Code talker: differenze tra le versioni

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servire utilizzato nel senso inglese "to serve [in the Army] è un barbarismo. Più appropriata l'espressione "prestare servizio [nell'Esercito]"
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== Cherokee ==
Il primo uso di nativi americani nell'esercito americano per trasmettere messaggi sotto il fuoco nemico si ebbe con un gruppo di truppe [[Cherokee]], impiegate dalla [[30th Infantry Division (United States)|30ª Divisione di Fanteria]] che servì lungo il fronte britannico durante la [[seconda battaglia della Somme]]. Secondo l'ufficiale divisionale incaricato, essi presero servizio nel [[settembre]] [[1918]], sotto il comando britannico.<ref>{{en}} Stanley, Captain John W. ''Personal Experience of a Battalion Commander and Brigade Signal Officer, 105th Field Signal Battalion in the Somme Offensive, September 29 – October 8, 1997.'' U.S. Army, 1932.</ref>
 
== Choctaw ==
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[[Adolf Hitler]] era a conoscenza dell'uso fruttuoso dei code talker durante la [[prima guerra mondiale]]. Egli inviò un team di circa trenta [[Antropologia|antropologi]] per imparare la lingua dei Nativi d'America prima dello scoppio della [[seconda guerra mondiale]].<ref>{{en}}[http://www.nsa.gov/museum/museu00010.cfm NSA Code Talker Exhibit]</ref> Tuttavia, fu molto difficile anche per loro imparare i molti linguaggi e dialetti esistenti. Proprio perché i nazisti si erano interessati a queste lingue, l'esercito americano non creò un programma di addestramento per code talker su vasta scala per il fronte europeo della guerra. Solo quattordici code talker [[Comanche]] presero parte allo [[sbarco in Normandia]] e servirono nella [[4th Infantry Division (United States)|4ª Divisione di Fanteria]], sempre sul fronte europeo.<ref name=comanche_code>
{{en}}{{Cita web| url = http://www.comanchelanguage.org/Comanche%20Code%20Talkers.htm| titolo = The Comanche Code Talkers| accesso=13 febbraio 2008| autore = | cognome = | nome = | coautori = | data = | opera = | editore = }}</ref> I Comanche della 4ª Signal Company compilarono un vocabolario di più di 100 termini in codice, usando parole o frasi del loro stesso linguaggio. Usando un metodo sostitutivo simile a quello usato dai Navajo, la parola Comanche per identificare, per esempio, un carro armato era una "tartaruga" ("tank" diventava "turtle", in inglese), un bombardiere era un "aeroplano in gravidanza" ("bomber" era "pregnant airplane"), una mitragliatrice veniva chiamata "macchina da cucire" ("machine gun" passava a "sewing machine") mentre Adolf Hitler era il "pazzo uomo bianco" ("crazy white man").<ref name=army_comanche>{{en}}[http://www.armyhistory.org/ahf2.aspx?pgID=877&id=332&exCompID=56 Army History Research: ''124th Signal Battalion'' Matthew J. Seelinger]</ref>
 
Due code talker Comanche erano assegnati ad ogni reggimento, il resto al quartier generale della 4ª Divisione. Poco dopo lo sbarco ad [[Utah Beach]], il [[6 giugno]] [[1944]], i Comanche cominciarono a trasmettere messaggi. Qualcuno di loro rimase ferito ma nessuno morì.<ref name=army_comanche/>
 
Nel [[1989]], il governo francese premiò i code talker Comanche, nominandoli cavalieri dell'[[Ordine nazionale al merito (Francia)|Ordine nazionale al merito]]. Il [[30 novembre]] [[1999]], il [[Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti]] consegnò a [[Charles Chibitty]] il premio [[Thomas Knowlton]].<ref name=army_comanche/><ref>{{en}}[http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2005/07/25/AR2005072501542.html Comanche Code Talker Charles Chibitty Dies]</ref>
 
