Skyfall: differenze tra le versioni

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Bond vuole tornare in servizio attivo, ma questo avverrà solo a condizione di essere preventivamente riabilitato completamente. Per questo si sottopone ai pesanti test psico-fisici dell'MI6, che vengono superati con qualche incertezza. M lo riprende in servizio (più tardi si scoprirà che lei stessa ha mentito a 007 che in realtà non aveva superato gli esami) per dare la caccia, da agente o da preda sacrificabile, al criminale che ha imbastito il furto del drive, un misterioso individuo che sembra avere un conto in sospeso proprio con M per fatti che risalgono al loro lontano passato.
 
Bond viene quindi invitato a incontrare il responsabile della sezione tecnica del MI6, alla cui direzione compare un giovane e baldanzoso Q, che gli fornisce una [[Walther PPK|Walther PPK/S]] che risponde solo all'impronta dermica dell'agente e una speciale radiospia miniaturizzata.
 
Ripresa quindi la pista del sicario di [[Istanbul]], Bond lo rintraccia a [[Shanghai]], poco dopo che quest'ultimo ha appena portato a termine uno spettacolare assassinio. Nella lotta che ne segue, l'agente non riesce a trattenere il sicario dal cadere dalla finestra di un grattacielo prima di sapere per chi lavori. Un indizio nella valigetta operativa del killer lo spinge a recarsi a [[Macao]], dove in uno stupendo casinò sulle palafitte incontra Sévérine, la misteriosa direttrice del locale legata all'uomo che ha commissionato il furto del drive. L'agente scopre il terrore psicologico che accompagna i modi spregiudicati dall'avvenente donna, ex prostituta d'alto bordo, quando egli fa riferimento al suo misterioso capo.