Jean Antoine de Baïf: differenze tra le versioni
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Durante un breve soggiorno a [[Poitiers]], dove ebbe l'occasione di frequentare il locale cenacolo [[letteratura|letterario]], e di conoscere François de Gennes, ossia la sua musa ispiratrice. Partecipò, al seguito del [[cardinale]] di [[Ducato di Lorena|Lorena]] al [[Concilio di Trento]] ([[1562]]), essendo un [[chierico]].<ref name= "M">"Le muse", De Agostini, Novara, 1964, Vol.I, pag.519</ref>
Si occupò di tutti i generi letterari a cominciare dal [[teatro]], con gli adattamenti dell<nowiki>'</nowiki>''[[Antigone (Sofocle)|Antigone]]'' di [[Sofocle]], dell'[[Eunuchus]] di [[Publio Terenzio Afro|Terenzio]] e del ''[[Miles gloriosus]]'' di [[Plauto]]; inoltre Ronsard lo aveva incaricato di ripristinare in Francia il teatro sul modello dei classici, ma questo incarico fu poi in realtà svolto da [[Jodelle]].
Scrisse molto, ma nessuna delle sue opere è di prim'ordine. Scrisse ''Les Amours'' ([[1552]] e [[1558]]) costituito da ben nove libri; ''Les Météores'', ispirato dalle ''Georgiche'' di [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] ([[1567]]); il ''Passe-Temps'' ([[1573]]); ''Les Mimes, enseignements et proverbes'' ([[1581]]), la sua opera migliore.
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