Ernst Johann Biron: differenze tra le versioni

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La reggenza di Biron durò esattamente tre mesi. Alla mezzanotte del 19 novembre [[1740]] venne sorpreso mentre tentava di uccidere un suo vecchio rivale, il [[Feldmaresciallo]] [[Burkhard Christoph von Münnich]]. La commissione di giustizia convocata per il caso decise di condannarlo (11 aprile [[1741]]) a morte per squartamento, ma questa sentenza venne commutata per clemenza della nuova reggente, [[Anna Leopoldovna Romanova|Anna Leopoldovna]], madre di Ivan VI, al confino a vita a [[Pelym (città)|Pelym]] in [[Siberia]]. Tutte le vaste proprietà dei Biron vennero confiscate, incluse le sue ricchezze e i suoi diamanti che raggiungevano un valore spropositato.
 
Per ventidue anni l'ex reggente scomparve dalla storia di Russia. Egli riemerse per poco nel [[1762]], quando il filo-prussiano [[Pietro III di Russia]] lo richiamò a corte. Egli era ormai troppo vecchio perché potesse nuocere a qualcuno e perciò, la nuova Zarina, [[Caterina II di Russia]] lo ristabilì nel [[1763]] nella reggenza del suo ducato, dove venne succeduto dal figlio PeterPietro. Egli morì nel suo palazzo, progettato da [[Bartolomeo Rastrelli]], a Mitau, la capitale del Ducato di Curlandia, il 28 dicembre [[1772]].
 
Ernst Johann Biron è il protagonista del romanzo di [[Edgardo Franzosini]] ''Il mangiatore di carta ''(SugarCo).