== Mesquakie ==
I [[Mesquakie]] usarono il loro linguaggio in codice contro i tedeschi in [[Campagna del Nordafrica|Nordafrica]]. 27 Mesquakie, di qui il 16% dell'[[Iowa]], si arruolarono nell'esercito nel [[gennaio]] [[1941]].<ref name=Meskwaki_code>{{en}}{{Cita news| url = http://www.usatoday.com/news/nation/2002/07/06/codetalkers.htm| titolo = Last Meskwaki code talker remembers| accesso=13 febbraio 2008| autore = | cognome = | nome = | coautori = | data=4 luglio 2002| pubblicazione = USA Today| editore = }}</ref>
 
== Baschi ==
Il capitano [[Frank D. Carranza]] ideò l'uso della lingua dei [[Baschi]] come codice, nel [[maggio]] [[1942]] dopo un incontro di 60 Marines di discendenza basca in una base a [[San Francisco]].<ref name="El País">''[http://www.elpais.com/articulo/pais/vasco/Egon/arretaz/egunari/elpepuesppvs/20040801elpvas_12/Tes "Egon arretaz egunari"]'', Xabier G. Argüello, ''[[El País]]'', August 1, 2004.</ref><ref name="Diario Vasco">''La orden de desembarco en Guadalcanal se dió en vascuence para que no lo descubrieran los nipones'', Juan Hernani, ''[[El Diario Vasco]]'', December 26, 1952, it quotes ''[[Revista General de Marina]]''. Bibliographic reference in [http://www.euskomedia.org/cultura/20369 Euskomedia].</ref><ref name="Euskonews">[http://www.euskonews.com/0301zbk/gaia30104es.html ''Los vascos y la II Guerra Mundial''], [[Mikel Rodríguez]], Euskonews & Media 301.</ref> Il suo superiore fu però giustamente cauto. C'erano trentacinque [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]] ad [[Hiroshima]], guidato da [[Pedro Arrupe]]. In [[Cina]] e nelle [[Filippine]], vi erano colonie di giocatori baschi di [[Jai alai]] e vi erano sostenitori della [[Falange spagnola]] in [[Asia]]. I code talker baschi furono perciò tolti da questi fronti di guerra e furono inizialmente impiegati, in prova, per trasmettere informazioni logistiche fra le [[isole Hawaii]] e l'[[Australia]].
 
Il [[1º agosto]] [[1942]], i tenenti Nemesio Aguirre, Fernández Bakaicoa e Juanna ricevettero un messaggio codificato nel loro codice da [[San Diego]], da parte dell'ammiraglio [[Chester Nimitz]], il quale li avvertiva dell'imminente inizio dell'[[operazione Apple]] (l'operazione Mela), il cui scopo era impossessarsi delle [[isole Solomone]], fino ad allora in mani giapponesi. Essi inoltre furono impiegati per trasmettere l'inizio della [[campagna di Guadalcanal]], il [[7 agosto]]. Con il proseguimento della guerra nel Pacifico, al codice basco fu preferito quello dei Navajo.
 
== Navajo ==
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[[File:Navaho-enlistment-letter-page02.jpg|thumb|Pagina n.º2 di una lettera Navajo di raccomandazione, 1942.]]
 
