Operazione Rheinübung: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: correzione cita web |
mNessun oggetto della modifica |
||
Riga 14:
|Effettivi1=1 [[Nave da battaglia|Corazzata]] <br /> 1 [[Incrociatore pesante]]<br />3 [[Cacciatorpediniere]] <br />14 [[sommergibile|sommergibili]] <br />13 navi appoggio <br/> una flottiglia di dragamine
|Effettivi2=2 [[Portaerei]] <br /> 3 [[Nave da battaglia|Corazzate]] <br /> 3 [[Incrociatori]] pesanti<br /> 3 [[Incrociatore da battaglia|Incrociatori da battaglia]] <br /> 7 [[Incrociatori]] leggeri<br />19 [[Cacciatorpediniere]] <br />3 [[sommergibile|sommergibili]]
|Perdite1=1 Corazzata <br />
|Perdite2=1 Incrociatore da battaglia <br /> 1 cacciatorpediniere<br />
}}
{{Battaglia dell'Atlantico (1939-1945)}}
Riga 22:
Salpate il 18 maggio 1941, le due unità tedesche si diressero verso nord al fine di entrare in Atlantico attraverso lo [[stretto di Danimarca]], mentre varie squadre navali della [[Royal Navy]] britannica si lanciavano al loro inseguimento; il 24 maggio le navi di Lütjens affrontarono una formazione navale britannica guidata dal viceammiraglio [[Lancelot Holland]] nella [[battaglia dello stretto di Danimarca]], durante la quale venne affondato il grande [[incrociatore da battaglia]] britannico {{nave|HMS|Hood|51|6}}<ref name=Peillard221/>. Danneggiata nello scontro, la ''Bismarck'' si separò dal ''Prinz Eugen'' e cercò di rientrare nel porto di [[Brest (Francia)|Brest]], mentre forti contingenti della [[Home Fleet]] dell'ammiraglio [[John Tovey]] e della [[Force H]] dell'ammiraglio [[James Somerville]] convergevano sulla sua posizione.
Dopo vari tentativi di seminare i suoi inseguitori, nel tardo pomeriggio del 26 maggio la ''Bismarck'' fu gravemente danneggiata da un attacco aereo di velivoli decollati dalla [[portaerei]] britannica {{nave|HMS|Ark Royal|91|6}}; ormai incapace di governare, la nave da battaglia tedesca fu raggiunta dalle unità di Tovey e [[Caccia alla Bismarck|affondata]] alle 10:36 del 27 maggio, a circa {{M|600
== La battaglia dell'Atlantico ==
{{vedi anche|battaglia dell'Atlantico (1914-1918)|battaglia dell'Atlantico (1939-1945)}}
Durante entrambe le guerre mondiali, il [[Regno Unito]] dipese dalla sua [[marina mercantile]] per l'approvvigionamento di cibo e di altre materie essenziali, provenienti sia dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] che dai propri [[Impero britannico|possedimenti coloniali]]. Per i trasporti navali lungo le rotte commerciali, disponeva di una flotta mercantile imponente che, al 3 settembre 1939, data della sua entrata in guerra<ref>{{Cita|Salmaggi-Pallavisini1989|p. 18|Salmaggi, Pallavisini 1989|harv=s}}.</ref>, ammontava a circa
Grandi sforzi furono compiuti dai britannici allo scopo di proteggere questi vitali collegamenti che, a dispetto delle enormi perdite patite quantificate in circa
== Antefatti ==
Riga 82:
[[File:Bundesarchiv Bild 101II-MN-1361-21A, Schlachtschiff Bismarck, Kapitän Ernst Lindemann.jpg|thumb|left|upright|Il [[capitano di vascello]] [[Ernst Lindemann]], comandante della ''[[Bismarck (nave da battaglia)|Bismarck]]'']]
Un limite all'attuabilità del piano era costituito dalla scarsa autonomia del ''Prinz Eugen'', di circa
[[File:Gneisenau e kal sec'h Brest 06 04 1941.jpg|thumb|Lo ''Gneisenau'' in bacino a Brest nell'aprile del 1942 dopo il siluramento]]
Riga 102:
[[File:Bismarck reconnaissance.jpg|thumb|left|La foto scattata dal [[tenente]] Michael Suckling, a bordo di uno [[Supermarine Spitfire|Spitfire]], raffigurante la ''Bismarck'' in un [[fiordo]] norvegese]]
