Diocesi di Huesca: differenze tra le versioni

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Nel [[713]] Huesca subì l'invasione musulmana e la diocesi fu di fatto soppressa. In seguito i [[Contea d'Aragona|territori aragonesi]] passarono sotto la giurisdizione dei [[Regno di Navarra|re di Navarra]] e dei [[Arcidiocesi di Pamplona e Tudela|vescovi di Pamplona]]. A partire dal [[X secolo]] si riscontrano vescovi d'Aragona con sede a [[Diocesi di Sasabe|Sasabe]].
 
Il concilio di Jaca del [[1063]] determinò i confini fra le diocesi di [[diocesi di Jaca|Jaca]], dove i vescovi aragonesi avevano traslato la loro sede, e [[diocesi di Barbastro-Monzón|Barbastro]], il cui vescovo risiedeva a [[Isábena|Roda]]. Nello stesso tuttavia la città di Barbastro fu riconquistata e ceduta dal re alla diocesi di Roda, in violazione degli accordi conciliari. Da qui nacque un contenzioso tra le diocesi, che si risolse con un pronunciamento di [[papa Gregorio VII]] a favore della diocesi di Roda.
 
Nel novembre [[1096]] anche Huesca fu [[Reconquista|riconquistata]] e i vescovi di Jaca vi traslarono la loro sede, mentre Jaca continuò ad avere un proprio [[capitolo (canonici)|capitolo]], secolarizzato poi nell'anno [[1270]]. La diocesi assunse il nome di Huesca e Jaca. L'11 maggio [[1098]] [[papa Urbano II]] confermò la restaurazione della diocesi di Huesca con la [[bolla pontificia|bolla]] ''Miserationibus Domini''.