Fontanile: differenze tra le versioni

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|Nome abitanti=fontanilesi
|Patrono=[[san Giovanni Battista]]
|Festivo=[[24 giugno]]
|PIL=
|PIL procapite=
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===Il basso medioevo ed il Cinquecento===
[[Immagine:Fontanile Scalinata San Giuseppe.JPG|thumb|left|La scalinata di San Giuseppe, che permette di attraversare la prima cinta muraria.]]
Dalla metà del [[X secolo]] Fontanile faceva parte del Marchesato d'Incisa che, dalla fine del [[XI secolo]] divenne parte del feudo del [[Marchese del Monferrato]]. Verso l'inizio del [[XIV secolo|1300]] Fontanile ed altri cinque paesi ([[Mombaruzzo]], [[Castelletto Molina]], [[Quaranti]], [[Maranzana]] e Casal Dagna) iniziarono a far riconoscere dal Marchese il diritto di auto gestirsi. Questo autonomia venne riconosciuta negli "Statuti" del [[1337]], documenti che regolavano la vita civile di ogni comunità.<ref>Si veda ''Gli Statuti del Comune e degli Uomini di Mombaruzzo nell'anno 1337'' a cura di Vittorio Ferraris.</ref> Il Consorzio si sciolse all'inizio del [[XV secolo|Quattrocento]], ma gli "Statuti" continuarono ad essere utilizzati fino al [[1532]]. Il [[23 marzo]] [[1435]] Fontanile passò allo [[Ducato di Savoia|Stato Sabaudo]],<ref>Il documento che attesta ciò è conservato all'[[Archivio di Stato di Torino]].</ref> sotto il re [[Amedeo VIII]], ma già nel [[1437]] tornò a far parte del [[Marchesato del Monferrato]]. Nel [[1532]] il marchese [[Giovanni Giorgio del Monferrato|Gian Giorgio del Monferrato]] approvò dei nuovi "Statuti" che sostituivano quelli del [[1337]].
 
Il [[18 febbraio]] [[1557]], su disposizione della [[Ducato di Mantova|Duchessa di Mantova]] Margherita Paleologa, il Senato, organo giudiziario del [[Marchesato del Monferrato|Marchesato]] ed in seguito del Ducato del [[Monferrato]] venne trasferito da [[Acqui]] a Fontanile. Nel [[1559]] la stessa Duchessa concesse la possibilità di tenere il mercato settimanale di [[giovedì]].
 
Nel [[1558]] il conte Michele Peretti divenne il sovrano del Marchesato d'Incisa. Egli tentò di imporre vecchi diritti feudali e si attirò a tal punto le antipatie della popolazione che i fontanilesi chiesero aiuto a Vincenzo I. Il [[Ducato di Mantova|Duca di Mantova]], in cambio di un pagamento di duemila crosoni, cacciò il marchese Peretti e lo sostituì con i marchesi Bevilacqua nel [[1606]].