La mattina del 21 maggio la ''Bismarck'' e il ''Prinz Eugen'' entrarono nel [[fiordo]] di Bergen<ref name=SalmaggiPallavisini126/> e la possibile sosta sorprese molti degli ufficiali delle due unità tedesche, in quanto la velocità era l'elemento primario per realizzare l'effetto sorpresa e per diminuire il pericolo di venire scoperti, unito al fatto che la Norvegia era facilmente raggiungibile dagli aerei da ricognizione britannici provenienti dalla Scozia; nonostante questo Lütjens dette ordine alla ''Bismarck'' di attraccare nel fiordo di [[Grimstad]] e al ''Prinz Eugen'' nella [[baia]] di [[Kalvanes]]<ref name=GuerraSulMare98/>. Durante la sosta Lütjens dette inoltre ordine di riverniciare lo scafo delle due navi con la pittura grigia, allo scopo di occultarne la vista attraverso la [[foschia]] ma, mentre il ''Prinz Eugen'' si rifornì di carburante, la ''Bismarck'' evitò di farlo, nonostante ne avesse già consumato circa
Il 22 maggio nel [[Korsfjord]] vennero avvistate nuovamente le due navi alle 13:15<ref>{{Cita|Kennedy|pp. 40-41|Kennedy 1974|harv=s}}.</ref>, da uno [[Supermarine Spitfire|Spitfire]] da ricognizione britannico che fotografò la ''Bismarck'' da un'altezza di 7.620 metri e le informazioni vennero prontamente riferite all'Ammiragliato<ref name=GuerraSulMare99/>; poiché il comandante del Coastal Command, maresciallo dell'aria sir Frederick Bowhill, volle far esaminare il materiale dal suo [[Stato maggiore]], si perse ulteriore tempo perché le foto dovettero essere portate a Londra in modo avventuroso con lo stesso Spitfire che le aveva scattate, e fu solo all'alba del giorno dopo che arrivò la conferma dell'avvistamento in base alla interpretazione fotografica. Nel frattempo, dopo che l'ammiraglio Tovey era giunto ad analoghe conclusioni, la squadra del [[contrammiraglio]] [[Lancelot Holland]], costituita dallo HMS ''Hood'', comandato dal capitano di vascello [[Ralph Kerr]], e dalla HMS ''Prince of Wales'', comandata dal capitano di vascello [[John Leach]], insieme alla loro scorta di cacciatorpediniere, era in rotta per lo stretto di Danimarca, ritenuto il passaggio più probabile per le unità di superficie tedesche, dove erano già di pattuglia due incrociatori [[classe County (incrociatore)|classe County]], l'{{nave|HMS|Norfolk|78|6}}, comandato dal capitano di vascello [[A.J.L. Phillips]], e l'{{nave|HMS|Suffolk|55|6}}, comandato dal capitano di vascello [[Robert Meyric Ellis]] e con a bordo il comandante della 1ª divisione incrociatori, il contrammiraglio [[Frederic Wake-Walker]]; il dispositivo di sorveglianza era completato dagli incrociatori [[Classe Town (incrociatore 1936)|classe Town]] {{nave|HMS|Manchester|C15|6}}, comandato dal capitano di vascello [[Harold Drew]], e {{nave|HMS|Birmingham|C19|6}}, che incrociavano le acque tra l'Islanda e le isole Fær Øer<ref name=Peillard217>{{Cita|Peillard1992|p. 217|Peillard 1992|harv=s}}.</ref>. A [[Scapa Flow]], in attesa di salpare, si trovavano la [[nave ammiraglia]] HMS ''King George V'', comandata dal capitano di vascello [[Wilfrid Rupert Patterson]] e sulla quale si trovava l'[[John Tovey|ammiraglio della Flotta Sir John Tovey]], comandante in capo della Home Fleet, e quattro incrociatori: i due [[Incrociatore leggero|incrociatori leggeri]] [[Classe Arethusa (incrociatore 1934)|classe Arethusa]] {{nave|HMS|Galatea|71|6}} e {{nave|HMS|Aurora|12|6}}, l'incrociatore [[classe Crown Colony]] {{nave|HMS|Kenya|14|6}} e l'incrociatore [[Classe Dido (incrociatore)|classe Dido]] {{nave|HMS|Hermione|74|6}}, oltre a 7 cacciatorpediniere<ref name=Peillard217/>.
