Utente:Antonioptg/Sandbox/Guerra sovietico polacca: differenze tra le versioni

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[[File:Tanks FT-17.jpg|thumb|Carri armati francesi [[Renault FT-17]] dell'esercito polacco durante la battaglia di Varsavia.]]
 
Con il progredire dell'avanzata di Tuchačevskij, il governo polacco incominciò a traballare e, ancor prima di cominciare, l'attacco della Prima armata di cavalleria portò la paura nell'alto comando militare polacco: in una conferenza nel [[palazzo del Belwedere]], la residenza ufficiale del maresciallo Piłsudski, il capo di stato maggiore dell'esercito, generale Sheptizki, affermò che la guerra era ormai perduta e che era necessario raggiungere la pace a qualsiasi costo.<ref>{{cita|Fischer|p. 185|Louis Fischer|harv=s}}</ref> Quando poi l'Armata Rossa giunse alle porte di Varsavia, la situazione politica polaccapaura si deteriorò.tramutò Ilin panico cominciòe ala farsisituazione stradapolitica frapolacca isi deteriorò politicirapidamente: il governo conservatore di [[Leopold Skulski]] si dimise all'inizio di giugno e, mentre il potere di Piłsudski perdeva consenso, cresceva quello del suo principale oppositore [[Roman Dmowski]]; dopo quindici giorni di trattative fu istituito un governo con a capo [[Wladislaw Grabski]], che si dimise il 24 luglio per essere sostituito da [[Wincenty Witos]] a capo di un governo di coalizione nazionale.<ref>{{cita|Davies|pp. 160, 161}}</ref><ref name="Cienciala" /> La speranza di Lenin era che i lavoratori polacchi considerassero l'esercito russo come il loro liberatore dal giogo capitalistico e quindi lo accogliessero insorgendo contro lo stato borghese, ma come l'Armata Rossa si avvicinò a Varsavia, minacciando la sopravvivenza della Polonia indipendente, il tradizionale spirito patriottico polacco si risvegliò. Gli operai polacchi risultarono assai più sensibili al richiamo del sentimento nazionale che a quello della solidarietà di classe, e il nazionalismo, unito alla tradizionale ostilità nei confronti della Russia, fu decisivo nello spingere i lavoratori polacchi a difendere la loro patria dal rischio di una dominazione sovietica.<ref name="feltri" />
 
La propaganda di guerra polacca fece ampio uso di temi e motivi antisemiti. Numerosi volantini e cartoline postali raffigurarono gli ufficiali sovietici con le fattezze fisiche che la propaganda antisemita attribuiva agli ebrei. Anche la Chiesa cattolica polacca si allineò su queste posizioni: i vescovi polacchi lanciarono al resto del mondo cattolico un appello in cui il conflitto era interpretato in chiave escatologica e antisemita:<ref name="feltri" />