Utente:Martin Mystère/Sandbox: differenze tra le versioni

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|alterego =
|editore = Sergio Bonelli Editore
|data inizio = [[aprile]] [[1982]]
|prima apparizione = ''Martin Mystère''
|prima apparizione nota = n. 1 – Gli uomini in nero
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*SP29 ''Gli enigmi del giovane Martin''
 
Martin Jacques Mystère nasce a [[New York]] il [[26 giugno]] [[1942]] da Mark e Laura Mystère e fin da giovane si interessa di fatti misteriosi. Si iscrive alla facoltà di [[antropologia]] dell'[[Università di Harvard]] contro il volere del padre che avrebbe preferito vederlo studiare economia e si laurea nel [[1964]]. I suoi genitori muoiono in un incidente aereo nel [[1965]] e Martin Mystère decide di investire l'eredità negli studi. Frequenta un corso di cibernetica applicata al linguaggio al [[Massachusetts Institute of Technology]] di [[Boston]] e si laurea in archeologia alla [[Sorbona]] di Parigi e in storia dell'arte all'[[Accademia di belle arti di Firenze]]. Qui, nel [[1970]], incontra [[Sergej Orloff]] e i due diventano grandi amici. Nel [[1973]] intraprendono un viaggio nell'[[America centrale]] e [[America meridionale|meridionale]]. Dopo una visita alla città di [[Mohenjo-daro]], cominciano a dubitare sul reale svolgimento della storia e si imbattono in un gruppo di rappresentanti della società induista Arya Samaj, secondo i quali esisterebbe un "Maestro Sconosciuto" che potrebbe rispondere alle loro domande. La ricerca del "Maestro Sconosciuto" dura quasi un anno e li conduce in Himalaya, dove trovano un tempio. Dopo periodi di attesa, sono ammessi al cospetto di Kut Humi, il maestro che fa conoscere loro i segreti delle antiche discipline esoteriche. Nel [[1975]], completata l'iniziazione, ricevono il "Terzo Occhio", un tatuaggio sulla fronte che diventa visibile solo quando Kut Humi vuole mettersi in contatto con loro, e due Murchadna, armi provenienti da Mu che internamente sono vuote ma che possono sprigionare dei raggi. Il raggio dell'arma di Martin Mystère si limita a paralizzare, quello dell'arma di Orloff può uccidere. Da quel giorno i loro caratteri diventano sempre più differenti, ma i due continuano a lavorare insieme, fino a che, nel [[1978]], Orloff uccide un rappresentante del governo ecuadoriano per non dover consegnare una loro scoperta al Ministero delle belle arti. Da questo momento le loro strade si dividono: Martin torna a New York e Orloff rileva un'impresa di telecomunicazioni. Nello stesso anno in una valle della [[Mongolia]] trova una città dove sopravvive l'ultima tribù di [[Homo neanderthalensis|neandertaliani]] e nel [[1979]] ne porta un esemplare negli [[Stati Uniti]]. L'uomo, ribattezzato [[Java (personaggio)|Java]] diventa cittadino americano e assistente di Martin Mystère, che ne ottiene la tutela dopo una lunga battaglia legale. Dal [[1980]] conduce per la [[American Broadcasting Company|Abc]] il programma televisivo di successo ''Martin Mystère's Mystery'' ("I Misteri di Mystère") e per la stampa il professore diventa "Il Detective dell'Impossibile". Il [[14 dicembre]] [[1995]] sposa [[Diana Lombard]], ma il loro matrimonio viene tenuto nascosto fino al [[2002]].
 
Nel futuro del Martin Mystère Robotico il "Detective dell'Impossibile" è già morto mentre gli Uomini in Nero non sono stati sconfitti. Nel 2176 (2098 del nuovo calendario) il robot entra nella cripta mortuaria del vero Martin Mystère, ma la data di morte non è visibile sulla lapide.<ref>''Martin Mystère & Nathan Never - Il segreto di Altrove'', p.19</ref>
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=== Il processo ===
{{main|Procedimenti giudiziari a carico di Silvio Berlusconi#Caso Ruby}}
Il [[21 dicembre]] [[2010]] Silvio Berlusconi in merito ai fatti sopra descritti venne indagato dalla Procura di Milano per [[concussione]], in quanto abusò della sua "qualità" di Presidente del Consiglio per esercitare una indebita pressione sui funzionari della Questura di Milano per il rilascio di Ruby al fine di coprire il più grave reato di [[Prostituzione minorile (diritto italiano)|prostituzione minorile]], poiché dalle successive indagini emerse che nella sua residenza di Arcore si sarebbero svolti in più occasioni delle sorte di "festini a luci rosse" a cui avrebbero partecipato diverse ragazze dello spettacolo tra cui la stessa consigliera regionale Nicole Minetti e l'allora minorenne Ruby che avrebbero fornito prestazioni sessuali in cambio di denaro e favori<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/cronaca/2011/01/14/news/berlusconi_indagato-11211144/|titolo=Berlusconi indagato per il caso Ruby. Pm chiede processo con rito immediato|pubblicazione=la Repubblica|data=14 gennaio 2011|accesso=12 aprile 2013}}</ref>.
 
