Rodolfo Zilli: differenze tra le versioni
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==Biografia==
Ancora bambino abbandonò [[Nimis]] per seguire il padre, umile scalpellino, nel duro calvario dell’emigrazione. Giunto in [[Germania]], Rodolfo Zilli frequentò, sotto la guida del maestro Wurba, l’accademia di Belle Arti di [[Monaco di Baviera]], che allora godeva di una particolare rinomanza, e si fece ben presto notare per la serietà e l’impegno nello studio, ottenendo i primi riconoscimenti.
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Fu membro delle Accademie di Scienze, Lettere e arte di Udine, Milano, Roma, ecc. Era Commendatore della Repubblica e ricevette l’ambito premio friulano « Epifania » che comporta pure l’antico titolo di « Cavaliere del Friuli », come anche la Medaglia d’Onore della città di Graz, la medaglia d’oro della Stiria, il « Lion d’oro 1975 ».
==Opere==
Tra le sue opere troviamo: i busti del Patriarca Urbani, di [[Giovanni XXIII]], del modello di Beppino Sarto, futuro [[Papa Pio X]], un bassorilievo in bronzo raffigurante [[Robert Schuman]], oggi sulla sua tomba presso Metz, il busto in bronzo del dantista [[Rudolf Palgen]], il bassorilievo di Gaetano Martino, il bassorilievo in bronzo di Hans Furler, ecc.
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