Rodolfo III di Borgogna: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: i simboli corretti degli ordinali sono º e ª e modifiche minori
Riga 32:
|AnnoNascita = 970
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 6 settembre
|AnnoMorte = 1032
|Categorie = no
Riga 40:
==Origine==
Figlio del secondo [[Re di Arles|Re di Arles o delle due Borgogne]], [[Corrado III di Borgogna|Corrado III]] e di [[Matilde di Francia]] ([[943]]-[[980]]), figlia del re [[Luigi IV di Francia]], detto d'Oltremare (come ci conferma la ''Chronica Albrici Monachi Trium Fontium'',<ref name=Albrici>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000886.html?pageNo=773&sortIndex=010%3A050%3A0023%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus XXIII, Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, anno 986, Pag 773]</ref> e, secondo il continuatore del cronista Flodoardo, di [[Gerberga di Sassonia]]<ref name=Flodoard>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000870.html?pageNo=407&sortIndex=010%3A050%3A0003%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germaniae Historica, tomus III, Flodoardi Annales, anno 966, addit 1, Pag. 407]</ref>([[913]]-[[984]]), figlia del re di Germania, [[Enrico I l'Uccellatore]]. Corrado III di Borgogna era figlio del [[Re di Borgogna|Re di Borgogna Transgiurana]] e poi primo [[Re di Arles|Re di Arles o delle due Borgogne]], [[Rodolfo II di Borgogna|Rodolfo II]] (come ci conferma l'''Herimanni Augiensis Chronicon''<ref name=Herimann>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000872_00122.html?sortIndex=010%3A050%3A0005%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germaniae Historica, tomus V, Herimanni Augiensis Chronicon, Pag 113]</ref> e della moglie, [[Berta di Svevia]] (ca. [[907]]-dopo l'[[8 aprile]] [[962]]<ref name=Clu>{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k28909w/f221.image.r=cluny%20bruel.langFR#ES Recueil des Chartes de l'Abbaye de Cluny, tome II, documento 1127, Pag 217 e 218]</ref>), detta la Filandina, unica figlia femmina, secondo il [[cronaca (genere letterario)|cronista]] [[Liutprando da Cremona|Liutprando]], del [[duca di Svevia]], [[Burcardo II di Svevia|Burcardo II]]<ref name=Liutprandi>{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000870.html?pageNo=299&sortIndex=010%3A050%3A0003%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germanica Historica, tomus III: Liudprandi Antapodosis II. par. 60, pag. 299]</ref>, e di sua moglie Regelinda, figlia del conte di [[Zurigo]], Eberardo II<ref name=BERTA>{{en}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/SWABIA.htm#Bertadied961 #ES Foundation for Medieval Genealogy : Nobiltà Sveva - BERTA]</ref><ref name=bertha>{{cita web|lingua=de|url=http://www.hls-dhs-dss.ch/textes/d/D20781.php|titolo=Bertha|editore=Historischen Lexicon der Schweiss|accesso=14-05-2013}}</ref>.
 
==Biografia==
Nel [[993]], alla morte del padre, Rodolfo, all'età di venticinque anni, gli succedette sul trono di Arles o delle due Borgogne<ref name=Halphen>Louis Halphen, ''Il regno di Borgogna'', pag. 813</ref>.<br> Secondo lo storico francese Paul Fournier il regno di Arles era uno stato nato per volontà politica. Le varie popolazioni che si trovavano sul territorio non erano unite da nessun saldo legame, la struttura del regno era così artificiale che ci volle del tempo, affinché il regno stesso fosse accetto, anche nella sua denominazione. Alla monarchia non mancava solo il titolo ma anche il potere reale; il potere era nella mani delle signorie ecclesiastiche di [[Besançon]], [[Lione]] e [[Vienne (Francia)|Vienne]], poi, nelle contee di Vienne, [[Moriana]] e [[Provenza]] ed infine, verso la fine del secolo anche nella contea di [[Borgogna]] ([[Franca Contea]]), e nel marchesato di Provenza. Anche per la capitale non vi fu una residenza fissa: [[Arles]] era trascurata e i re preferirono risiedere a [[Vienne (Francia)|Vienne]], mentre quando si recavano in Borgogna risiedevano a volte a [[Basilea]], ma preferivano i monasteri e le abbazie come [[Abbazia territoriale di San Maurizio d'Agauno|San Maurizio d'Agauno]]<ref name=Fournier>Paul Fournier, "Il regno di Borgogna o d'Arles dal XI al XV secolo", pagg. 385 e 386</ref>.
 
