Ernesto Torrusio: differenze tra le versioni
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Presa la [[FIGC|Federazione Calcio]] con l'attribuzione a [[Leandro Arpinati]] (braccio destro di [[Benito Mussolini]]) della Presidenza Federale, ogni remora a attribuirsi cariche sportive cadde in breve tempo.
All'inizio della stagione sportiva 1926-1927 a [[Milano]] la [[Unione Sportiva Milanese]] non navigava in buone acque e fu la prima vittima delle mire di Torrusio che ne divenne il Presidente, carica che conservò per due stagioni prima della fusione
In seguito, stabilite dall'alto le nuove direttive fasciste che ponevano ogni disciplina sportiva (ma soprattutto il calcio) a strumento di propaganda politica, furono istituiti nella primavera del [[1927]] gli '''Enti Sportivi Provinciali Fascisti''' alla cui Presidenza doveva essere posto o il Segretario Politico Provinciale oppure il suo braccio destro e la scelta cadde su [[Rino Parenti]] (anche lui come Torrusio membro del F.P.F.M.<ref>Sulle Guide Commerciali di Milano "Savallo e Fontana" si guardi il paragrafo relativo alle '''Associazioni Politiche'''.</ref>) il quale lo nominò Segretario.
Risollevate le sorti dell'U.S.M. e raggiunta la prevista promozione in [[Divisione Nazionale]], furono attuate le direttive fasciste che stabilivano che in tutti i capoluoghi di Provincia (e non solo ma anche in molti comuni di medie dimensioni) che avevano più di una società ai massimi vertici di ogni federazione sportiva o che disputassero in soprannumero gli stessi campionati, l'E.S.P.F. milanese le avrebbe sfoltite,
Ad agosto [[1928]] sull'[[Inter]] di punto in bianco
Il giorno successivo Torrusio si presentò alla sede dell'Inter in Via Unione presentando le nuove credenziali di '''Commissario''' della [[Società Sportiva Ambrosiana]] così come stabilito dall'E.S.P.F., che equivaleva a dire che lui (ex Presidente dell'U.S.M. e Segretario dell'E.S.P.F.) si era autonominato dirigente dei nerazzurri per la nuova stagione sportiva 1928-29.
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