URSS W6 OSOAVIAKHIM: differenze tra le versioni
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|Data_varo =
|Data_accettazione =
|Data_primo_volo =
|Matricola = W6
|Data_entrata_in_servizio =
|Data_ritiro_dal_servizio =
|Voli =
|Destino_finale = Distrutto in seguito a collisione con il monte Neblo (Небло) il
|Utilizzatore_principale = {{Bandiera|URS}} [[Unione Sovietica]]
|Proprietario =
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}}
L’'''URSS W6 OSOAVIAKHIM''' era un [[dirigibile]] semirigido realizzato in [[URSS|Unione Sovietica]] su progetto dell’[[ingegnere]] [[italia]]no [[Umberto Nobile]]. Il nome derivava dalla [[Osoaviakhim|''Società per la promozione della difesa, dell’aviazione e della chimica'']] (in [[Russia|russo]] [[Osoaviakhim|ОСОАВИАХИМ]]). Il '''W6''' fu la più grande [[dirigibile|aeronave]] realizzata in Unione Sovietica e quella di maggior successo, avendo,
Su questa aeronave, come degli altri dirigibili realizzati in Unione Sovietica si conoscono poche informazioni, talvolta contraddittorie e di difficile verifica. Questo sia per la segretezza con cui operava l’Unione Sovietica, sia per la forte azione della [[propaganda]] che esaltava i risultati di un’operazione, lasciando nell’ombra gli aspetti relativi alla sua realizzazione e gli eventuali fallimenti correlati.
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L’ingegnere e dirigibilista era caduto in disgrazia agli occhi del [[fascismo]] dopo il disastro del dirigibile "[[Italia (dirigibile)|Italia]]", e in [[Italia]] gli investimenti nel settore dei dirigibili erano stati ridotti già dai tempi della spedizione del [[Norge (dirigibile)|"Norge"]], poiché il Segretario di Stato per la [[Regia Aeronautica]] [[Italo Balbo]] aveva preferito concentrare gli sforzi produttivi nel settore dei ''più pesanti dell’aria''. Quindi la proposta sovietica rappresentava un’opportunità sia per Nobile, che per il fascismo che poteva così allontanare un personaggio ormai scomodo per la propria [[aeronautica]]. Inoltre un eventuale successo di Nobile all’estero avrebbe forse potuto essere utile a fini di propaganda.
Umberto Nobile raggiunse [[Mosca]] nel
Queste difficoltà derivavano dal fatto che in Unione Sovietica raramente simili progetti potevano essere affidati alla responsabilità di uno straniero. Indipendentemente da Nobile gli ingegneri sovietici avevano costruito un dirigibile semirigido da 9150 m³ che venne completato
I lavori di Nobile sul dirigibile W6 continuarono, e il
== Record ==
Tutti i dirigibili realizzati da Nobile durante la sua permanenza in URSS tra il [[1932]] e [[1936]] erano destinati al trasporto passeggeri. L’URSS W6 era destinato a ricoprire la tratta tra [[Mosca]] e [[Ekaterinburg|Swerdlowsk]], ma in questa località mancavano hangar per dirigibili, piloni d’ormeggio e la possibilità di rifornire l’aeronave di gas. Solo nel [[1936]] fu approntato a Swerdlowsk un pilone d’ormeggio.
Nel 1937, sotto il comando del capitano Pankow, il dirigibile W6 fu protagonista di un record che rimase imbattuto per 20 anni<ref name=Record/>. Dopo un test durato 79 ore percorrendo la tratta Mosca – Swerdlowsk – Mosca, fu deciso di proseguire il volo, per la durata complessiva di 130 [[Ora (unità di misura)|ore]] e 27 [[minuto|minuti]]. Il volo ebbe luogo dal
Questi viaggi servivano come preparazione per il servizio regolare. Le notizie sui viaggi successivi sono incerte.
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==La fine==
Nel
Al dirigibile W6 venne affidato il compito di localizzare gli esploratori. L’operazione sarebbe partita dalla città di [[Murmansk]]. Il volo di trasferimento da Mosca a Murmansk sarebbe servito anche per testare il comportamento dell’aeronave in un clima artico.
Durante il volo di trasferimento, alle 16:45 del
La versione ufficiale dell’incidente riporta che la mappa utilizzata ("''pre-rivoluzionaria''") era errata, abbassando i luoghi della disgrazia di 30 m rispetto al livello del mare. Una versione non ufficiale afferma invece che all’equipaggio fu detto di diffidare delle vecchie mappe; a causa delle scarsa visibilità il comandante Nikolai Gudovantsev ordinò di far salire il dirigibile fino a 800 m di quota, ma il comandante in seconda Iwan Pankow impiegò molto tempo per effettuare la manovra, probabilmente per paura di perdere l’orientamento a causa della mancanza di visibilità. Quindi il dirigibile giunse in prossimità del monte ancora alla quota di 300 m.
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