Divina Commedia: differenze tra le versioni

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== Titolo ==
 
Probabilmente il titolo originale dell'opera fu ''Commedia'', o ''Comedìa'', dal greco κωμωδία (''komodìa'', composto di ''kòme'', ''villaggio'', e ''odé'', ''canto''; letteralmente ''canto del villaggio''). È infatti così che Dante stesso chiama la sua opera [Inferno XVI, 128] ([[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]] [[Inferno - Canto ventunesimo|XXI]], [[:s:Divina Commedia/Inferno/Canto XXI|2]]). In seguito il titolo di "divina" le venne dato da Boccaccio. Nell<nowiki>'</nowiki>''Epistola'' (la cui paternità dantesca non è del tutto certa) indirizzata a [[Cangrande I della Scala|Cangrande della Scala]], Dante ribadisce il titolo latino dell'opera: ''Incipit Comedia Dantis Alagherii, Florentini natione, non moribus''.<ref>{{cita web|url=http://www.liberliber.it/biblioteca/a/alighieri/epistole/html/epistole.htm|titolo=Le ''Epistulae'' di Dante su Liber Liber|accesso=03-04-3 aprile 2008}}</ref> In essa vengono addotti due motivi per spiegare il titolo conferito: uno di carattere letterario, secondo cui col nome di ''commedia'' era usanza definire un genere letterario che, da un inizio difficoltoso per il protagonista, si conclude con un lieto fine, e uno stilistico. Infatti lo stile nonostante sia sublime, tratta anche tematiche turpi tipiche di uno stile umile, secondo l'ottica cristiana di accogliere anche gli aspetti più bassi del reale, pur di raggiungere il cuore di tutta l'umanità. Nel poema, infatti, si ritrovano entrambi questi aspetti: dalla "selva oscura", [[allegoria]] dello smarrimento del poeta, si passa alla redenzione finale, alla visione di Dio nel Paradiso; e in secondo luogo, i versi sono scritti in volgare e non in latino che, sebbene esistesse già una ricca tradizione letteraria in [[lingua italiana|lingua del sì]], continuava ad essere considerata la lingua per eccellenza della cultura.
 
L'[[aggettivo]] ''divina'' fu usato per la prima volta da [[Giovanni Boccaccio]] nel ''Trattatello in laude di Dante'' del 1373, circa 70 anni dopo il periodo in cui si pensa sia stato cominciato il poema. La dizione ''Divina Commedia'', però, divenne comune solo dalla metà del [[XVI secolo|Cinquecento]] in poi, quando [[Ludovico Dolce]], nella sua edizione veneziana del [[1555]], stampata da Gabriele Giolito de' Ferrari, riprese il titolo boccacciano.
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Le date in cui Dante fa svolgere l'azione della Commedia si ricavano dalle indicazioni disseminate in diversi passi del poema.
 
Il riferimento principale è [[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]] [[Inferno - Canto ventunesimo|XXI]], [[:s:Divina Commedia/Inferno/Canto XXI|112-114]]: in quel momento sono le sette del mattino del [[Sabato Santo]] del [[1300]], 9 aprile<ref>{{cita libro|autore=[[Natalino Sapegno]] (a cura di)|titolo=La Divina Commedia - Vol. I. Inferno ||editore=La Nuova Italia|città=Firenze |idpagine=p.4|isbn={{NoISBN}}|pagine=p.4}}</ref> o, secondo altri commentatori, del 26 marzo del 1300.<ref>{{cita libro|curatore=Vittorio Sermonti|titolo=La Divina Commedia - Inferno,|editore=Bruno Mondadori|città=Milano|anno=1996|id=ISBN 8842430773|p. 286|isbn=88-424-3077-3}} e {{cita libro|autore=[[Manfredi Porena]] (commentata da)|titolo=La Divina Commedia di Dante Alighieri - Vol. I. Inferno |edizione=Nuova edizione riveduta e ampliata |anno=1968 |mese=ristampa maggio |editore=Zanichelli |città=Bologna |id={{NoISBN}} |pagine=pp. 14-16 |capitolo=Canto I, nota finale 1 |cid=Porena inf|isbn={{NoISBN}} }}</ref>. L'anno è confermato da [[Purgatorio (Divina Commedia)|Purgatorio]] [[Purgatorio - Canto secondo|II]], [[:s:Divina Commedia/Purgatorio/Canto II|98-99]], che fa riferimento al [[Giubileo universale della Chiesa Cattolica|Giubileo]] in corso. Tenendo questo punto fermo, in base agli altri riferimenti si ottiene che:
 
