Cosentini (Santa Venerina): differenze tra le versioni

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'''Cosentini''' è una frazione del comune di [[Santa Venerina]]<ref>[http://italia.indettaglio.it/ita/sicilia/catania_santavenerina_cosentini.html italia.indettaglio.it]</ref><ref> [http://www.solitalia.it/frazioni-italiane/frazioni_cos-cra.htm solitalia.it]</ref> in [[provincia di Catania]] ed è praticamente inglobata nel territorio della frazione di [[Linera]]<ref>[http://www.comune.santavenerina.ct.it/la_città/frazioni/Cosentini.aspx Comune di Santa Venerina.it]</ref>.
 
==Storia==
La storia di Cosentini è molto legata a quella dell’omonima e ricca famiglia acese, proprietaria di un vasto territorio adibito come casa di villeggiatura estiva, nella frazione di [[Linera]], esattamente nel territorio del ''[[Pisano Etneo|Pisano]] di sotto''<ref> [http://www.corrieredelsud.it/nsite/informazione-regionale/sicilia/catania/5521-acitrezza-presentato-il-romanzo-qrivolgimentiq.html Trama romanzo Rivolgimenti] La storia di Cosentini viene raccontata nel romanzo ''Rivolgimenti'' di Coco S.</ref><ref>[http://www.comunitalia.eu/italy/it_IT/id_2082/2009_gennaio_01/religione/santa_venerina/chiesa_di_cosentini.htm comunitalia.eu]</ref>. La famiglia nel [[1842]] fece costruire una piccola cappella, che nel giro di pochi anni diventò il punto di riferimento per molti contadini che abitavano la zona; stava nascendo il borgo di Cosentini. La [[chiesa (architettura)|chiesa]] di Cosentini che conosciamo oggi fu costruita negli anni [[1856]] – [[1860]] per volere del dottor Mariano Cosentini e delle cinque sorelle suore domenicane chiamate “Monache di Casa”; la chiesa fu progettata dall’ingegner Nicola Musmeci ed aveva inizialmente una struttura di modeste dimensioni, con una sola navata e una torre campanaria laterale. Fu aperta ufficialmente al culto il 29 gennaio [[1863]] e dedicata alla [[Madonna del Rosario]]. Dieci anni dopo, nel [[1873]], il vescovo di [[Acireale]] mons. Gerlando Maria Genuardi decise di erigere la chiesa come succursale della [[Cattedrale di Acireale]] e annetté ad essa, oltre al territorio di Cosentini, quello delle attuali parrocchie di [[Fiandaca]], [[Pennisi]] e parte di Maria Vergine. Nel [[1875]] le sorelle Cosentini donarono alla [[Diocesi di Acireale]] l’attuale casa canonica, come luogo di villeggiatura estiva per il Vescovo; nello stesso anno donarono al Comune di Acireale l’attuale piazza di Cosentini, come luogo da adibire a pubblico mercato in occasione della grandi feste del paese, ne è esempio la grande fiera di bestiame che si teneva in occasione del giorno di [[san Giuseppe]] (compatrono di Cosentini) negli anni compresi tra il [[1875]] e il [[1960]], la quale era un’attrazione per molti allevatori e contadini delle zone limitrofe. Intorno al [[1890]] sotto il progetto dell’ingegner [[Mariano Panebianco]] si fecero delle opere di risistemazione della facciata, ampliamento della chiesa (a causa dell’aumento sempre crescente della popolazione), allungamento della navata centrale con la realizzazione di una nuova pianta a [[croce latina]], la realizzazione di una cupola e di un’alta torre campanaria. Durante il famoso e disastroso “terremoto di Linera” dell’8 maggio [[1914]] la chiesa rimase inagibile; fu la grandissima volontà dei parrocchiani e dell’allora cappellano don Vito Rocca che portò alla risistemazione della chiesa di Cosentini negli anni dopo il terremoto. La ricostruzione fu progettata con criteri antisismici dagli ingegneri Scuderi e Grassi e prevedeva una mutazione della struttura originaria della chiesa con: la demolizione del campanile, del tetto e della cupola e all’interno, l’eliminazione del transetto e la realizzazione di un massiccio solettone in cemento armato; mentre all’esterno la facciata, con un nuovo disegno, si rese bella e maestosa, ma poco armonica con gli elementi architettonici. Il 19 dicembre [[1921]] mons. Salvatore Bella, vescovo di Acireale, con un decreto eresse la chiesa di Cosentini a parrocchia autonoma e il 6 febbraio [[1922]] don Vito Rocca fu nominato primo parroco della nuova parrocchia di Cosentini. Negli anni compresi tra il [[1952]] e il [[1960]], il compaesano ingegner Michele Grasso, fece eseguire altri lavori di abbellimento e restauro della chiesa; in occasione del suo primo centenario e della fine dei lavori di restauro, nel [[1960]], la chiesa di Cosentini fu solennemente consacrata. Nel [[1982]], nel cortile antistante la chiesa, fu realizzata una grotta con una bellissima statua della [[Madonna di Lourdes]] proveniente dall’omonima città francese e donata dalla signora Santa Di Bartolo, originaria di Cosentini, ma emigrata negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Oggi Cosentini è molto sviluppata demograficamente rispetto ad un tempo, poiché negli ultimi decenni ci sono state molte opere di espansione edilizia, che hanno fatto diventare quel piccolo latifondo quale era un tempo, un vero e proprio nucleo abitato ed ben integrato al resto del paese; da un punto di vista di continuità urbana Cosentini è praticamente inglobata nel territorio della frazione di [[Linera]]<ref>[http://www.comune.santavenerina.ct.it/la_città/frazioni/Cosentini.aspx Comune di Santa Venerina.it]</ref>.
 
[[File:Madonna del Rosario Cosentini.jpg|thumb|left|Simulacro della Madonna del Rosario]]
[[File:Sorelle Cosentini.jpg|thumb|right|Sorelle Cosentini "Monache di Casa"]]