[[Philip Johnston (code talker)|Philip Johnston]] propose ai [[Marines degli Stati Uniti]] di usare la lingua [[Navajo]], all'inizio della [[seconda guerra mondiale]]. Johnston, veterano della [[prima guerra mondiale]], era cresciuto nella [[riserva Navajo]] come figlio di un missionario e fu uno dei pochi non-Navajo a parlare fluentemente la loro lingua. Dato che la lingua Navajo possiede una grammatica molto complessa, non si riesce ad avere una [[mutua intelligibilità]] con nessun'altra lingua, nemmeno con gli altri idiomi della famiglia [[lingue Na-Dené|Na-Dené]], senza contare che la lingua Navajo, oggi, è praticamente solo una lingua orale. In questo senso Johnston riconobbe nei Navajo la soluzione alla richiesta dei militari di trovare un codice indecifrabile. La lingua Navajo viene parlata solo nelle terre Navajo del sud-est degli Stati Uniti e la sua sintassi e la qualità dei toni, non menzionando i dialetti, fanno di essa una lingua non comprensibile ad alcuno senza un'esposizione prolungata ed un insegnamento della lingua stessa. Una stima indica che allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] poco più di 30 non-Navajo, nessuno di essi giapponese, potevano comprendere la lingua Navajo.<ref>{{en}}{{Cita web|cognome=Volgel|nome=Clayton|titolo=Letter to Commandant, USMC|url=http://archive.library.nau.edu/u?/cpa,44718|opera=Demonstration in California, 1942|editore=Northern Arizona University, Cline Library|accesso=20 luglio 2011|autore=Johnson, Philip|wkautore=Demonstration in California, 1942}}</ref>
 
All'inizio del [[1942]], Johnston incontrò il maggior generale Clayton B. Vogel, il comandante generale dei Corpi Anfibi, della Flotta del Pacifico statunitense, con il suo staff. Johnston fece dei test simulando delle condizioni di battaglia che dimostrarono che i Navajo potevano cifrare, trasmettere e decifrare un messaggio di tre righe, in inglese, in appena 20 secondi, contro i 30 minuti richiesti da una macchina dell'epoca. Il generale Vogel accettò di reclutare 200 Navajo nei Marines. I primi 29 reclutati erano già in addestramento nel [[maggio]] [[1942]]. Il primo gruppo di Navajo creò il codice Navajo, presso Camp Pendleton, [[Oceanside (California)|Oceanside, California]].<ref name="ww2fact">{{en}}[http://www.history.navy.mil/faqs/faq61-2.htm NAVAL HISTORICAL CENTER, Navajo Code Talkers: World War II Fact Sheet]</ref> Il codice Navajo fu ufficialmente sviluppato e modellato secondo il "Joint Army/Navy Phonetic Alphabet", precursore dell'[[alfabeto fonetico NATO]], che associava alle lettere dell'alfabeto inglese a delle parole in lingua inglese. Come è stato dimostrato, a fare lo spelling a voce di tutti i termini, lettera per lettera, si impiega troppo tempo, così furono usate parole identificative per alcuni termini, concetti, tattiche e strumenti della guerra moderna (come "patata" per le bombe a mano o "tartaruga" per i corazzati). Alcuni di queste parole entrarono a far parte del vocabolario dei Marines e sono comunemente usate ancora oggi per riferirsi agli oggetti a cui fanno riferimento.
 
Un libro di codice fu sviluppato per insegnare le parole e i concetti fondamentali alle nuove reclute. Il testo era usato solamente dagli allievi e non era mai portato sul campo di battaglia. I code talker memorizzavano tutti questi termini e facevano pratica per usarlo rapidamente sotto condizioni stressanti durante l'addestramento. Un individuo non addestrato all'uso del codice non poteva avere idea del significato dei messaggi anche se conosceva la lingua Navajo, egli sentiva solo stringhe troncate e disgiunte di sostantivi e verbi singolarmente e non relazionati tra loro.
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[[File:CodetTakerMedal.jpg|thumb|left|La [[Congressional Gold Medal]] consegnata ai code talker Navajo nel 2000.]]
 
