Luigi Cremona: differenze tra le versioni

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Cremona, lusingato per tale proposta e desideroso di abbandonare Milano, inizialmente accettò l'incarico a cui però dovette rinunciare quasi immediatamente sotto le pressioni del [[Ministro della Pubblica Istruzione]], [[Antonio Scialoja]], che voleva affidargli il compito di dirigere e riordinare la [[Scuola degli ingegneri in Roma]].
 
Fu così che si trasferì a [[Roma]] come direttore della Scuola degli ingeneriingegneri occupandosi anche della cattedra di [[Statica grafica]] che fu poi (nel 1877) tramutata in una di [[Matematica Superiore]].
 
Nel giugno del 1880, fu nominato dal [[Ministro della Pubblica Istruzione]], [[Francesco De Sanctis]], [[commissario regio]] nella [[Biblioteca Nazionale Centrale di Roma|biblioteca Vittorio Emanuele]] che in quegli anni si trovava in una situazione critica a causa di scandali legati a furti di libri, all'incapacità dei bibliotecari e, in generale, alla confusione che regnava al suo interno.