Wiomarc'h: differenze tra le versioni

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Wiomarc'h sembra esercitasse il proprio potere nel nord della [[Bretagna]], precisamente nella regione occidentale della [[Dumnonia]]. L'utilizzo successivo del medesimo nome da parte dei [[Viscontea di Léon|Visconti di Léon]] ha indotto certi storici a postulare la discendenza di questi da Wiomarc'h<ref>Dom Morice, ''Histoire de Bretagne '' Tomo I: tavola genealogica «Comtes de Léon» pag.XV </ref>. Secondo [[Pierre Le Baud]] egli fu: «Guihomarus figlio o nipote di Morvannus, cui succedette come visconte di Léon».<ref>Pierre Le Baud, ''Cronicques & Ystoires des Bretons'', Société des Bibliophiles Bretons, riedizione 1911. Tomo III, pagg.173-174</ref>
 
La sua fu la prima ribellione in Bretagna da quando [[Ludovico I del Sacro Romano Impero|Ludovico il Pio]] aveva pacificato la regione dopo la sconfitta di [[Morvan Lez-Breizh|Morvan]] nell'[[818]]. Nell'autunno [[822]], Wiomarc'h aveva già dato inizio alla ribellione della Bretagna, poiché, secondo [[Eginardo]], [[Lamberto I di Nantes]] guidò gli altri conti della marca di [[Neustria]] contro Wiomarc'h, mettendo a ferro e fuoco la regione<ref name=Einhardi>{{en}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000868_00243.html?sortIndex=010%3A050%3A0001%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germanica Historica: Einhardi Annales, anno 822, pag 209]</ref>ma la resistenza opposta valse a conservargli la libertà.<ref name="eginhard">Annales d'Éginhard: Louis le Débonnaire (814-829)</ref>.
 
Quando l'insurrezione riprese vigore nell'[[824]], Ludovico stesso si diresse su [[Rennes]]<ref name=Einhard>{{en}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000868_00246.html?sortIndex=010%3A050%3A0001%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germanica Historica: Einhardi Annales, anno 824, pag 212]</ref>, città vicina alle frontiere della Bretagna (il che suggerisce che il centro del potere di Wiomarc'h fosse nel nord della Britannia, ovest della Dumnonia, e non nel sud-ovest come per Morvan).<br>A Rennes Ludovico divise l'armata in tre contingenti, affidandone due ai figli, [[Pipino I di Aquitania]] e [[Ludovico II il Germanico]], e riservando per sé il comando del terzo<ref name=Einhard/>; entrò quindi in Bretagna e la mise a ferro e fuoco per più di quaranta giorni<ref name=Einhard/>, ma di nuovo Wiomarc'h non si arrese, e il sovrano ripartì per [[Rouen]]<ref name=Einhard/>, il 17 novembre.<ref name="eginhard" /><ref name="Smith 66">Smith, pag. 66.</ref>