Sa'd Zaghlul: differenze tra le versioni

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{{Avvisounicode}}
{{Bio
|Nome = Saʿd
|Cognome = Zaghlūl
|Sesso = M
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}}
[[File:ModernEgypt, Saad Zaghloul, BAP 14785.jpg|right|thumb|Saʿd Zaghlūl Pascià]]
Saʿd Zaghlūl ({{arabo| سعد زغلول}}), altrimenti scritto Saad Zagloul, Sa'ad Zaglul, Sa'd Zaghlul, dopo aver diretto il partito [[Wafd]], divenne [[Primo ministro]] il [[26 gennaio]] [[1924]], restando in carica fino al [[24 novembre]] 1924. Era fratello maggiore di [[Ahmad Fathi Zaghlul]], avvocato e attivo patriota, al pari del fratello, per l'indipendenza dell'Egitto dal giogo [[Regno Unito|britannico]].
[[File:Saad Zaghloul statue.JPG|thumb|left|250px|La statua di Saʿd Zaghlūl ad [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]]]]
== Biografia ==
Nato nel villaggio di [[Ibiyana]], nel [[Governatorato di Gharbiyya]] (allora Governatorato di Kafr Shaykh), nel [[Delta del Nilo]], rimase orfano di madre a neppure cinque anni. Di estrazione contadina, Saʿd intraprende gli studi universitari a [[Moschea-Università di al-Azhar|al-Azhar]] nel [[1873]]. Esercita la professione di funzionario, di avvocato e di magistrato, prima di essere nominato ministro della Pubblica Istruzione nel [[1906]], impegnandosi all'utilizzazione nelle scuole di ogni ordine e grado della [[lingua araba]], per poi diventare ministro della Giustizia nel [[1910]].
 
Si sposò con Sāfiya Mustafa Fahmī, nota poi sotto il nome di Sāfiya Zaghlūl, figlia del [[Primo ministro]] egiziano d'origine turca [[Mustafa Fahmi]] [[Pascià]] e convinta militante femminista, che sarà soprannominata "Madre degli Egiziani" (''Umm al-Misriyyīn'' ) per la sua intelligente opera in favore dell'avvilita condizione e per essere sempre stata affettuosamente e lealmente a fianco del grande uomo politico nelle comuni battaglie per il progresso civile del popolo egiziano.
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I [[Regno Unito|britannici]] tentarono di indebolire la causa nazionalista e patriottica egiziana incarcerano Saʿd Zaghlūl, ma questo arresto causò imponenti manifestazioni di violento dissenso e moti di piazza in tutto l'Egitto.
 
Il [[9 marzo]] [[1919]], quella che numerosi egiziani definiscono come la ''prima rivoluzione'' scoppiò in Egitto. Le proteste si accesero al [[Il Cairo|Cairo]] e si propagarono in tutto il Paese. Gli egiziani si ribellarono in modo ancor più determinato a causa dell'espulsione di Zaghlūl e di tre altri dirigenti del [[Wafd]] a [[Malta]]. Il bilancio di tre settimane di moti è di più di 800 egiziani uccisi. I britannici decisero allora di liberare Zaghlūl il [[7 aprile]].<br/>
L'[[11 aprile]] il Wafd partecipa alla [[Conferenza di pace di Parigi (1919)|conferenza di pace di Parigi]] per chiedere l'indipendenza dell'[[Egitto]] ma sono amaramente disillusi dall'atteggiamento degli [[USA|Stati Uniti]], peraltro prodighi in precedenza di promesse e proposte liberali e democratiche, che alla prova dei fatti si mostrano convinti sostenitori dell'idea di mantenere il [[Protettorato]] britannico nel grande Paese arabo e africano.
Incontra di nuovo i britannici a [[Londra]], ma i negoziati si risolvono in un fallimento. I moti popolari scoppieranno ancora una volta in Egitto, con un tragico bilancio di più di un centinaio di nuovi caduti.<br/>
Nel [[1921]] è di nuovo messo in prigione dalla potenza occupante, che lo fa deportare ad [[Aden]], poi alle [[Seychelles]].
 
Nel [[1922]], in seguito a un'intensa pressione popolare, i britannici accettano di porre fine al Protettorato, ma si trattò di una decisione puramente simbolica, dal momento che essi mantengono uno stretto controllo dei dicasteri degli Esteri e della Difesa.
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Zaghlūl prende parte alle elezioni del [[1924]] sotto il simbolo del [[Wafd|partito Wafd]] e le vincerà con una schiacciante maggioranza. Diventa [[Primo ministro]] ma è costretto a presentare le proprie dimissioni in quello stesso anni, schiacciato com'è dalle forti pressioni del Re e dalle intollerabili mene della potenza coloniale britannica. Dicente Presidente del parlamento egiziano nel [[1926]], un anno prima della sua morte.
 
Nessuno mai, con l'eccezione di [[Gamal Abdel Nasser|Gamāl ʿAbd al-Nāsir]] ha mai più goduto di una popolarità tanto grande e profonda come quella che accompagnò sempre Saʿd.
 
Una statua gli è stata eretta al [[Il Cairo|Cairo]], nella zona di al-Munīra, al di là del Ponte di Qaṣr el-Nīl, noto per i leoni fusi da [[Henri Alfred Jacquemart|Henri-Alfred Jacquemart]], e un'altra ad [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]], mentre gli è stata dedicata una stazione (la prima fermata della linea principale Nasser-Helwan, della nuova metropolitana sotterranea della capitale egiziana).