Il 14 gennaio 2011 il procuratore Edmondo Bruti Liberati fa pervenire al parlamento la domanda di autorizzazione a procedere con le perquisizioni<ref>{{cita web|url=http://speciali.espresso.repubblica.it/pdf/berlusconi_autorizzazione.pdf|titolo=Domanda di autorizzazione ad eseguire perquisizioni domiciliari|editore=''l'Espresso''|accesso=16 gennaio 2013}}</ref>. Il [[4 febbraio]] [[2011]] la Camera con 298 sì, 315 no e nessun astenuto respinge la richiesta di perquisizione negli uffici del dottor [[Giuseppe Spinelli (ragioniere)|Giuseppe Spinelli]], ragioniere personale di Berlusconi.
 
Il [[15 febbraio]] [[2011]] Silvio Berlusconi viene rinviato a giudizio con rito immediato con un decreto depositato dal giudice per le indagini preliminari Cristina Di Censo.<ref>{{cita web|autore=Cristina Di Censo|url=http://www.archiviopenale.it/joomla/images/stories/rivista/numero2011_001/10.1_dossier_allegato_1.pdf|titolo=Decreto di giudizio immediato (N. 5657/11 R.G.N.R.) (N. 1297/11 R.G.G.I.P.)|editore=Archivio Penale|data=15 febbraio 2011|formato=PDF|accesso=17 gennaio 2013|urlarchivio=http://www.webcitation.org/6DFjDGrN3|dataarchivio=28 dicembre 2012|deadurl=no}}</ref> La prima udienza è stata il [[6 aprile]].<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/politica/2011/02/15/news/ruby_berlusconi_rinviato_a_giudizio-12482899/?ref=HREA-1|titolo=Il gip: "C'è la prova, processate Berlusconi". Giudizio immediato, prima udienza il 6 aprile|pubblicazione=[[la Repubblica]]|data=15 febbraio 2011|accesso=8 ottobre 2011}}</ref>
 
Il [[5 aprile]] [[2011]] la Camera con 314 sì e 302 no vota il conflitto di attribuzione tra [[Parlamento]] e [[Procura della Repubblica (ordinamento italiano)|Procura]] di Milano davanti alla [[Corte Costituzionale]] nei confronti del premier Berlusconi asserendo che il reato di concussione è di competenza del [[Tribunale dei Ministri]], in quanto Berlusconi agì nelle sue funzioni di premier per far rilasciare la ragazza dalla [[Questura]] di Milano, mentre quello di prostituzione minorile è di competenza della Procura di [[Monza]], in quanto i presunti festini sarebbero avvenuti ad [[Arcore]], zona di competenza della Procura di Monza<ref>{{cita news|url=http://www.corriere.it/politica/11_aprile_05/ruby-voto-aula-proteste_67df5eba-5f86-11e0-a9b0-e35a83b9ad3b.shtml|titolo=Caso Ruby, la maggioranza tiene. «Il processo via da Milano»|pubblicazione=Corriere della Sera|data=5 aprile 2011|accesso=16 gennaio 2013}}</ref>. Il [[14 settembre]] [[2011]] anche il [[Senato]] approva con 151 sì, 129 no e 2 astenuti il medesimo conflitto di attribuzione. Gli avvocati di Berlusconi chiedono una sospensione del processo in attesa del pronunciamento tra meno di 5 mesi della [[Consulta]]. Tale richiesta pero è rigettata dal Collegio giudicante e il processo va avanti in attesa del verdetto.
 
Il [[3 ottobre]] [[2011]] nell'ambito della stessa vicenda, ma in un procedimento penale separato, sono stati rinviati a giudizio [[Nicole Minetti]], l'allora direttore del [[TG4]] [[Emilio Fede]] e il manager e talent scout [[Lele Mora]], imputati per induzione e favoreggiamento della prostizione minorile.<ref>{{Cita news|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/27/ruby-partito-il-processo-a-fede-minetti-e-mora-ambra-e-chiara-si-costituiscono-parti-civili/127553/|titolo=Ruby, i pm: “Da Fede, Mora e Minetti sistema per fornire prostitute a Berlusconi”|pubblicazione=[[Il Fatto Quotidiano]]|data=03 ottobre 2011|accesso=27 ottobre 2012}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.corriere.it/cronache/11_ottobre_03/ruby2-minetti-aula_7513cc0c-ed92-11e0-8721-690dea02417b.shtml|titolo=Ruby 2: Fede, Mora e Minetti a giudizio|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=03 ottobre 2011|accesso=27 ottobre 2012}}</ref>
 
Il [[14 febbraio]] [[2012]] la Corte Costituzionale rigetta le richieste di Camera e Senato. La Corte ha ritenuto tale conflitto «simile» a quello dell'inchiesta sull'ex [[Guardasigilli]] del [[Governo Prodi II|Governo Prodi]] [[Clemente Mastella]] sostenuto del Senato che aveva affermato l'illegittimità degli atti delle procure di [[Santa Maria Capua Vetere]] e di Napoli, chiedendo la trasmissione degli atti al Tribunale dei ministri. Dopo la decisione il processo va avanti mantenendo la propria sede al Tribunale di Milano.<ref>{{Cita news|url=http://www.ilgiornale.it/news/consulta-ignora-camera-e-senato-s-processo-ruby.html|titolo=La Consulta ignora Camera e Senato: sì al processo Ruby|pubblicazione=il Giornale|data=15 febbraio 2012|accesso=14 gennaio 2013}}</ref>
 
Requisitoria accusa: 4 marzo 2013 (http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_marzo_4/ruby-processo-fiorillo-testimonianza-21210805747.shtml) e 13 maggio 2013 (http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_maggio_13/requisitoria-ilda-boccassini-processo-ruby-berlusconi-sistema-prostitutivo-arcore-2121110267563.shtml).