* alla mattina dell'8 aprile ([[Venerdì Santo]]) o del 25 marzo, Dante esce dalla "selva oscura" e inizia la salita del colle, ma viene messo in fuga dalle tre fiere e incontra [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]].
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|titolo= La Divine Comédie
|url= http://fr.wikisource.org/wiki/La_Divine_Com%C3%A9die_(traduction_Lamennais)
|datadiaccesso= 27-10- ottobre 2008
|editore= [[Wikisource]]
}}</ref><ref>{{cita libro
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|titolo= La Divine Comédie
|url= http://fr.wikisource.org/wiki/La_Divine_Comédie
|datadiaccesso= 27-10- ottobre 2008
|editore= [[Wikisource]]
}}</ref> [[Henry Wadsworth Longfellow]] (1807 - 1882) è stato il primo [[stati Uniti d'America|statunitense]] a tradurla in [[lingua inglese|inglese]], completando il lavoro nel [[1867]].<ref>{{cita libro
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|titolo= The Divine Comedy
|url= http://en.wikisource.org/wiki/The_Divine_Comedy
|datadiaccesso= 27-10- ottobre 2008
|editore= [[Wikisource]]
}}</ref> [[Giovanni Peterlongo]] (1856&nbsp;– 1941) l'ha tradotta in [[lingua esperanto|esperanto]].<ref>Dante Alighieri, ''La Divina Commedia-La dia komedio. Testo esperanto a fronte'' (traduzione di Giovanni Peterlongo), [[SIEI]], [[1980]].</ref> Mons. [[Pádraig de Brún]] (1889-1960) ne ha fatto una traduzione in [[lingua irlandese|gaelico irlandese]], che venne pubblicata postuma<ref>
{{cita libro|cognome= Ailígiéiri|nome= Dainté |altri= trad. di [[Pádraig de Brún]] |titolo= An Choiméide Dhiaga |anno=1997 |editore=An Clóchomhar|città=Dublino |lingua=[[Lingua irlandese|irlandese]]|id= |doi= |pagine=380 p.}}</ref>. In spagnolo è stata tradotta da [[Ángel Crespo]].
 
La prima traduzione in latino è stata quella di [[Giovanni Bertoldi]] da Serravalle, francescano di origine sammarinese, vescovo di [[Fermo]] e di [[Fano]], durante il [[Concilio di Costanza]] su richiesta di alcuni prelati o addirittura dall'allora Re [[Sigismondo di Lussemburgo|Sigismundo di Lussemburgo]]. La traduzione con commento fu portata a termine nel 1417 e la prima edizione a stampa nel 1891.<ref>Fratris Johannis de Serravalle translatio et comentum totius libri Dantis Aldigherii cum textu italico fratris Bartholomæi a Colle eiusdem ordinis nunc primum edita, a cura di Marcellino da Civezza M.O. e Teofilo Domenichelli M.O., Prato, Giachetti, 1891, 3 volumi.</ref>
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Ce ne sono molte versioni in spagnolo:
*il politico argentino [[Bartolomé Mitre]] ha tradotto la ''Divina Commedia'',<ref>[http://www.traduccionliteraria.org/biblib/D/D102.htm La Divina Comedia traducida por Mitre] {{es icon}}</ref>
*il filologo spagnolo [[Ángel Chiclana]], in prosa,<ref name="zurita">{{cita web|url=http://www.elpais.com.uy/cultural/traducir-divina-comedia.html |titolo=Tradurre ''La Divina Commedia'' |data=14-6- giugno 2013 |editore=[[El País (Uruguay)|EL PAIS Cultural]], [[Montevideo]]}} {{es icon}}</ref>
*il filologo argentino Ángel J. Battistessa la ha anche tradotto,
*il poeta cileno [[Raúl Zurita]] fa adesso una traduzione.<ref name="zurita"/>