Concordia (Antartide): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: i simboli corretti degli ordinali sono º e ª
AttoBot (discussione | contributi)
Riga 33:
Le [[geochimica isotopica|analisi isotopiche]]<ref>In particolare viene determinato il rapporto <sup>18</sup>[[Ossigeno|O]]-<sup>16</sup>[[Ossigeno|O]] (Δ<sup>18</sup>[[Ossigeno|O]] ‰ SMOW) che permette di ricavare la [[temperatura]] relativa delle precipitazioni nevose da cui si sono originati i vari strati di ghiaccio, e comporre una curva temporale della variazione di temperatura utile per la ricostruzione [[paleoclimatologia|paleoclimatica]].</ref> effettuate sui campioni di ghiaccio e sull'aria imprigionata all'interno hanno permesso di ricostruire le variazioni climatiche in Antartide degli ultimi 720&nbsp;000 anni e di compararne i dati con quelli di due progetti analoghi realizzati nell'[[Artide]], in [[Groenlandia]]: il ''[[Greenland Ice Sheet Project]]'' ([[1971]]-[[1979]] e [[1988]]-[[1993]]) e il ''[[Greenland Icecore Project]]'' ([[1989]]-[[1992]]).<ref name=DISAT />
 
Il progetto EPICA si è concluso agli inizi del 2005 e la stazione è stata trasformata in una stazione scientifica permanente. La prima missione invernale (con 13 persone, di cui 11 francesi e 2 italiani) ha avuto inizio il [[13 febbraio]] [[2005]].
 
La Stazione Concordia ha una capacità massima nominale di 65 persone<ref name=COORD />; è in grado di ospitare 32 persone nel periodo estivo e un massimo di 16 in quello invernale<ref>{{Cita|ASTRO1|pp. 357|Fossat|harv=s}}</ref>, ed occupa un'area di circa {{M|1 500||m2}}.<ref name=IPEV1>IPEV (2013). ''[http://www.institut-polaire.fr/ipev/bases_et_navires/station_concordia_dome_c Station Concordia – Dôme C : Présentation]''.</ref>
Riga 42:
 
==Dome C==
Il tavolato di Dome C (''Dome Concordia'' per italiani e francesi, ''Dome Charlie'' per gli statunitensi) ha un'altitudine compresa fra i {{M|3 200 e i 3 300||m}} ed è stato sede di numerose ricerche in ambito climatico coordinate dall'[[Antarctic Meteorological Research Center]] di [[Madison (Wisconsin)|Madison]] ([[Wisconsin]], USA). Nel [[1980]], fu posizionata in situ una [[stazione meteorologica]] automatica, battezzata ''Dome C'' ({{coord|74|30|S|123|00|E}}, {{M|3 280||m}}), che registrò la temperatura minima rimasta a lungo record dell'area (&minus;84,6&nbsp;[[Celsius|°C]], il [[26 agosto]] [[1982]]); nel [[1995]] la stazione fu spostata a qualche decina di chilometri ({{coord|75|07|S|123|22|E}}, {{M|3 250||m}}) e ribattezzata ''Dome C II'': tuttora operativa, ha misurato una temperatura minima di &minus;83,2&nbsp;°C ([[13 agosto]] [[2010]]), mentre la temperatura minima misurata alla stazione Concordia è stata di &minus;84,7&nbsp;°C ([[13 agosto]] [[2010]]). Questi estremi, tipici del [[Plateau Antartico]] orientale, si raggiungono di norma verso la fine del semestre invernale ([[aprile]] - [[settembre]]), mentre il dato medio annuale si colloca a &minus;52,7&nbsp;°C; le [[Precipitazione (meteorologia)|precipitazioni]] [[neve|nevose]] variano, invece, dai {{M|2 ai 10|c|m}}<ref>IPEV (2013). ''[http://www.institut-polaire.fr/ipev/bases_et_navires/station_concordia_dome_c/la_vie_a_concordia Station Concordia – Dôme C : La vie à Concordia]''.</ref>: tutte condizioni favorevoli, oltre che per gli studi di [[climatologia]], [[sismologia]] e fisica dell'[[atmosfera]] dell'Antartide, anche per verificare l'adattamento umano in condizioni climatiche estreme.
 
Il sito si presta, in modo eccellente, anche alle osservazioni [[astronomia|astronomiche]] grazie all'atmosfera relativamente tersa e calma<ref>La turbolenza atmosferica prodotta dal vento - che degrada la qualità delle immagini ottenute dagli strumenti d'osservazione - viene monitorata ed analizzata costantemente per correggere le distorsioni ed è rilevante solo per primi {{M|30-40||m}} dal suolo. Fonte: {{fr}} ''[http://www.concordiabase.eu/ricerca-scientifica/astroconcordia.html astroconcordia]'', in ''ricerca scientifica-astroconcordia'', sito ufficiale della Stazione Concordia.</ref> e garantisce un [[seeing]] medio di 0,3 secondi d'arco al di sopra dei {{M|30||m}}.<ref>{{fr}} Djamel Mékarnia, François Jeanneaux, ''Astroconcordia'' in [http://www.pnra.it/biblioteca/docs/rapporti_campagna/DC_rappinvernale_2007.pdf Stazione Concordia - Rapporto sulla Campagna Antartica Inverno Australe 2007], [[Programma Nazionale di Ricerche in Antartide]] (PNRA).</ref><ref>{{Cita|ASTRO1|pp. 351-354|Fossat|harv=s}}</ref>