I code talker non ricevettero riconoscimenti fino alla declassificazione delle informazioni militari, nel [[1968]].<ref name=dp>{{en}}{{Cita news |nome=Felicia |cognome=Fonseca|titolo=Navajo Code Talker dead at age 82 |url=http://www.denverpost.com/obituaries/ci_8232269 |pubblicazione= [[Associated Press]] |editore=[[The Denver Post]] |data=11 febbraio 2008 |accesso=19 marzo 2008 |archiveurl = http://web.archive.org/web/20080330130935/http://www.denverpost.com/obituaries/ci_8232269 <!-- Bot retrieved archive --> |archivedate = 2008-03-30}}</ref> Nel [[1982]], ai code talker fu dato un Certificato di Riconoscimento da parte del [[Presidente degli Stati Uniti]] [[Ronald Reagan]] che rinominò, inoltre, il [[14 agosto]] [[1982]] come il "Giorno dei Code Talker Navajo" ("Navajo Code Talkers Day").{{en}}<ref>[http://www.lapahie.com/Navajo_Reagan.cfm National Navaho Code Talkers Day<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[https://www.cia.gov/news-information/featured-story-archive/2008-featured-story-archive/navajo-code-talkers/index.html Navajo Code Talkers and the Unbreakable Code — Central Intelligence Agency<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Il [[21 dicembre]] [[2000]], il [[Congresso degli Stati Uniti]] approvò, e il Presidente [[Bill Clinton]] firmò, la Public Law 106-554, 114 Statute 2763, che premiò con la [[Congressional Gold Medal]] 29 code talker Navajo della [[seconda guerra mondiale]]. Nel [[luglio]] [[2001]], il Presidente [[George W. Bush]] personalmente consegnò la Medaglia a quattro code talker sopravvissuti fino a quell'estate (un quinto code talker sopravvissuto non fu in grado di partecipare), ad una cerimonia tenuta sotto la cupola del [[Campidoglio (Washington)|Campidoglio]]. La medaglia d'oro fu consegnata anche ai familiari dei 24 code talker non più in vita.<ref>{{en}}{{Cita web|url = http://www.america.gov/st/peopleplace-english/2001/July/20080512115719tbyarg0.9792292.html|titolo = Bush Presents Congressional Gold Medals to Navajo Code Talkers|accesso=6 novembre 2007|cognome = Gray|nome = Butler|data=6 ottobre 2005|editore = America.gov}}</ref>
 
Il [[17 settembre]] [[2007]], 18 code talker Choctaw furono premiati postumi, con la [[Texas Medal of Valor]] dall'Aiutante Generale di Stato del [[Texas]] per il loro servizio reso durante la [[prima guerra mondiale]].<ref>{{en}}[http://www.news8austin.com/content/your_news/default.asp?ArID=192100 Texas military honors Choctaw code talkers]. Retrieved on 2008-05-02.</ref> Il [[13 dicembre]] [[2007]], l'H.R. 4544, il Code Talker Recognition Act (Atto di Riconoscimento dei Code Talker), fu introdotto nella [[Camera dei rappresentanti (Stati Uniti d'America)|Camera dei Rappresentanti]] (la [[Camera dei deputati|Camera dei Deputati]] americana). Questo Atto riconobbe il servizio reso da ogni code talker che servì nell'esercito statunitense, assegnando per tutti una Medaglia d'oro del Congresso e per ciascuno una medaglia d'argento, inclusi anche 8 Mesquakie.<ref>{{en}}http://www.statesurge.com/bills/26819-hr4544-federal</ref>
 
== Cultura popolare ==
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== Collegamenti esterni ==
*{{en}}[http://www.nmai.si.edu/education/codetalkers/html/ National Museum of the American Indian- Codetalkers]
*{{en}}[http://www.theamericanstoryteller.com/story-details.cfm?story=46 Listen online – The Story of The Code Talkers – The American Storyteller Radio Journal]
*{{en}}[http://www.samuelholiday.com '''Samuel Tom Holiday – 4th Marine Division – 25th Regiment – H & S Company''']
*{{en}}[http://www.nsa.gov/about/_files/cryptologic_heritage/publications/wwii/navajo_codetalkers.pdf'''Origins of the Navajo Code Talkers''']