Giacomo Quarenghi: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Giacomo Quarenghi era il secondo di cinque figli di Giacomo Antonio Quarenghi, notaio e di Maria Rota. Contro il volere paterno, decise di dedicarsi alla pittura, presso [[Giovanni Raggi]] poi con [[Paolo Vincenzo Bonomini]]. Dopo vari viaggi che lo portarono a [[Vicenza]], [[Verona]], [[Mantova]], [[Venezia]] e [[Paestum]], nel [[1763]] si recò a [[Roma]] entrando alla scuola del [[Anton Raphael Mengs|Mengs]] e, dopo la partenza di quest'ultimo per la [[Spagna]], entrò nello studio di Stefano Pozzi, rivolgendosi presto però allo studio dell’architetturadell'architettura accostandosi all'opera dell'architetto [[tardo barocco]] [[Paolo Posi]]. Entrato in possesso di una copia dei [[I quattro libri dell'architettura]] di Andrea Palladio, di cui scrisse {{quote|Non potresti mai credere l’impressionel'impressione che mi fece questo libro. Allora mi accorsi ch’ioch'io avevo ogni ragione di ritenermi mal diretto,}} decise di indirizzarsi verso lo studio dell'antico, prima con [[Antoine Decrézet]], un amico di [[Johann Joachim Winckelmann]], poi con [[Nicola Giansimoni]], disegnando e rilevando gli edifici di [[Roma antica]].
 
Tra il [[1771]]-[[1772|72]], fu a Venezia, dove studiò l'architettura palladiana aggiornandosi anche sulle novità europee di [[Claude-Nicolas Ledoux]], [[Étienne-Louis Boullée]] e di [[Robert Adam]]. Tra il [[1771]] e il [[1777]] rinnovò, in [[stile neoclassico]], l’internol'interno della chiesa di Santa Scolastica a [[Subiaco]]. Successivamente lavorò nella chiesa di [[Santa Maria in Campitelli]] a [[Roma]], decorò la ''Sala da Musica'' in [[Campidoglio]] per il Senatore Rezzonico, al quale fornì anche i disegni per il mausoleo di suo zio [[papa Clemente XIII]], che verrà poi eseguito da [[Antonio Canova]].
===In Russia===
[[ImmagineFile:Quarenghi smolny.jpg|thumb|300px|Giacomo Quarenghi, progetto per l’istitutol'istituto Smol’nyjSmol'nyj a Pietroburgo]]
Nel [[1779]] [[Caterina II di Russia]], non soddisfatta degli architettia suo servizio, aveva dato incarico al suo ministro, il barone [[Friedrich Melchior von Grimm]], e a [[Johan Friedrich Reiffenstein]], a quel tempo rappresentante a [[Roma]] dell'[[Accademia Russa di Belle Arti|Accademia di Belle Arti di Pietroburgo]] di trovare due architetti [[italiani]]; furono invitati a Pietroburgo il Quarenghi e [[Giacomo Trombara]]<ref>[http://books.google.it/books?id=LQy9TJ2yOQEC&pg=PA257&lpg=PA257&dq=the+Frenchmen+we+have+here+know+too+much+and+build+dreadful+houses&source=bl&ots=0fD94VSaGM&sig=LQMHwQXRZY46cl50CpkuPasiy1M&hl=it&sa=X&ei=0GRaT8O_AonrOdm0if8M&ved=0CC4Q6AEwAQ#v=onepage&=the%20Frenchmen%20we%20have%20here%20know%20too%20much%20and%20build%20dreadful%20houses&f=false Dmitry Shvidkovsky, cit., p.257]</ref>. Il Quarenghi, che divenne l'architetto ufficiale di Caterina II<ref>{{cita web|autore=Treccani|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/giacomo-quarenghi/|titolo=Quarénghi, Giacomo|accesso=05-03-2012}}</ref>; tra il 1780 ed il 1785 trasformò Pietroburgo in una città classica.<ref>[[Mario Praz]], ''Gusto neoclassico'', Milano, 1974-2003, p. 208</ref>.
 
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A Pietroburgo invece realizzò: il ''Palazzo Berborodko'' ([[1780]]-[[1790|90]]), il ''Collegio degli Affari Esteri'' ([[1782]]-[[1783|83]]) la ''Banca di Stato'' (1783-90), [[Teatro dell'Ermitage]] (1782-1785) il cui interno è ispirato al [[Teatro Olimpico]] di [[Vicenza]] o nella più sobria [[Accademia delle Scienze]] dove l'esterno, privo di ornamenti, è marcato da un pesante portico in [[ordine ionico]] e all'interno le eleganti proporzioni e la solennità degli spazi ricordano il gusto dell'antica Roma<ref>[http://books.google.it/books?id=LQy9TJ2yOQEC&pg=PA257&lpg=PA257&dq=the+Frenchmen+we+have+here+know+too+much+and+build+dreadful+houses&source=bl&ots=0fD94VSaGM&sig=LQMHwQXRZY46cl50CpkuPasiy1M&hl=it&sa=X&ei=0GRaT8O_AonrOdm0if8M&ved=0CC4Q6AEwAQ#v=onepage&=the%20Frenchmen%20we%20have%20here%20know%20too%20much%20and%20build%20dreadful%20houses&f=false Dmitry Shvidkovsky, cit., p.262]</ref> e il ''Palazzo Vitingov'' ([[1786]])<ref>[http://www.archivi.beniculturali.it/ASBG/savoja-inaugurazione.pdf Lettere di Caterina II Romanov (1769-1793) e documenti di Giacomo Quarenghi]</ref>.
 
Ultime sue opere sono: la ''Farmacia'' di corte a Pietroburgo ([[1789]]-[[1796|96]]), il ''Palazzo Jusop'' ([[1790]]-[[1800]]), il ''[[Palazzo di Alessandro]]'' a [[Carskoe Selo]], odierna [[Puškin (oblast' di Leningrado)|Puškin]], ([[1792]]-96), il maneggio per le guardie a cavallo ([[1805]]-[[1807|07]]) e l’l<nowiki>'</nowiki>''[[Istituto Smol’nyjSmol'nyj]]'' ([[1806]]-07), già iniziato dal [[Bartolomeo Rastrelli|Rastrelli]], quest'ultime due a Pietroburgo. E la cattedrale di [[Novhorod-Siverskyi]] in Ucraina realizzata su suo progetto.
 
== Curiosità ==