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In Inghilterra la rivoluzione industriale aveva portato, all’inizio del Diciannovesimo Secolo, ad un progressivo abbandono del lavoro agricolo da parte della popolazione rurale ed in suo progressivo trasformarsi in “proletaria”. Parallelamente vi è una soppressione dell’artigianato, e l’enorme massa dei lavoratori riuniti nella classe operaia, si ritrova in una situazione di sfruttamento lavorativo (solo nel 1802 venne implementata la legge che limita l’impiego di apprendisti per 12 ore al giorno), e le abitazioni avevano affitti molto elevati con delle condizioni igieniche terribilmente scadenti, prive di fogne o in comunicazione con i condotti dell’acqua. Questa situazione porta nel 1832 alla prima epidemia inglese di colera. La povertà, le lunghe giornate lavorative e la diffusione delle malattie aumentarono la richiesta di infermieri che operassero per la salute della comunità. <ref name=":2">Craven RF, Hirnle CJ. Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica. Volume 1. Milano: Casa Editrice Ambrosiana; 2007.</ref>
L’infermieristica era ancora legata ed influenzata dalla religione, ed il pensiero era che l’immagine umanitaria dell’infermiere fosse legata ad una chiamata spirituale alla professione. Le qualità dei potenziali candidati a diventare infermieri erano povertà, innocenza e sottomissione.<ref name=":
Le rivoluzioni e le epidemie, negli Stati Uniti, portarono ad un’ulteriore espansione del ruolo infermieristico nel Diciottesimo Secolo. I problemi correlati ai bisogni di assistenza erano legati, neanche a dirsi, alla scarsa igiene e ai bassi standard di vita. Alla fine del Diciottesimo Secolo “''l’assistenza infermieristica era erogata negli ospedali, ma le condizioni di lavoro erano misere e questo portò ad una perdita di status sociale di chi esercitava la professione.” ''<ref name=":2" />
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Negli Stati Uniti ed in Inghilterra il modello Nightingale influenza la formazione, l’organizzazione del lavoro e la identificazione professionale, permettendo un evoluzione professionale infermieristica in rapida ascesa con mete sempre più ambiziose, come nel 1911 in America, dove nacque l’organizzazione professionale ''[http://nursingworld.org American Nurses Association (ANA)]''. Successivamente nacquero le organizzazioni professionali come la ''[http://www.cna-aiic.ca/en Canadian Nurses Association (CNA)]'', l’''[http://www.icn.ch International Council of Nurses (ICN)]'', la ''[http://www.nln.org National League of Nursing (NLN)]''. In Italia invece è attiva la ''Federazione italiana degli Infermieri e delle Infermiere degli Ospedali e dei Manicomi''.
La prima rivista infermieristica risale al 1900, ovvero l’[http://http://journals.lww.com ''American Journal of Nursing (AJN)''], gestita e pubblicata unicamente da infermieri.<ref name=":3">Dolan et al; 1983.</ref> Nel 1909 apre la prima scuola universitaria di assistenza infermieristica in Minnesota. Nel 1923 viene pubblicata la Gold Mark Report, considerato un punto fondamentale nella storia dell’educazione infermieristica: identifica i bisogni della formazione di base, di assistenza infermieristica in sanità pubblica e sostiene la necessità di aiuto finanziario per le scuole infermieristiche universitarie. I risultati di questo rapporto facilitarono il passaggio delle scuole infermieristiche ospedaliere all’università negli Stati Uniti. Nel 1965 il rapporto “Lysaught Report” della National Commission on Nursing and Nursing Education, analizzò numerosi problemi infermieristici fra cui: “il chiarimento dei ruoli e delle funzioni infermieristiche, l’educazione infermieristica e le opportunità di carriera per gli infermieri.” 9
==Modelli concettuali di assistenza infermieristica==
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