François-Joseph Talma: differenze tra le versioni
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[[File:Talma Cinna.jpg|thumb|250px|Talma nel ruolo di Cinna]]
Nell'[[ottobre]] del [[1789]], mentre la [[Rivoluzione Francese]] aveva già cambiato l’assetto socio-politico della [[Francia]], Talma si propose al [[spettatore|pubblico]] nel ruolo di [[Carlo IX di Francia|Carlo IX]] nell'opera di [[Marie-Joseph Chénier]] ''Charles IX ou la Saint Barthélemy'', poi ribattezzata ''Charles IX ou l’Ecole des Rois'': per la prima volta si portava in scena una [[tragedia]] patriottica francese che ricalcava gli schemi della tragedia classica adattata ad un contenuto tratto dalla storia contemporanea. Ciò sancì la nascita, in Francia, del [[dramma storico]] e [[dramma politico|politico]]. Di quel [[ruolo (teatro)|ruolo]] Talma fece uno dei suoi cavalli di battaglia per tutta la vita: l'interpretazione di un [[personaggio immaginario|personaggio]] negativo, un re che massacra il suo popolo, sconvolse l'opinione pubblica ma fece dell'attore un simbolo della [[Rivoluzione francese]] stessa.
Le innovazioni non si fermarono solo nel campo dei contenuti, ma anche a livello più strettamente [[drammaturgia|drammaturgico]]: in linea col [[neoclassicismo]] che si respirava nell'aria, Talma ricostruì con precisione storica il costume ed il trucco in base ai ritratti di [[Carlo IX di Francia|Carlo IX]] grazie all'aiuto dell'amico [[Jacques-Louis David]]. Anche la [[scenografia]] subì un “impoverimento” rispetto ai canoni ridondeggianti del teatro dell'Ancien Régime. La recitazione di Talma fu calibrata e posata, senza eccedere nelle codificazioni e tipizzazioni del teatro classico francese che per lo stile tragico richiedevano una ispirata [[declamazione]] ed una gestualità gentile ma innaturale: la semplicità nell'espressione recitativa ne fece l'attore [[borghesia|borghese]] per antonomasia, simbolo di una nuova era. La [[chiesa (istituzione)|chiesa]] non gradì però il ''Charles IX'', chiedendo l'interruzione della pièce alla trentatreesima replica con enorme disappunto del pubblico e della critica rivoluzionaria.
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Il Théâtre Français de la Rue de Richelieu adottò un cartellone d'avanguardia, presentando pièce di sperimentazione politica come l<nowiki>'</nowiki>''[[Enrico VIII (Chénier)|Henri VIII]]'' o ''Calas ou l'École des juges'' di Chénier, il ''[[Bruto (Voltaire)|Brutus]]'' di [[Voltaire]] ed altri, indici di modernità teatrale. Tra le importanti innovazioni, rilevanti furono l'ammissione nelle donne nel parterre del teatro e l'inserimento nel programma di [[dramma|drammi]] di gusto inglese, maggiormente [[Shakespeare|scespiriani]]. <br/>
Con l'apertura del nuovo teatro Talma aveva comunque deciso una linea di condotta politica: nonostante le poche affinità con [[Robespierre]] si espresse favorevolmente nei confronti della rivoluzione. Agli stessi anni si riconduce l'amicizia di Talma con il giovane generale [[Napoleone Bonaparte]], a cui si dice prestasse spesso dei libri.
== Il ritorno al Théâtre Français sotto Consolato ed Impero ==
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