Riga 132:
L'affondamento dello ''Hood'' consentì alle due navi tedesche di concentrare il fuoco sull'altra unità britannica rimasta e, alle ore 06:02, un altro proiettile proveniente dalla ''Bismarck'' colpì la [[Ponte di comando (nautica)|plancia]] della ''Prince of Wales'', uccidendo tutti gli ufficiali presenti con l'unica eccezione del comandante Leach, il quale rimase miracolosamente illeso<ref name=Peillard221/>; alle ore 06:09, dopo che la corazzata fu nuovamente colpita dalle salve della squadra tedesca, essa si nascose dietro una [[cortina fumogena]]<ref>{{Cita|H&Wvol.Guerrasulmare|p. 104|AA.VV. Guerra sul mare|harv=s}}.</ref>. Il contrammiraglio Wake-Walker, divenuto comandante anziano della squadra, di concerto con il capitano Leach prese la decisione di non proseguire nel combattimento ma di mantenere il contatto in attesa dell'arrivo della Home Fleet, in quel momento distante circa 400 miglia<ref name=Hart532/>; alle ore 06:13 la ''Prince of Wales'' si disimpegnò per dirigersi il giorno successivo, ormai a corto di carburante, verso l'Islanda<ref name=Peillard222>{{Cita|Peillard1992|p. 222|Peillard 1992|harv=s}}.</ref>.
Mentre in Germania si festeggiava la vittoria, dopo il comunicato letto alla radio dal [[Reichsministerium für Volksaufklärung und Propaganda|Ministro della propaganda]] [[Joseph Goebbels]]<ref name=GuerraSulMare105>{{Cita|H&Wvol.Guerrasulmare|p. 105|AA.VV. Guerra sul mare|harv=s}}.</ref>, il capitano Lindemann ed il comandante di squadra, il viceammiraglio Lütjens, si trovarono in disaccordo se proseguire o meno lo scontro con la corazzata britannica: il primo avrebbe voluto portarlo a termine ma il secondo intese seguire il programma originario, facendo rotta verso sud est, in direzione dell'Atlantico centrale, mentre il ''Prinz Eugen'' si staccò e fece rotta verso sud per rifornirsi in mare e proseguire la missione<ref name=Salmaggi-Pallavisini128/>: una volta terminata l'operazione, tuttavia, una serie di avarie ai motori indussero il capitano Brinkmann a interrompere la scorreria e a fare rotta verso Brest<ref name=Hart533>{{Cita|Hart2009|p. 533|Liddell Hart 2009|harv=s}}.</ref>. I danni subiti dalla ''Bismarck'' durante la battaglia indussero Lütjens a rinunciare sia alla caccia ai convogli che all'ipotesi alternativa di rientrare in Germania, a causa delle ingenti forze alla sua ricerca<ref name=Hart533/>, e, alle ore 08:00, comunicò a [[Berlino]] la sua intenzione di fare rotta verso [[Saint-Nazaire (Loira Atlantica)|Saint-Nazaire]]<ref name=Peillard222/>: era accaduto infatti che uno dei colpi provenienti dalla ''Prince of Wales'' aveva sfondato la prua a [[babordo]], facendo imbarcare circa
== L'inseguimento ==
Riga 206:
{{Doppia immagine|left|John Tovey.jpg|120|The Royal Navy during the Second World War A21405.jpg|120|L'ammiraglio [[John Tovey]] comandante della ''Home Feet'', diresse a bordo della corazzata ''King George V'', l'inseguimento della Bismarck|Il capitano di vascello [[Frederick Dalrymple-Hamilton]], comandante della corazzata ''Rodney''}}
110 marinai vennero salvati dal ''Dorsetshire'' e dal cacciatorpediniere {{nave|HMS|Maori|F24|6}} ma, dopo un'ora, l'operazione di soccorso venne bruscamente interrotta dalla notizia della presenza di un U-Boot, che poi si rivelerà essere lo ''U-74'', avvistato dalle vedette del ''Dorsetshire'' immobile; il comandante Martin dovette interrompere l'operazione e far passare la nave a tutta forza, come avvenne anche sul ''Maori'', e alcuni naufraghi che stavano cercando di salire a bordo ricaddero in mare; morirono tutti tranne cinque che vennero recuperati dallo ''U-74''; altri tre vennero recuperati su una zattera. Anche la nave meteorologica tedesca ''Sachsenwald'', un peschereccio convertito da 600 tonnellate che operava con la designazione di ''Wetterbeobachtungsschiff 7'', venne dirottata sul luogo per recuperare eventuali naufraghi<ref name="swald"/>; dopo diverse ore della giornata del 28 spese nella ricerca, alle 22:35 vennero avvistate due luci rosse e una zattera con naufraghi. Nell'affondamento della ''Bismarck'' persero la vita
