Eusebio di Vercelli: differenze tra le versioni
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Strenuo sostenitore del ''[[Simbolo Atanasiano]]'', fu inviato da [[papa Liberio]] insieme al vescovo [[San Lucifero|Lucifero di Cagliari]] in missione presso l'imperatore [[Costanzo II]] per chiedergli la convocazione di un concilio che mettesse fine alla controversia tra gli ariani (sostenuti dallo stesso imperatore) e i seguaci dell'ortodossia: il concilio si celebrò a [[Milano]] nel [[355]] ma, essendo i vescovi ariani in maggioranza, Eusebio si rifiutò di sottoscriverne gli editti.
Fu quindi deposto dall'imperatore ed esiliato a [[Scitopoli]], in [[Palestina]], e poi in [[Cappadocia]] e nella [[Tebaide (Egitto)|Tebaide]]: nel [[361]], morto Costanzo II, l'imperatore [[Giuliano (imperatore romano)|Giuliano]] mise fine al suo esilio e gli consentì di riprendere possesso della sua sede. Nel [[362]] partecipò al concilio di [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] che decise di perdonare i vescovi ariani purché ritornassero allo stato laicale.
Morì a Vercelli nel [[371]].
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