Pilastri della Creazione: differenze tra le versioni

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Il nome "'''Pilastri della Creazione'''" si riferisce ad una fotografia ripresa dal [[Telescopio spaziale Hubble]] di colonne di [[mezzo interstellare|gas interstellare]] e [[polvere interstellare|polveri]] visibili nella [[Nebulosa Aquila]]; è stata scattata il 1°º aprile [[1995]] e viene considerata come una delle dieci migliori fotografie scattate dall'Hubble.<ref>[http://www.space.com/bestimg/index.php?guid=41e56379672e2&cat=hst Best Hubble Space telescope images] da Space.com</ref>
 
Queste immagini hanno aumentato notevolmente il nostro livello di comprensione dei processi di [[formazione stellare]] in atto all'interno della [[nebulosa a emissione|nebulosa]]. Si pensa che le sue aree oscure siano associate a [[protostella|protostelle]] o comunque ad [[oggetto stellare giovane|oggetti stellari giovani]]. La struttura a "pilastri" ricorda altre strutture simili, come quella della grande area di formazione stellare in [[Cassiopea (costellazione)|Cassiopea]] nota con la designazione [[IC 1848|W5]] e soprannominata "Montagne della Creazione".<ref>[http://www.spacedaily.com/reports/Spitzer_Captures_Cosmic_Mountains_Of_Creation.html Spitzer Captures Cosmic "Mountains Of Creation"]</ref>
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== Caratteristiche fisiche e strutturali ==
I Pilastri sono tre strutture molto dense di gas e polveri situate nel bordo sudorientale della nebulosa; sono state create dall'azione del vento stellare delle stelle giganti dell'ammasso aperto centrale. La loro catalogazione segue la [[numeri romani|numerazione romana]] crescente, così le singole strutture sono chiamate Colonna I, Colonna II e Colonna III, procedendo da nordest a sudovest. La morfologia e la struttura ionizzata è ben conosciuta grazie all'avvento dei telescopi spaziali: la radiazione ionizzante proveniente dalle stelle dell'ammasso comprime i gas delle nubi molecolari facendone aumentare la [[pressione]] in superficie, mentre si genera un flusso fotoevaporante di materiale ionizzato nella parte opposta alla sorgente del vento stellare; è questo fenomeno il responsabile della struttura a "pilastro" delle nubi.<ref name="Disk">{{cita conferenza|autore=Hester, J.J., Desch, S.J.|anno=2005|titolo=Chondrites and the Protoplanetary Disk|conferenza=ASP Conference
Series|pagine=341, 107|editore=A. Krot, E. Scott & B. Reipurth}}</ref>
 
La materia a densità inferiore è la prima ad essere spazzata via, mentre il nucleo più denso, ulteriormente compresso a causa del fronte dell'[[onda d'urto]], sopravvive, resistendo alla forza. Tuttavia, le immagini riprese nel vicino infrarosso mostrano che le prime due colonne possiedono una struttura relativamente poco densa, concentrata da dei nuclei molto più densi che la difendono dall'azione disgregatrice del vento.<ref>{{cita pubblicazione|autore=Sugitani, K.; Tamura, M.; Nakajima, Y.; Nagashima, C.; Nagayama, T.; Nakaya, H.; Pickles, A. J.; Nagata, T.; Sato, S.; Fukuda, N.; Ogura, K.|titolo=Near-Infrared Study of M16: Star Formation in the Elephant Trunks|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2002ApJ...565L..25S|rivista=The Astrophysical Journal|volume=565|numero=1|pagine=L25-L28|anno=2002|mese=gennaio|doi=10.1086/339196|accesso=31 maggio 2009}}</ref> A sudest dei Pilastri si trova un'ulteriore struttura nebulosa molecolare, catalogata come Colonna IV, situata nei pressi di un noto [[oggetto di Herbig-Haro]], HH&nbsp;216.<ref>{{cita pubblicazione|autore=Meaburn, J.|titolo=The visible and ultraviolet continuum from a Herbig-Haro object in the core of M 16 /NGC 6611/|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1982A%26A...114..367M|rivista=Astronomy and Astrophysics|volume=114|numero=2|pagine=367-372|anno=1982|mese=ottobre|accesso=31 maggio 2009}}</ref>