Linee celeri dell'Adda: differenze tra le versioni

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È utile ricordare che, attorno al 1960, era ancora in corso il dibattito se la gestione delle costruende metropolitane fosse da assegnare all'ATM o invece alla MM. La progettazione e la costruzione delle celeri dell'Adda fu infatti intrapresa da ATM, grazie anche ai contributi ex-Lege 1221/1952 (si noti che fino agli anni '80, quando le stazioni urbane recavano la dicitura "MM", quelle interurbane recavano la dicitura "ATM").
 
A seguito della presentazione del progetto<ref>[http://www.atm-mi.it/it/IlGruppo/CampagnePubblicitarie/PublishingImages/CampagneStoriche/Loc_1958_Adda.jpg</ref> al Ministero dei Trasporti il 12 dicembre 1958 per ottenere il finanziamento della "Milano - Villa Fornaci con diramazione per Vimercate", emergeva che i fondi erano disponibili solo per la penetrazione urbana e occorrevano nuovi stanziamenti per completare l'opera in modo da servire adeguatamente i "34.000 utenti quotidiani"; con D.M. 31-12-1959, n.4285, venne autorizzata la costruzione della Milano–Gorgonzola, l'unica tratta finanziabile con i pochi fondi rimasti dalla citata legge 1221/1952.
 
L'evoluzione degli impianti di via Palmanova ha costituito la prima fase di realizzazione delle "celeri dell'Adda": progettati in sede propria quasi assoluta, entrarono in funzione il 22 novembre 1959 per le [[Tranvia_Milano-Gorgonzola-Vaprio|tranvie dell'Adda]] e per la [[Tranvia_Milano-Vimercate|Milano-Vimercate]], in sostituzione della vecchia sede di via Padova; all'inizio di via Palmanova fu realizzata la fermata "[[Sire Raul]]", in cui avveniva il cambio tensione, con abbassamento del trolley e innalzamento del pantografo.