Appennino ligure: differenze tra le versioni

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Le sue montagne sorgono su cinque regioni: [[Liguria]] (province di [[provincia di Savona|Savona]], [[provincia di Genova|Genova]] e [[provincia della Spezia|La Spezia]]), [[Piemonte]] ([[provincia di Alessandria]]), [[Lombardia]] ([[provincia di Pavia]]), [[Emilia-Romagna]] (province di [[provincia di Piacenza|Piacenza]] e [[provincia di Parma|Parma]]) e [[Toscana]] ([[provincia di Massa-Carrara]]).
 
La vetta più alta è il [[Monte Maggiorasca]] (18091804 m s.l.m.).
 
==Caratteristiche generali==
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Dopo le depressioni altimetriche del [[Passo del Turchino]] e del Giovo Piatto (661 m) il crinale principale torna a salire, per superare nuovamente i 1000 m di altitudine con il [[Monte Taccone|M. Taccone]] (1113 m) e il [[Monte Leco|M. Leco]] (1071 m) mentre in direzione Nord e Ovest delle brevi dorsali si sviluppano verso la Val Padana, contando alcune cime di una certa importanza, tra queste il [[Monte delle Figne|M. delle Figne]] (1172 m), il [[Monte Tobbio|M. Tobbio]] (1092 m) e la Costa Lavezzara (1081 m), oggi inserite nel parco regionale piemontese delle [[Capanne di Marcarolo]]; come per il massiccio del Beigua anche quest'area è caratterizzata dai substrati ofiolitici (a metamorfismo alpino) del "Gruppo di Voltri" e fa geologicamente parte del sistema alpino.
[[File:Costa lavezzara100 1558.jpg|thumb|appennino ligure: Costa Lavezzara(1081 m), nel parco regionale delle Capanne di Marcarolo]]
Dopo il [[Passo dei Giovi]] (472 m) il crinale appenninico principale si allontana dal mare, lasciando maggior spazio a vallate sul versante a mare ([[Val Bisagno]], [[Val Fontanabuona]]) e sviluppandosi verso nord con propaggini articolate e protratte ben oltre i confini della regione Liguria, con vette che raggiungono altitudini significative come il [[Monte Lesima|M. Lesima]] (1724 m), il [[Monte Ebro|M. Ebro]] (1701 m), il [[Monte Alfeo|M. Alfeo]] (1651 m) e il [[Monte Antola|M. Antola]] (1597 m) con valli e versanti caratterizzati non di rado da una complessa struttura morfologica; più ad Est, nell'entroterra di [[Chiavari]], oltre il [[Passo della Forcella (Liguria)|Passo della Forcella]] (875 m), si sviluppa un'imponente dorsale montuosa, che, staccandosi in prossimità del crinale principale, nei pressi del [[Monte Aiona|M. Aiona]] (1702 m), si sviluppa in direzione nord, formando la dorsale che divide il bacino dell'[[Aveto]] da quelli del [[Ceno]] e del [[Nure]], si tratta del tratto mediamente più elevato dell'intero Appennino Ligure, lungo il quale si innalzano le vette del [[Monte Penna (Liguria)|M. Penna]] (1735 m), del [[Monte Maggiorasca|M. Maggiorasca]] (18091804 m), del M. Nero (1752 m), del [[Monte Ragola|M. Ragola]] (1711 m) e del M. Roncalla (1686 m).
 
Dopo il [[passo del Bocco]] (956 m), in corrispondenza del [[Monte Zatta|M. Zatta]] (1404 m) e quindi all'ingresso della provincia spezzina, si stacca dal crinale principale una catena secondaria decorrente a ridosso della costa e quindi parallela all'appennino stesso, che all'estremità meridionale individua la fascia costiera delle [[Cinque Terre]] e quindi il promontorio occidentale del [[golfo della Spezia]], con all'apice [[Portovenere]].
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[[Immagine:Groppo Rosso-Santo Stefano d'Aveto.JPG|thumb|right|300px|Il Monte Groppo Rosso]]
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*[[Monte Maggiorasca]] (18091804 m)
*[[Monte Bue]] (1776 m)
*[[Monte Nero (Emilia-Romagna)|Monte Nero]] (1753 m)