Guido Albertelli: differenze tra le versioni

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|immagine =Guido Albertelli.jpg|dimensione=150px
|luogo_nascita = [[Parma]]
|data_nascita = [[24 gennaio]] [[1867]]
|luogo_morte = [[Roma]]
|data_morte = [[29 settembre]] [[1938]]
|legislatura = [[XXI Legislatura del Regno d'Italia|XXI]]; [[XXIV Legislatura del Regno d'Italia|XXIV]]; [[XXV Legislatura del Regno d'Italia|XXV]]
|titolo = Laurea in ingegneria
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== Biografia ==
Di modeste origini (era figlio di un fabbro) seguì studi tecnici e si laureò in ingegneria all'[[università di Bologna]]. Si occupò principalmente di ingegneria idraulica e urbanistica, progettando acquedotti, bonifiche e piani regolatori edilizi. Pubblicò studi sulle acque salienti e sulla formazione idrogeologica della valle del Po e della Sicilia.
Si devono a lui il progetto del nuovo acquedotto di Parma, della fabbrica del ghiaccio di Parma e di vari acquedotti in Sicilia. Il paese di [[Carlentini]] gli concesse nel 1912 la cittadinanza onoraria e gli intitolò una piazza per aver costruito, in quattro anni di lavoro, l'acquedotto che portava l'acqua al paese.<ref>[http://www.prolococarlentini.it/monumenti_villa_parco_belvedere_carlentini_siracusa.htm Villa parco Belvedere - Carlentini]</ref>
 
Entrato in politica, fu tra i fondatori del [[Partito Socialista Italiano]] al congresso di [[Genova]] del [[1892]], e partecipò a tutti i successivi congressi fino al fascismo. Fu anche tra i fondatori della [[Camera del lavoro]] di Parma ([[1893]]) e svolse un'intensa attività di organizzazione dei lavoratori, specie tra i contadini della [[Bassa parmense]]. Di idee riformiste, respinse il massimalismo, pronunciandosi a favore di alleanze strategiche con gli altri partiti della sinistra.
[[File:Collaudo Ponte Albertelli.jpg|thumb|left|200px|Il collaudo del ''ponte Littorio'', poi ribattezzato nel [[Secondo dopoguerra italiano|dopo guerra]] in ''ponte Albertelli'' tra [[Colorno]] e [[Mezzani]]]]
Fu eletto al [[Parlamento]] del [[Regno d'Italia]] per il collegio di Parma nord nella [[XXI Legislatura del Regno d'Italia|XXI Legislatura]] (1900-1902) e nella [[XXIV Legislatura del Regno d'Italia|XXIV]] e [[XXV Legislatura del Regno d'Italia|XXV Legislatura]] (1913-1921).<ref>{{cita web|url=http://storia.camera.it/deputato/guido-albertelli-18670124|titolo=storia.camera.it - "Guido Albertelli"|accesso=03-04-2012}}</ref>
 
Durante la [[prima guerra mondiale]] assunse posizioni neutraliste e tale atteggiamento gli costò qualche pubblica manifestazione ostile da parte anche di alcuni suoi elettori. In parlamento fu però molto ben considerato, contando tra i suoi estimatori [[Agostino Berenini]], [[Filippo Turati]], [[Claudio Treves]] e [[Camillo Prampolini]].
 
Fu eletto più volte [[consigliere comunale]] e [[consigliere provinciale|provinciale]] di Parma. Nelle elezioni del [[1921]] fu sconfitto dal nuovo capo carismatico delle masse popolari parmigiane, [[Guido Picelli]]. Nel [[1925]] sfuggì a stento ad un attentato tesogli dai fascisti, durante il quale la sua casa e lo studio di Borgo Tommasini furono distrutti, e fu costretto a trasferirsi con la famiglia a Roma, a suo dire "''in esilio''", dove morì nel 1938.
 
Si sposò con Angela Gabrielli, laureata in lettere a [[Bologna]] con [[Giosuè Carducci]] e insegnante di italiano alle Scuole Magistrali di Parma. Ebbero tre figli, ai quali venne dato il nome di eroi garibaldini: [[Nullo Albertelli|Nullo]], [[Ippolito Nievo Albertelli|Ippolito Nievo]] e [[Pilo Albertelli|Pilo]]. Nullo (1900-1968) fu un valente ingegnere e collaborò con il padre a diversi progetti; Ippolito Nievo (1901-1938) fu un celebre violoncellista; Pilo (1907-1944), filosofo e attivista antifascista, fu ucciso dai nazisti nell'[[eccidio delle Fosse Ardeatine]].
 
A Parma gli è intitolata, assieme al figlio Pilo, strada Guido e Pilo Albertelli, una via che collega via Garibaldi a via Verdi. Progettò il ''ponte del Littorio'', sul fiume Parma tra [[Colorno]] e [[Mezzani|Mezzano Superiore]]. Inaugurato nel 1932, nel dopoguerra venne rinominato ''Ponte Albertelli''.
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==