Secondo la tradizione, Rodolfo fu un re molto debole, che permise agli imperatori della casa di Sassonia di intervenire nelle questioni del regno, rinunciando all'autonomia, che gli costò l'epiteto di ''fannullone'' quando era ancora in vita<ref name=Halphen/>. Ma, nei primi anni di regno, per la verità, cercò di stabilire e rinforzare un'autorità, che, negli ultimi anni del regno di suo padre, era divenuta precaria. Ne nacque una ribellione da parte dei nobili che Rodolfo non seppe domare, e dovette ricorrere all'aiuto dell'imperatore, [[Ottone III del Sacro Romano Impero|Ottone III]]<ref name=Halphen/>.<br>Nel [[999]], la nonna di Ottone, la vecchia imperatrice [[Adelaide del Sacro Romano Impero|Adelaide]], zia di Rodolfo, accorse in suo aiuto e percorse con lui tutto il regno cercando di pacificare la nobiltà<ref name=Halphen/>.
{{Vedi anche|Adelaide del Sacro Romano Impero}}
[[File:Donation du roi de Bourgogne Rodolphe III à l'abbaye Saint-Maurice (15 février 1018).jpg|thumb|200px|left|Donazione di Rodolfo III all'[[Abbazia territoriale di San Maurizio d'Agauno|abbazia di Saint-Maurice]]]]
Ma alla fine di quello stesso anno Adelaide morì, senza aver terminato la sua opera<ref name=Halphen/>. Due anni dopo morì anche Ottone III. Allora Rodolfo, per ingraziarsi il clero, fece molte donazioni di terre e prerogative reali ai vescovi di Lione, Ginevra e Losanna ed a diverse abbazie, tra cui a quella di [[Abbazia territoriale di San Maurizio d'Agauno|San Maurizio d'Agauno]]. Rodolfo oltre che ingraziarsi il clero, cercava di creare, attraverso i conti-vescovi una nobiltà, priva di aspirazioni dinastiche<ref name=RUDOLF>{{en}} [http://fmg.ac/Projects/MedLands/BURGUNDY%20KINGS.htm#RudolfIIIdied1032 #ES Foundation for Medieval Genealogy: re di Borgogna - RUDOLF]</ref>.<br>Il documento n° XXXIV, del 1°º agosto 1011 del ''Regesta comitum Sabaudiæ'' ci conferma una donazione fatta alla cattedrale di san Maurizio di [[Vienne (Francia)|Vienne]]<ref name=Regesta>{{la}} [http://archive.org/stream/regestacomitums00carugoog#page/n28/mode/2up #ES Regesta comitum Sabaudiæ, doc.XXXIV, pag.12]</ref>.
[[ImmagineFile:Map of kingdom of Arles.jpg|200px|thumb|left|Regno di Arles]]
[[File:Map Kingdom Arelat EN.png|thumb|200px|In giallo il [[regno di Arles]] alla morte di Rodolfo III]]
Il successore di Ottone, [[Enrico II del Sacro Romano Impero|Enrico II]], che era nipote di Rodolfo<ref>[[Enrico II del Sacro Romano Impero|Enrico II]] era figlio della sorellastra di Rodolfo, [[Gisella di Borgogna|Gisella]] ([[955]]-[[1006]]).</ref>, si dimostrò subito aggressivo nei confronti del regno di Arles e, nel [[1006]], si impadronì di [[Basilea]] che tenne per parecchi anni. Questa azione fu il primo passo verso la fine dell'indipendenza del regno di Arles perché Enrico II pretese anche che Rodolfo gli giurasse di riconoscerlo suo erede<ref name=Halphen/>.
Riga 61:
 
Nel [[1024]], alla morte dell'imperatore Enrico II, Rodolfo venne spinto dai nobili del regno a revocare l'impegno preso con il medesimo<ref>Rodolfo riteneva che l'impegno di nominare erede e suo successore Enrico decadeva con la sua morte, ma il nuovo re di Germania [[Corrado II|Corrado il Salico]], futuro imperatore, al contrario sosteneva che l'impegno era con l'imperatore e quindi era da mantenere a prescindere dalla persona dell'imperatore.</ref>, otto anni prima e riconfermato sei anni prima<ref name=Halph/>. In questa circostanza il conte [[Oddone II di Blois]] e di Troyes, figlio di [[Oddone I di Blois]] e di [[Berta di Borgogna]], sorella di Rodolfo, con l'appoggio del [[re di Francia]], [[Roberto il Pio]] e del [[duca d'Aquitania]], [[Guglielmo V di Aquitania|Guglielmo il Grande]] avanzò le sue pretese al trono, dopo la morte di Rodolfo che, al momento, pur essendo ancora senza eredi, rifiutò di riconoscere Oddone come suo successore<ref name=Halph/>.
 
Nel [[1025]], il nuovo re di Germania [[Corrado II|Corrado il Salico]], marito di sua nipote [[Gisella di Svevia]]<ref>Gisella era la figlia di Gerberga, sorella di Rodolfo III</ref>, occupò [[Basilea]] per forzarlo a confermargli la successione<ref name=Halph/>; Rodolfo si sottomise e, nel [[1027]], come un vassallo, si recò a [[Roma]] e assistette all'incoronazione imperiale di [[Corrado II]]<ref name=Halph/>. All'incoronazione di [[Corrado II|Corrado il Salico]], da parte di [[papa Giovanni XIX]], era presente, oltre a Rodolfo, anche il re di [[Danimarca]] e [[Inghilterra]], [[Canuto I di Danimarca|Canuto]]<ref name=Holthouse>Edwin H. Holthouse, "L'imperatore Corrado II", pag. 182</ref>. Corrado, dato che il conte di Borgogna, Ottone Guglielmo, era morto l'anno prima, non aveva che da attendere la morte di Rodolfo e poi prendere possesso del regno di Arles.