COMFORAER: differenze tra le versioni

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Il '''COMFORAER''', Il Comando delle Forze Aeree, alle dipendenze del [[Comando in Capo della Squadra Navale]], ha sede nel comprensorio di Santa Rosa, ed ha alle dipendenze organiche tutti i [[Aviazione Navale|velivoli della Marina Militare]], sia ad ala fissa sia ad ala rotante, dislocati nelle basi a terra, ed è responsabile del loro addestramento, approntamento ed impiego. IL COMFORAER è retto da un [[contrammiraglio]].
 
Istituito nel 1999 il COMFORAER è stato costituito formalmente il [[1º gennaio]] [[2000]] e ha ricevuto la bandiera di combattimento il [[10 giugno]] [[2005]], dall’allora [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Carlo Azeglio Ciampi]]. Il COMFORAER si occupa della gestione delle basi aeree e dei gruppi di volo dipendenti e dell'addestramento degli equipaggi e del personale specialistico, unitamente al supporto tecnico-logistico.
 
== Le Basi ==
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'''MARISTAELI - Catania''' è considerata la "culla" dell<nowiki>'</nowiki>Aviazione Navale Italiana, in quanto vi si tengono tutti i corsi per gli specialisti tecnici, ufficiali e sottufficiali, e per gli operatori di volo ed è pertanto un passaggio obbligato per tutto il personale della specialità. ''MARISTAELI - Catania'' nacque con il trasferimento dei velivoli del ''I Gruppo Elicotteri'' da Augusta a [[Catania]], in un [[hangar]] messo a disposizione dall’[[Aeronautica Militare]] presso l'[[aeroporto]] di [[Aeroporto di Catania-Fontanarossa|Catania-Fontanarossa]]<ref name = MaristaeliCT>{{Cita web | http://www.marina.difesa.it/conosciamoci/comandienti/basiaeree/Pagine/Catania.aspx | Maristaeli Catania - Fontanarossa sul sito della Marina Militare | 10 dicembre 2011}}</ref> e nel [[1964]] venne anche costituito il ''II Gruppo'' elicotteri. L'area dalla quale decollavano i grossi ''Seabat'' era detta ''Pentagono'' per la sua forma geometrica<ref name = MaristaeliCT/>.
 
La tromba d'aria che il [[31 dicembre]] [[1964]] distrusse gran parte della struttura, compresi i magazzini materiali il cui contenuto venne sparso per l'area aeroportuale, falcidiò anche la linea di volo dei ''Seabat''; infatti per un cortocircuito prodottosi all'interno della struttura, sette dei dieci velivoli in dotazione, visto che l'undicesimo (4-03 con seriale 80237) era andato perso in un incidente di volo, vennero ridotti in polvere di [[magnesio]]<ref name = MaristaeliCT/><ref>il magnesio è un metallo con ottime caratteristiche meccaniche in rapporto al peso, ma altamente combustibile, tanto che veniva usato in passato per i flash usa e getta delle macchine fotografiche </ref>, ed uno venne talmente danneggiato che venne praticamente ricostruito in Belgio dalla SABCA; i due superstiti si salvarono solo perché al momento dell'evento erano imbarcati<ref name = MaristaeliCT/>; per rimpiazzarli vennero ceduti dalla [[United States Navy]] altri tre ''Seabat'' ma in condizioni talmente precarie che gli equipaggi li ribattezzarono ''Calmieri''<ref name = MaristaeliCT/>; su queste basi avvenne il trasferimento in tempi record in nuove strutture ricostruite a sud dell'[[Aeroporto di Catania-Fontanarossa#Altri operatori basati sullo scalo|aeroporto]] e consegnate alla Marina Militare nel [[dicembre]] [[1967]]; in concomitanza con il trasferimento dei due gruppi nella nuova struttura, che avvenne qualche giorno prima di [[Natale]]<ref name = MaristaeliCT/>, nel [[1968]] venne costituito anche il ''3º Gruppo elicotteri''.
 
Nel [[1971]] per problemi di sovraffollamento, il I Gruppo venne trasferito da ''MARISTAELI - Catania'' presso la base di [[Luni]]-[[Sarzana]], e da allora ''MARISTAELI - Catania'' è rimasta la base operativa del 2º e del 3º Gruppo.<ref>[http://www.giorgiociarini.com/Maristaeli%20Catania.htm MariSTaeli "Stazione Elicotteri Marina" Catania-Fontanarossa SottoTenente di Vascello Mario Calderara ]</ref>
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=== MARISTAELI - Luni ===
'''MARISTAELI - Luni''' nasce il [[1º settembre]] [[1967]] quando, presso un'installazione dell'Aeronautica Militare in disuso, il piccolo aeroporto militare di [[Luni]], località nel comune di [[Sarzana]] a circa dieci [[chilometro|chilometri]] dalla base di La Spezia, fu oggetto di importanti lavori per la costruzione d'un eliporto con l'utilizzo dei fondi [[NATO]].
 
