, fu anche dio della folgore, del tuono e della pioggia. La sua natura italica lo fa essere un dio 'guida' degli uomini, ma venne più tardi associato esclusivamente alla guerra e la battaglia, riprendendo il greco [[Ares]]. In quanto dio della [[primavera]], periodo nel quale si tenevano le principali celebrazioni a lui dedicate, presiedeva sull'agricoltura in generale, come anche alle guerre, che iniziavano appunto in primavera. Il dio, infatti, rappresentava la virtù e la forza della natura e della gioventù, che nei tempi antichi era dedita alla pratica militare: come dio protettore dalle calamità agricole abbiamo la preghiera rimastaci nel De agri cultura di [[Marco Porcio Catone|Catone]], che lo invoca per proteggere i campi da ogni tipo di sciagura e malattia. Questo non fa però di Marte un dio solamente agricolo, era infatti anche patrono dei fulmini e delle tempeste, bisogna inoltre ricordare che a lui era dedicata la legio sacrata, cioè la legione Sannita, detta anche linteata, poiché era bianca.<br />
Marte, nella società romana, assunse un ruolo molto più importante della sua controparte greca ([[Ares]]), probabilmente perché considerato il padre del popolo romano e di tutti gli italici in generale: Marte, accoppiatosi con la [[vestale]] [[Rea Silvia]] generò [[Romolo e Remo]], che fondarono [[Roma]].<ref name="StraboneItaliaV3.2">[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', V, 3,2.</ref> Di conseguenza Marte era considerato il padre del popolo romano e i romani si chiamavano tra loro ''Figli di Marte''. I suoi più importanti discendenti, oltre a Romolo e Remo, sono [[Pico (mitologia)|Pico]] e [[Fauno]].