French press: differenze tra le versioni
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===French press verticale===
La ''french press'' verticale<ref name="Poliquin" /><ref name="Stecchi" /><ref name="Weider" /> (''vertical french press'' o ''vertical triceps extension''), spesso chiamata semplicemente "estensioni dietro la testa o oltre la testa" (''overhead triceps extensions''<ref name="Capadia" /><ref name="Boehler" />), è la terza principale variante delle ''french press''. La peculiarità di questo esercizio è il busto verticale, e il braccio flesso sulla spalla in verticale in allineamento con il busto<ref name="Boehler" />. In questa situazione il capo lungo riesce a raggiungere la massima posizione di prestiramento<ref name="Hansen" /><ref name="Poliquin1" />, ad un livello analogo a quanto permette la variante su panca inclinata a 45°. Analisi elettromiografiche hanno mostrato che la ''french press verticale'' (nella variante in piedi e con un manubrio bilaterale) favorisca una maggiore attività generale del tricipite rispetto alla ''french press'' orizzontale<ref name="Boehler" />. Questa modalità viene normalmente eseguita da seduti (''seated french press'' o ''seated triceps extension''), su schienale oppure senza appoggio, tuttavia in quest'ultimo caso è richiesta una grande stabilità e l'intervento isometrico della muscolatura addominale, impegnata sia nello stabilizzare il tronco che nell'impedire un eccessivo inarcamento della curva lombare<ref name="Delavier" />. Per questo motivo l'esercizio senza schienale è assolutamente da evitare con l'uso di alti carichi, i quali provocherebbero una perdita di equilibrio impedendone di fatto l'esecuzione. L'esercizio è praticabile anche nella posizione eretta (''standing french press'' o ''standing triceps extension'')<ref name="Boehler" />, chiamando in causa i muscoli stabilizzatori e rendendolo ancora poco adatto all'uso di carichi elevati ad alta intensità. Se da un lato il braccio portato in completa ''flessione'' ha il vantaggio di prestirare il capo lungo<ref name="Davidson" />, nella posizione verticale il difetto evidente è la crescente riduzione della tensione muscolare man mano che il gomito viene esteso, un problema che invece non è presente nella ''french press'' su panca inclinata se correttamente eseguita. Si può notare infatti che nella fase di massima estensione, quando le braccia sono perfettamente verticali (''[[lock out]]''), il braccio di leva è minimo perché la linea di azione della forza è allineata sia con l'articolazione del gomito che con quella della spalla. Per evitare i punti morti sarebbe possibile arrestare il movimento prima della massima estensione, ma ciò determina una riduzione del ROM. La ''french press'' verticale per tanto può essere ritenuto un esercizio utile per stimolare selettivamente il capo lungo del tricipite e,nella variante da seduti, riduce il grado di estensione della coscia in presenza di problematiche alla bassa schiena - similmente a quanto permette la variante su panca inclinata - ma impone una riduzione della traiettoria utile durante l'arco di movimento. Altre problematiche potenziali sono legate al livello di flessione del braccio a circa 180°, una posizione inadatta per i soggetti con sindrome da ''impingement'' che accusano un'infiammazione ai tendini della cuffia dei rotatori e del capo lungo del bicipite, e il cui contatto con l'
===French press al cavo===
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