Presso la nuova struttura, consegnata alla Marina Militare il [[1º novembre]] [[1968]] venne costituito il Comando della Stazione Elicotteri M.M. di Luni e nel novembre 1969 il 5º Gruppo elicotteri. All'inizio del 1971 presso la nuova struttura venne anche trasferito da Catania il ''1º Gruppo elicotteri''. Sulla pista possono operare anche velivoli [[V/STOL]] e nella struttura trova posto anche una base base aeromobili della [[Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera|Guardia Costiera]].
 
A Luni è stato realizzato l'Helo Dunker per l'addestramento degli equipaggi degli elicotteri all'ammaraggio forzato ed al successivo abbandono del mezzo inabissatosi. A differenza del Dilbert Dunker di Catania che è essenzialmente per velivoli ad ala fissa, l'Helo Dunker è essenzialmente per l'addestramento di piloti elicotteristi. La struttura, realizzata con fondi interforze, riproduce da un lato la cabina di un AB 212 e dall'altro quella di un SH-3D ed è sospesa su una piscina in cui viene immersa simulando l'ammaraggio forzato di un elicottero.
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Il ''5º Gruppo elicotteri'' ha il compito di preparare gli elicotteri da destinare alle unità di superficie della base di La Spezia. Inoltre alcuni elicotteri vengono utilizzati in missioni antincendio e in missioni [[Ricerca e salvataggio|SAR]].
 
Il [[15 giugno]] [[2011]] al ''5º Gruppo elicotteri'' è stato consegnato il primo esemplare di [[NH-90|NH-90 NFH]] (matricola ditta HITN-04, Matricola Militare 3-04)<ref>[http://www.marina.difesa.it/conosciamoci/notizie/Pagine/20110624_nh90.aspx La Marina Militare riceve il primo elicottero NH90]</ref> elicottero destinato a rinnovare profondamente le flotte europee ad ala rotante e che si appresta a divenire il velivolo tattico standard dei Paesi NATO del vecchio continente. Il nuovo elicottero dovrà inizialmente affiancare e successivamente sostituire il glorioso AB212 ASW, per anni pilastro portante dell’Aviazione Navale Italiana.
 
=== MARISTAER - Grottaglie ===
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Nel [[1923]] con la costituzione della [[Regia Aeronautica]] la base passò sotto il controllo della neocostituita forza armata e nel corso della [[Seconda guerra mondiale]] l'aeroporto subì cinque pesanti bombardamenti che distrussero la gran parte degli aerei della base e le strutture aeroportuali.
 
Dopo l'[[8 settembre]] l'aeroporto venne occupato dalla [[Royal Air Force|RAF]] e nell'estate del [[1945]] quel che era rimasto dell'aeroporto fu restituito all'[[Aeronautica Militare Italiana]], pur restando presidio degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] sino al [[1950]] e vista la particolare posizione geografica con la vicinanza con la base navale di Taranto è stata la sede di reparti che hanno cooperato strettamente con la Marina Militare con la dislocazione dei gruppi antisommergibili dell'Aeronautica.
 
Nel [[1972]] venne raggiunto un accordo tra la Marina e l'Aeronautica per la realizzazione di infrastrutture per prestare assistenza ai Servizi Volo delle unità stanziate nella base Taranto che fino ad allora facevano riferimento al 2º GRUPELICOT di ''MARISTAELI - Catania'' e il [[1º marzo]] [[1976]] a Grottaglie venne costituito ufficialmente il 4º Gruppo elicotteri.
 
Nel 1979 venuti a cessare i servizi logistici assicurati dall'Aeronautica Militare, a Grottaglie venne costituita il Comando Stazione Marittima Elicotteri denominato ''MARISTAELI Grottaglie''.
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I piloti del 4º GRUPELICOT hanno a lungo cooperato con il COMSQUALI, il ''Comando squadriglia aliscafi'' della [[Flotta della Marina Militare#III Divisione navale|III Divisione navale]] per fornire alle unità della [[Classe Sparviero (aliscafo)|Classe Sparviero]] la copertura radar ed il supporto [[contromisure elettroniche|ECM]]/[[Guerra elettronica#ES - Electronic Support|ESM]] di cui queste particolari unità navali avevano bisogno.
 
Nel [[maggio]] [[1994]] nell'ambito del 4º GRUPELICOT è stato costituito il ''Nucleo lotta anfibia'' che coopera con il [[Reggimento "San Marco"]] e dispone di elicotteri che hanno ricevuto opportune modifiche per questo compito.
 
[[File:Italian TAV-8B Harrier II.jpg|thumb|left|Un TAV-8B ''Harrier Plus'' biposto in decollo dal ponte della portaerei ''Garibaldi''.]]
 
