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Padre Usai nel corso della della sua difesa sostenne che tutti gli agenti paracadutati in Sardegna in realtà non avessero intenzione di compiere azioni di spionaggio ma semplicemente di ritornare presso le proprie famiglie dalle quali erano rimasti separati dagli eventi della guerra<ref>{{cita|Daniele Lembo|p. 150}}</ref>.
L'accusa, tenuta dal tenente [[Francesco Coco (magistrato)|Francesco Coco]], che divenuto magistrato a [[Genova]] verrà ucciso dalle [[Brigate Rosse]] nel [[1976]], chiese la condanna a morte mediante fucilazione alla schiena di Padre Usai e l'assoluzione per tutti gli altri imputati. Il tribunale, però, mentre confermò l'assoluzione per gli altri soldati dalle accuse, comminò al cappellano militare trent'anni di carcere da scontarsi nel penitenziario dell'[[Asinara]]. Fu scarcerato nel [[1946]], grazie alla cosiddetta "[[amnistia Togliatti]]". Gli altri agenti furono poi comunque condannati a due anni di confino erogati dall'[[Alto Commissariato per le Sanzioni contro il Fascismo]]<ref>[http://www.storiaxxisecolo.it/fascismo/fascismo27.htm L'epurazione - Cos'era l'Alto Commissariato]</ref>. Padre Usai fu scarcerato nel [[1946]], grazie all'"[[amnistia Togliatti]]".
 
===Il dopoguerra===