Quercus petraea: differenze tra le versioni

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|immagine= [[File:Quercus_petraea_06Quercus petraea 06.jpg|230px]]
|didascalia=''Quercus petraea''
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
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== Descrizione ==
[[File:Quercus_petraea_Quercus petraea -_Köhler–s_Medizinal Köhler–s Medizinal-Pflanzen-118.jpg|230px|left|thumb|Foglie, fiori e frutti di rovere.]]
Si differenzia dalla [[roverella]] per le dimensioni del [[fusto]] e per il lato inferiore delle [[foglie]] (glabro) che sono semplici, decidue, di forma ellittica, con margine lobato e 5-8 paia di lobi arrotondati, senza peli. L'apice è ottuso e arrotondato. La ''pagina'' superiore è verde lucido, quella inferiore più pallida.<br />
Il tronco è eretto, robusto e slanciato, ramificato solo nella parte superiore. I rami sono molto nodosi e formano una corona densa, globosa e regolare. I rami giovani non sono pelosi. La sua chioma si espande verso l'alto raggiungendo un'altezza di 30-40 metri in bosco. <br />
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== Distribuzione e habitat ==
 
Albero tipico dell'[[Europa occidentale]] e centromeridionale; in Italia sarebbe la specie tipica del piano collinare e montano inferiore (300-1100 300–1100&nbsp;m), se l'antropizzazione subita dal bosco negli ultimi secoli non avesse introdotto il [[castagno]] al suo posto.
 
Il nome specifico (''petraea'') indicherebbe proprio il fatto che la pianta ama i luoghi pietrosi ben drenati. In [[Italia]] vive fino a 1500-1800 1500–1800&nbsp;m di altitudine.<ref name="Ticli"/>
 
La rovere è tollerante la siccità grazie al suo apparato radicale profondo, a differenza della [[farnia]], che tollera un ristagno idrico di 100 giorni consecutivi; trova l'ottimo di diffusione in suoli sciolti e sabbiosi in cui non vi è possibilità di marciume radicale causato dall'acqua, ha inoltre una lieve preferenza per i substrati acidi.