Il GRUPAER, il '''Grup'''po '''Aer'''omobili Imbarcati, è nato ufficialmente nel [[febbraio]] [[1991]] in previsione della consegna dei primi Harrier II. La consegna ai piloti e tecnici della Marina Militare dei primi due velivoli, due TAV-8B bi-posto in versione da addestramento, avvenne il [[7 giugno]] 1991 presso la base dei ''[[United States Marine Corps|marine]]'' a Cherry Point nella [[Carolina del Nord]].
 
La cerimonia ufficiale di consegna dei velivoli alla Marina Militare avvenne il successivo [[23 agosto]] a bordo del ''Garibaldi'' ormeggiato nella base [[United States Navy|americana]] di [[Norfolk (Virginia)|Norfolk]] in [[Virginia]]. Il Gruppo fece rientro in Italia il successivo [[24 settembre]] con i velivoli che raggiunsero la base aerea di Grottaglie.
 
Nella primavera del [[1994]] il ''Garibaldi'' fece ritorno negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] per ricevere i primi tre [[McDonnell Douglas-BAe AV-8B Harrier II|AV-8B]]<ref>{{cita web|http://stampa.aeronautica.difesa.it/springflag_download/sf07_file/Page4215.htm|Gruppo Aerei Imbarcati|12-12-2008}}</ref> in versione monoposto. Il resto dei velivoli verrà costruito in Italia su licenza dalla [[Alenia]] con la linea di volo composta in totale da 18 velivoli che verrà completata nel [[novembre]] [[1997]].
 
Il Gruppo Aereo Imbarcato del ''[[Giuseppe Garibaldi (551)|Garibaldi]]'' tra l'[[11 gennaio]] e il [[23 marzo]] [[1995]] ha avuto il suo primo impegno operativo reale con la partecipazione alla [[missione Ibis III]] in [[Somalia]] per il ritiro del contingente di pace delle [[Nazioni Unite]], con gli Harrier II del GrupAer che hanno svolto numerose missioni di ricognizione e supporto ai ''[[United States Marine Corps|marine]]'' [[Stati Uniti d'America|americani]] e al [[Reggimento San Marco]]. Il GrupAer ha ricevuto la Bandiera di combattimento il [[28 giugno]] [[1996]] donata dal gruppo [[ANMI]] di [[Andria]].
[[File:020201-N-6626D-003.jpg|thumb||right|200px|Il ''[[Giuseppe Garibaldi (551)|Garibaldi]]'' (in primo piano) durante l'[[operazione Active Endeavour]] nel [[febbraio]] [[2002]]]]
Da marzo a giugno del [[1997]] il GrupAer ha partecipato all'Operazione “Alba Neo” (Albania Non Combat Evacuation Operation) con velivoli armati che giornalmente decollavano dalla base di [[Grottaglie]].,che è un aeroporto civile e con cui l'ente militare condivide l'uso della pista di volo.
Nel [[1999]] con la [[guerra del Kosovo|guerra del Cossovo]] e l'impegno dell'Italia nell'[[Operazione Allied Force#La partecipazione italiana|Allied Force]] i [[aereo da caccia|caccia]] [[McDonnell Douglas-BAe AV-8B Harrier II|AV-8B II+ Harrier]] del GrupAer imbarcati a bordo del ''Garibaldi'', hanno svolto, a partire dal [[13 maggio]] 1999, 30 sortite per 63 ore di volo, impiegando [[Bomba (aeronautica)|bombe]] [[Mk 82]] e [[GBU-16]] e missili [[AGM-65 Maverick]].
 
In seguito agli [[attentati dell'11 settembre 2001]] e la [[guerra al terrorismo]] proclamata dal [[Presidente degli Stati Uniti]] [[George W. Bush|Bush]], con la partecipazione dell'Italia all'[[operazione Active Endeavour]] il GrupAer imbarcato a bordo del ''Garibaldi'' ha operato in [[Oceano Indiano]] dal [[3 dicembre]] [[2001]] al successivo [[1º marzo]] [[2002]] e nel corso della missione gli [[Harrier AV-8B|AV-8B]] del GrupAer hanno effettuato 288 missioni per complessive 860 ore di volo ed i quasi 1500 componenti degli equipaggi delle unità navali e del gruppo aereo che hanno partecipato alla missione hanno svolto compiti di controllo, intercettazione/interdizione in mare e di supporto aereo e interdizione aerea in territorio [[Afganistan|afgano]].
 
La struttura è intitolata al tenente di vascello [[Marcello Arlotta]], scomparso nel corso di un'azione bellica svolta a bordo di un dirigibile in [[Adriatico]] durante il primo conflitto mondiale, ed è articolata in cinque aree differenti, ognuna delle quali caratterizzata da un [[hangar]], di cui uno assegnato in concessione alla Guardia di Finanza. Degli altri hangar uno è in uso al GRUPAER, un secondo viene impiegato come struttura tecnica per la manutenzione degli elicotteri, il terzo per il ricovero degli elicotteri in linea di volo ed il quarto a disposizione per una futura utilizzazione.