La Forza H recuperò gli Swordfish dopo che ebbero buttato a mare i siluri, non essendo possibile appontare con le armi a bordo, e fece rotta su Gibilterra, non prima di essere stata attaccata da alcuni bombardieri [[Heinkel He 111]] e da un [[Focke-Wulf Fw 200]] "Condor" tedeschi, con alcune bombe che caddero vicino alla ''Ark Royal''. Il 28 maggio il cacciatorpediniere inglese {{nave|HMS|Mashona|F59|6}}, che rientrava insieme al ''Tartar'' verso l'Irlanda a 12 nodi e con penuria di carburante, venne attaccato e pesantemente colpito da aerei tedeschi<ref name="mashona1">{{cita web |url=http://www.naval-history.net/WW2CampaignsAtlanticBattles.htm|titolo=Battle of Atlantic - su naval-history.net|accesso=11 giugno 2013}}</ref> 100 miglia a sud della squadra di Tovey; la nave venne abbandonata con la sala caldaie allagata e l'afflusso d'acqua incontrollabile, ed affondata dagli stessi britannici; 170 membri dell'equipaggio (secondo altre fonti 184) tra cui il comandante vennero recuperati dal ''Tartar'', che arrivò a [[Derry]] con sole 5 tonnellate di nafta nei serbatoi<ref>{{Cita|Kennedy|pp. 243,244|Kennedy 1974|harv=s}}.</ref> e dai cacciatorpediniere HMS ''Sherwood'' e HMCS ''St. Clair'', mentre 36 furono i morti<ref name="mashona2">{{cita web |url=http://www.naval-history.net/xGM-Chrono-10DD-34Tribal-Mashona.htm#convoy|titolo=HMS MASHONA (F 59) - Tribal-class Destroyer - su naval-history.net|accesso=22 giugno 2013}}</ref>. L'equipaggio dello Swordfish 5H della ''Victorious'', disperso il mattino del 25, ricomparve fortunosamente a [[Reykjavík]] dopo aver passato nove giorni su una lancia di salvataggio accanto alla quale erano ammarati, probabile residuo di una nave affondata di un convoglio, ed essere stati recuperati dal mercantile islandese ''Lagarfoss''<ref>{{Cita|Kennedy|p. 245|Kennedy 1974|harv=s}}.</ref>.
Riga 213:
Il ''Prinz Eugen'' ruppe il contatto con la ''Bismarck'' alle 18:14 del 24 maggio e prese rotta sud. La navigazione si svolse senza incontri fino al 26 maggio, giorno in cui fece rifornimento a nord ovest delle [[isole Azzorre]] dalla petroliera ''Spichern'', una preda che in precedenza era la norvegese ''Krossfonn'', dato che i serbatoi della nafta erano rimasti con solo l'8% di carburante. Il giorno successivo incontrò un sommergibile italiano non specificato dal quale seppe che non erano presenti in zona mercantili nemici ma che cinque corazzate erano state avvistate verso sud-ovest in navigazione ad alta velocità<ref>{{Cita|Kennedy|p. 246|Kennedy 1974|harv=s}}.</ref>; il rapporto però contrasta con la penuria di carburante che le unità britanniche soffrivano dopo la caccia.
Intanto Churchill cercava di spingere il [[Presidente degli Stati Uniti d'America|presidente statunitense]] [[Franklin Delano Roosevelt]] ad inviare navi della marina statunitense alla ricerca dell'incrociatore tedesco, sperando in uno scontro tra le due marine che scatenasse un incidente diplomatico tra Germania e Stati Uniti, con la prospettiva di accelerare l'entrata in guerra di questi ultimi<ref>{{cita web |http://www.theatlantic.com/past/issues/2002/04/hitchens.htm | The Medals of His Defeats - by Christopher Hitchens | 24 giugno 2013 }}"...it would be better for instance that she should be located by a US ship as this might tempt her to fire on that ship, then providing the incident for which the US government would be so grateful."</ref>. In realtà i tedeschi avevano già notato la presenza statunitense in mare, quando il sommergibile ''U-74'' aveva rilevato nel pomeriggio del 16 maggio la presenza dapprima di tre cacciatorpediniere della [[classe Dunlap]] e poi di una nave da battaglia della [[classe New York]], a
== Conseguenze dell'operazione Rheinübung ==
|