Discussione:Trieste: differenze tra le versioni

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aiutata leggibilita'
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::@Bramfab: E' giusto quello che mi chiedo io :) E la risposta a questa domanda, sarai d'accordo con me, è molto più importante delle tante righe dedicata ai nomi degli studiosi che hanno citato il provvedimento nelle loro opere. --[[Utente:Spazzino|Spazzino]] ([[Discussioni utente:Spazzino|msg]]) 00:38, 19 set 2013 (CEST)
 
==ri-ri-bozza==
 
Anzitutto ringrazio per i commenti ed i suggerimenti.
Riguardo alla questione dello stile enciclopedico e dell'ordine imperiale mi pare che abbia già risposto Bramfab.
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INTRODUZIONE. I CONTRASTI NAZIONALI.
“<big>Per il paragrafo di Sestan, limiterei le citazioni dirette e modificherei così ecc ecc.</big>”
:: '''Concordo''' Avevo portato molte citazioni dirette per confermare che non si deformava il pensiero dell’autore citato, ma credo che si possano ridurre senza problemi.
 
 
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'''Parliamone'''. Questo passo specifico non è mio, poiché preesisteva nel testo della voce e l’ho inglobato nella bozza. L’autore mi pare che sia Bramfab, quindi credo sarebbe meglio sentire il suo parere. Posso comunque fornire infomazioni aggiuntive. Le manifestazioni erano state determinate da una legge scolastica, la quale permetteva l’ingerenza del clero nelle attività didattiche. Il clero era in maggioranza slavo, spesso sostenitore del nazionalismo slavo (i leaders dei nazionalismi sloveno e croato erano all’epoca quasi tutti ecclesiastici), comunque quasi sempre di tendenze conservatrici ed austriacanti: da qui i timori della comunità italiana per la scuola e la manifestazione. Ad esempio, ad uno dei maggiori istituti scolastici italiani di Trieste era stato incaricato praticamente con funzioni di “sorvegliante” un sacerdote croato noto per il suo attivismo politico nazionalista. Il problema non riguardava solo Trieste, poiché si ebbero scontri (politici) in tutta l’Istria
[cfr. ad esempio G. Valdevit, ''Chiesa e lotte nazionali. Il caso di Trieste 1850-1919'', Udine 1979]
::::Si potrebbe anche approfondire brevemente l’esempio portato, spiegando perché si manifestava, però si andrebbe troppo lontano e si dovrebbe parlare dei rapporti fra impero e Chiesa, del concordato, della slavizzazione del clero e della politicizzazione in senso nazionalista del clero slavo ecc. Personalmente, eviterei d'allargarci ancora.
Personalmente, non ho nulla in contrario sulla modifica, che potrebbe rendersi con “''manifestazioni a favore della libertà d’insegnamento''” (genericamente).
Comunque l’autore di questo passo specifico non sono io e penso bisogni chiedere il parere di Bramfab.
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